AgriTech

Italia Zuccheri: una filiera dello zucchero 100% italiana, da agricoltura sostenibile

Una filiera all’avanguardia che mette in campo il digitale e sofisticate tecnologie per dar vita alla produzione di zucchero 100% italiano – da barbabietola certificata dal campo alla tavola – sempre più orientata ad una sostenibilità sociale, ambientale ed economica 

Pubblicato il 16 Mag 2022

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Dagli oltre 28.000 ettari di terreno coltivato, ogni anno nasce un’ampia gamma di prodotti a marchio Italia Zuccheri – Coprob 100% made in Italy garantiti dal campo alla tavola. Grazie al prezioso lavoro degli agricoltori, uniti dal 1962 in cooperativa per la coltivazione della barbabietola e impegnati nella salvaguardia e nel rispetto del territorio agricolo e del futuro dell’ambiente, la produzione oggi arriva a coprire il 15% del fabbisogno nazionale dell’Italia dove ogni anno si consumano 1,7 milioni di tonnellate di zucchero 

Le coltivazioni di Italia Zuccheri-Coprob sono distribuite dall’Emilia Romagna al Veneto, dalle Marche alla Lombardia, dall’Umbria al Friuli-Venezia Giulia, sino al Piemonte. Tra le eccellenze italiane c’è la barbabietola da zucchero da cui si ricava lo zucchero 100% italiano di Italia Zuccheri: una coltura fondamentale anche per la sostenibilità agricola.   

La coltivazione di barbabietola è, infatti, una delle più virtuose in termini di emissioni di gas serra (coltivarla è come se ogni anno avessimo 28.000 ettari di bosco in più) ed è di importanza strategica nell’ambito della rotazione agricola grazie alla sua capacità di rilasciare elementi nutritivi organici e minerali nel terreno.  

Una coltura “miglioratrice” in grado di arricchire i campi dopo la raccolta, aumentandone la resa produttiva, e “da rinnovo” per le lavorazioni e le fertilizzazioni di inizio ciclo rotazionale. Se introdotta nel processo di rotazione, riduce sensibilmente l’impatto ambientale dell’attività agricola.  

Il risultato finale è uno zucchero differente perché porta con sé tutti i valori di Made in Italy – certificato RedCert2 in termini di materie prime agricole sostenibili che vengono trasformate e il rispetto di determinati criteri di sostenibilità non solo della fase agricola ma di tutta la produzione. – e di filiera corta, il tutto racchiuso in un pack altrettanto ‘buono’ perché realizzato in carta totalmente riciclabile. 

 

 

Bieticoltura 4.0: l’innovazione volano per il rilancio green del settore 

Coprob-Italia Zuccheri è fortemente proiettata all’innovazione tanto da essere precursore e modello del settore. La bieticoltura biologica, per cui Italia Zuccheri vanta la filiera più grande in Europa, ha accelerato la necessità di guardare a sistemi innovativi.

Una sfida che inizia nei campi, dove la nuova genetica tollerante a fitopatogeni e resistente al cambiamento climatico, l’agricoltura di precisione, l’utilizzo della robotica e della meccatronica sono al centro della filiera per un prodotto garantito fino alla tavola. 

“Da sempre Italia Zuccheri-Coprob – dichiara Massimiliano Cenacchi, Direttore Agricolo di Coprob-Italia Zuccheri investe in queste tecnologie tanto da rappresentare un modello virtuoso riconosciuto a livello europeo. Con questi sistemi di gestione agricola rivoluzionari, abbiamo la possibilità di effettuare analisi costanti e puntuali dei dati che consentono il monitoraggio e la massima efficienza nella gestione del terreno e delle risorse impiegate”. 

Il robot alimentato ad energia solare è in grado di seminare 2 ettari al giorno e di memorizzare, a distanza di tempo, il punto preciso di semina per ritornarci dopo mesi per la sarchiatura. Un’innovazione di precision farming che permette di pulire le infestanti attorno senza danneggiare il seme migliorando l’efficienza della coltivazione.  

Grazie a sistemi di mappatura satellitare, inoltre, è possibile impostare le guide dei trattori in modo che non avvenga una sovrapposizione dei trattamenti ottenendo un risparmio sia in termini ambientali che di costi di prodotto. Tali sistemi consentono inoltre di effettuare il controllo nutrizionale su grandi superfici in tempi molto rapidi, oltre che ad individuare le aree dell’appezzamento che presentano problematiche agronomiche attraverso l’osservazione dell’attività fotosintetica della pianta (NDVI-Normalized Difference Vegetation Index).  

