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Open data per tracciabilità e frodi alimentari: 13 applicazioni accederanno alle facilities di METROFOOD-IT



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Accolte 13 proposte di aziende, università e centri di ricerca italiani ed europei che accederanno alle facilities dell’infrastruttura di ricerca finanziata grazie al PNRR. 10 legate alla Open call “Open data per l’autenticità e la rintracciabilità degli alimenti” e 3 alla seconda “Open data di firme spettroscopiche per le frodi alimentari”

Pubblicato il 29 lug 2024



Open call METROFOOD-IT

I servizi offerti da METROFOOD-IT, le cui open call per le candidature si sono concluse il 30 aprile scorso, hanno ora raggiunto la fase operativa. Negli ultimi mesi, il team del Consorzio ha proceduto alla selezione delle proposte ricevute da università, centri di ricerca e imprese private, sia italiane che europee. In totale, sono state approvate 13 proposte: 10 nell’ambito della Open call “Open data per l’autenticità e la rintracciabilità degli alimenti” e 3 relative alla Open call “Open data di firme spettroscopiche per le frodi alimentari”.

Due le open call METROFOOD-IT, tredici le proposte accolte

Per la prima call, i partecipanti selezionati possono usufruire dei servizi offerti dai laboratori analitici dell’Unità Operativa UNINA, lavorando direttamente in loco o optando per l’accesso remoto, inviando i campioni che desiderano analizzare (maggiori informazioni sulla call disponibili qui).

La seconda call coinvolge invece la facility del Centro ricerche ENEA di Frascati (UO ENEA3), dove gli utenti selezionati avranno accesso virtuale ai dati raccolti sui loro campioni attraverso tecniche di analisi non distruttiva per ottenere “firme spettroscopiche” utili all’identificazione di frodi (per ulteriori dettagli qui).

Applicazioni per autenticità e rintracciabilità degli alimenti

Soffermandosi sulla prima call, le applicazioni scelte coprono un ampio spettro tematico legato all’autenticità e alla tracciabilità degli alimenti. Ad esempio, una proposta proveniente da una università nazionale mira all’autenticazione e alla valutazione della qualità dei prodotti a base di tè alle erbe attraverso l’analisi metabolomica: ciò si basa sull’assunto che determinare l’origine geografica di un medicinale a base di erbe è cruciale per confermarne identità e autenticità.

Un’altra applicazione selezionata si focalizza sul settore ittico per sviluppare sistemi volti alla qualità, identificazione e tracciabilità dei cefalopodi, con l’intento di creare modelli capaci di distinguere specie e aree geografiche di provenienza. Un’impresa utilizzerà i laboratori METROFOOD-IT per analizzare il pomodoro ciliegino al fine di identificare molecole tipiche di ciascuna varietà e verificarne l’autenticità.

Un’altra impresa invece si concentrerà sull’analisi multielemento di grano e suolo, sfruttandone la potenzialità come fingerprint per la discriminazione della provenienza geografica. Ancora, tra le varie proposte selezionate, c’è un caso di analisi multielementale sullo zafferano, per un servizio fornito a un ateneo greco al fine di stabilire parametri di controllo qualità più robusti e verificare l’origine delle produzioni.

Applicazioni di firme spettroscopiche per le frodi alimentari

Per quanto riguarda la seconda call – Open data di “firme spettroscopiche” per le frodi alimentari – tra le applicazioni approvate vi è quella di un’azienda italiana che intende realizzare analisi non distruttive su spezie ed erbe aromatiche comunemente soggette a frodi alimentari. Un altro progetto prevede un approccio multimetodo per identificare sofisticazioni nel tonno tramite l’utilizzo di nitrati e nitriti: qui l’obiettivo è sviluppare modelli efficaci nell’individuare frodi o adulterazioni nel settore ittico dovute all’aggiunta illegittima di additivi alimentari.

In conclusione, grazie anche alle nuove attrezzature acquisite negli ultimi mesi con i fondi del PNRR, le facilities METROFOOD-IT permetteranno la caratterizzazione approfondita dei prodotti alimentari supportando gratuitamente università, centri ricerca e aziende. Alcuni campioni da esaminare sono già stati ricevuti nei laboratori e tutte le prove sperimentali saranno condotte tra settembre e dicembre 2024 mentre i report finali saranno inviati agli utenti entro febbraio 2025.

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