Protocollo d’intesa tra CIC e Coldiretti per un’Italia più sostenibile

Il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) e Coldiretti hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per proporre norme e strumenti che rendano l’Italia un esempio positivo nella riduzione dell’inquinamento ambientale. Dal Gruppo di Lavoro insieme ad Anci e Ministeri all’introduzione di schemi “user friendly” per i cittadini per aumentare la RD: l’obiettivo è incentivare il ritorno alla terra del compost di qualità proveniente dal riciclo della frazione organica

Pubblicato il 25 Ott 2019

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Per porre l’Italia all’avanguardia nella cornice delle iniziative votate alla rigenerazione dei suoli e quindi alla conservazione e alla valorizzazione della loro qualità, Consorzio Italiano Compostatori (CIC) e Coldiretti hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che prevede la promozione e l’incoraggiamento di buone pratiche ambientali a partire dalla corretta raccolta differenziata dei rifiuti organici, per arrivare alla fornitura di strumenti e alla stesura di norme a livello nazionale.

Il Consorzio Italiano Compostatori è un’organizzazione senza fini di lucro che si occupa di promuovere e valorizzare le attività di riciclo della frazione organica dei rifiuti e ha come finalità la produzione di compost e biometano. Con un milione e mezzo di associati, Coldiretti è la principale organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo.

“Il suolo è una risorsa non rinnovabile ed è fondamentale per la produzione agricola di prodotti destinati all’alimentazione umana e animale” dichiara Flavio Bizzoni, Presidente del CIC “Per questo motivo abbiamo bisogno di pratiche rigenerative per arrestare il suo degrado e la perdita di fertilità: sebbene tutto ciò sia motivo di grande preoccupazione, né l’Unione Europea né il nostro Paese ad oggi hanno adottato univoche ed efficaci direttive politiche per la conservazione del suolo e delle sue componenti”.

Il ciclo sostenibile del rifiuto organico

Tra le buone pratiche per difendere il suolo c’è la raccolta differenziata della frazione organica, che trasformata in compost di qualità, è utile come fertilizzante naturale in grado di restituire sostanza organica alla terra e giocare un ruolo fondamentale nel contenimento delle emissioni.

Attraverso l’estensione e il potenziamento su tutto il territorio nazionale della raccolta della frazione organica e l’introduzione di schemi “user friendly” per il cittadino con sistemi di raccolta efficienti, sistemi di tariffazione puntuale (PAYT) e periodiche campagne di sensibilizzazione, CIC e Coldiretti puntano al raggiungimento del 65% di RD da parte delle amministrazioni.

Necessario anche lo sviluppo di un sistema di monitoraggio della qualità della Forsu (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano), per individuare con facilità le sostanze contaminanti e limitarle o eliminarle già a monte: è necessario intervenire con criteri di penalità e premialità, proponendo la creazione di un sistema che incentivi le buone pratiche da parte dei cittadini.

A questo si aggiunge il finanziamento allo sviluppo dell’impiantistica di qualità tecnologica per il recupero dei rifiuti organici con la produzione di compost, anche previo trattamento di digestione anaerobica con produzione di biometano, accanto ad altre soluzioni innovative che possano accrescere l’utilizzo della frazione organica.

Norme e strumenti per ridurre l’inquinamento ambientale

“All’interno di un sistema di economia circolare sostenibile oltre a contrastare tutti i possibili fenomeni di illegalità è necessario – sostiene il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – arrivare a una norma condivisa sulla gestione del suolo oltre a promuovere strumenti all’interno della Pac (Politica agricola comunitaria) e degli accordi Climate Change e Horizon Future per un ritorno di risorse all’agricoltura per il mantenimento della qualità dei suoli, la decarbonizzazione e l’uso di prodotti biodegradabili”.

A livello politico, CIC e Coldiretti propongono la creazione di un Gruppo di Lavoro congiunto che, coinvolgendo alcuni dei principali operatori del settore, Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), nonché i Ministeri dell’Agricoltura, dell’Ambiente e dell’Industria, porti alla stesura di una norma condivisa per garantire la salvaguardia del suolo.

CIC e Coldiretti si impegnano nella creazione di una Piattaforma per la Valorizzazione della Sostanza Organica per incentivare il ritorno alla terra del compost di qualità proveniente dal riciclo della frazione organica e suggeriscono la promozione del riconoscimento del valore economico, sociale, ambientale, di ricerca e innovazione del circolo virtuoso del carbonio, intorno al quale al momento si sono sviluppati fenomeni di illegalità.

Per prevenire ulteriori danni all’ambiente, CIC e Coldiretti sottolineano l’importanza di creare strumenti che permettano la riduzione dell’inquinamento ambientale, incoraggiando la produzione di energia da fonti rinnovabili. Ciò porterebbe a un ritorno economico per gli agricoltori e al più facile mantenimento della qualità dei suoli. Ripristinando la materia organica e utilizzando prodotti biodegradabili, inoltre, si otterrebbero effetti positivi sia per la fertilità che per la lotta contro la decarbonizzazione del suolo.

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