Un altro strumento utilizzato già da molti anni è il DSS (Decision Support System) che, attraverso il monitoraggio dell’andamento climatico (in particolare del tasso di umidità), aiuta l‘agricoltore a capire quale sia il momento giusto per intervenire ad esempio nei trattamenti (fondamentale per contrastare le carenze in aumento negli ultimi anni) sempre in un’ottica di precision farming. Importanti nell’agricoltura 4.0 sono poi droni, sonde e sensori “di campo” che possono essere sfruttati al meglio a supporto degli agricoltori. Negli ultimi anni, si stanno testando dei prototipi con sensori ottici per controllare in modo preciso le infestanti, riducendo i danni alla barbabietola. 

Non bisogna poi dimenticare il passo in avanti compiuto dalla genetica con le novità varietali tolleranti al cercostress (ovvero la degradazione/distruzione dell’apparato fogliare che incide negativamente sulla produzione in termini quantitativi e qualitativi): le varietà con maggiore resistenza al fungo cercospora consentono di contenere la retrogradazione e avere comunque buone polarizzazioni (contenuto zuccherino) fino alla fine.  

“Queste varietà sono un grande aiuto perché – conclude Cenacchi – la sostenibilità economica per l’agricoltore sta alla base di quella ambientale e sociale”. Il connubio innovazione-sostenibilità rappresenta sempre di più un passo imprescindibile verso la transizione ecologica diventando un modello fortemente attrattivo per un target giovane, con un progressivo abbassamento dell’età media dei bieticoltori che vedono in questo ambito nuove opportunità di lavoro. 

 

Uno zucchero amico delle api e rispettoso della biodiversità  

Gli agricoltori di Coprob-Italia Zuccheri producono ogni giorno uno zucchero da agricoltura sostenibile, nel rispetto dell’ecosistema e amico delle api. In controtendenza rispetto alle scelte delle multinazionali, la Cooperativa Produttori Bieticoli ha deciso di non chiedere la deroga sull’utilizzo dei neonicotinoidi – fitofarmaci che possono alterare lo stato di vitalità degli insetti impollinatori compromettendo la biodiversità del sistema – sia nelle coltivazioni bio che in quelle tradizionali perché, se pur importanti per la coltivazione delle barbabietole, rappresentano una forte minaccia alle api, riducendone la possibilità di nutrirsi e di impollinare i fiori. 

La sinergia cooperativa tra Coprob-Italia Zuccheri e Conapi – che produce e confeziona dalle 2.000 alle 3.000 tonnellate di miele ogni anno a marchio Mielizia e a marchio di terzi -, accomunate dal forte impegno verso un’economia solidale e tri-sostenibile (ambientale, sociale ed economica) evidenzia un esempio virtuoso di multi-filiera coesa proiettata a un nuovo modo di alimentarsi e di vivere e che affonda le sue origini nel distretto emiliano, un territorio ricco di tradizioni agricole preziose per il nostro paese nel segno di una produzione 100% italiana. 

Obiettivo del progetto “Dallo zucchero al miele, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, è quello di attivare sinergie e programmi comuni sulla biodiversità, rivolti alla tutela degli insetti impollinatori e in particolare delle api, salvaguardando sia le tecniche agricole che il reddito dei bieticoltori di Coprob. A fronte di questo accordo che prevede una rinnovata gestione agronomica, Coprob distribuirà ai propri soci, che potranno aderire al progetto su base volontaria già a partire dalle semine 2022, un sovescio realizzato da Carla Import Sementi con piante mellifere. 

L’uso mirato di miscele per erbai fioriti – da utilizzare nelle rotazioni con la barbabietola da zucchero – sarà funzionale al miglioramento della resa e della qualità della coltura principale, sostenendo la fertilità del suolo a lungo termine. Tali miscele assicureranno, inoltre, l’allontanamento dei parassiti che aggrediscono le bietole e, con le loro fioriture, favoriranno la produzione di abbondante nettere per le api, facilitando così i bottinamenti e migliorando allo stesso tempo l’immagine ‘estetica’ delle terre coltivate. 

Dopo la fase d’avvio su base volontaria nel 2022, nel 2023 prevede un’estensione a tutte le fasce di rispetto delle aziende Coprob coltivatrici di barbabietola Bio e nel 2024 un’ulteriore estensione alle aziende con certificazione SQNPI. Basato su una gestione integrata, l’accordo stabilisce la costituzione di un gruppo di lavoro che sovrintenda la programmazione delle attività e l’utilizzo del Disciplinare BIO Coprob-Italia Zuccheri condiviso non solo con Conapi, ma anche con Federbio e Legambiente. 

In linea con la sfida lanciata dalla Comunità Europea per il prossimo decennio, i punti cardine del progetto mirano a creare un sistema alimentare più sano e sostenibile: l’attenzione alla produzione del biologico, la massima trasparenza delle linee tecniche applicate da ogni agricoltore e impresa coinvolta e procedure di comunicazione semplificate con e fra gli organismi di certificazione.  

Un intervento necessario per garantire una gestione rapida ed efficace di ogni non conformità, nel rispetto dei principi e dei criteri della qualità. In questo contesto, il valore della certificazione rappresenta un punto fermo per assicurare la leale competizione fra gli operatori e il soddisfacimento delle richieste dei consumatori, sempre più attenti alla provenienza dei prodotti acquistati. 

“Un punto in più a favore dei nostri agricoltori che devono sentirsi orgogliosi per il proprio impegno nella difesa dell’agricoltura italiana e nel sostegno attivo alla transizione ecologica nel segno della sostenibilità e dell’innovazione. Un impegno portato avanti insieme, per uno zucchero amico delle api e rispettoso della biodiversità” afferma Claudio Gallerani, Presidente di Coprob-Italia Zuccheri. 

 

Per la sostenibilità certificata della filiera bieticola italiana 

L’impegno di Italia Zuccheri-Coprob verso un’agricoltura sempre più sostenibile è testimoniato anche dalla certificazione SQNPI – sistema di qualità nazionale di produzione integrata – con l’obiettivo nel 2024 di arrivare a coltivare il 100% degli ettari parte in regime biologico e parte in quello di produzione integrata dove la barbabietola rappresenta già di per sé una coltivazione virtuosa per l’ambiente. 

Il “Sistema di qualità nazionale di produzione integrata” è un metodo di produzione che aggiunge valore al prodotto per quanto riguarda sicurezza, qualità e processi di coltivazione rispettosi dell’ambiente e della salute dell’uomo, ovvero Qualità Sostenibile. L’adesione al Sistema è volontaria ed è aperta a tutti gli operatori che vogliono impegnarsi ad applicare i disciplinari regionali di produzione integrata e si sottopongano ai relativi controlli. 

Per sostenere e incentivare questo percorso virtuoso, Coprob, ha scelto di riconoscere un premio di 2 euro per tonnellata di bietole per tutti i soci che concluderanno correttamente l’iter di certificazione SQNPI nel 2022, favorendo il processo di conversione della coltivazione. L’obiettivo è arrivare a certificare tutte le aziende nei prossimi 2-3 anni. Si sta inoltre lavorando perché tale transizione venga inserita in un piano di sostegno nazionale che porterà ulteriori risorse alla bieticoltura sostenibile. 

“Questo ci consentirà di proseguire nella nostra mission di valorizzazione ed equa remunerazione del lavoro delle nostre aziende agricole – afferma Claudio Gallerani, Presidente di Coprob – Intraprendere questo percorso di certificazione per noi significa la messa a terra delle pratiche agricole sostenibili che già sono presenti nel nostro disciplinare di coltivazione e ci consentirà nei prossimi anni di aggiungere il marchio SQNPI su tutte le confezioni di zucchero 100% italiano da agricoltura sostenibile attraverso un percorso tracciato e garantito dal Ministero dell’agricoltura”. 

Per agevolare la raccolta e la digitalizzazione dei dati necessari alla certificazione SQNPI, COPROB ha messo gratuitamente a disposizione delle aziende aderenti un software gestionale. Questo percorso ha l’obiettivo di dare stabilità e valore alla bietola e allo zucchero italiani: COPROB supporta i propri bieticoltori sia a livello tecnico agronomico che relativamente agli aspetti di certificazione attraverso l’affiancamento di un team dedicato. 

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