L’industria agroalimentare italiana ha sperimentato una crescita significativa sia sul fronte interno che estero, grazie a una maggiore apertura internazionale che ha favorito i rapporti commerciali e a un robusto sistema produttivo e logistico che ha alzato il grado di autonomia delle forniture rispetto ai fabbisogni alimentari. Si tratta dei progressi emersi dal Rapporto ISMEA 2024 sull’agroalimentare italiano, che quest’anno si concentra sulle catene globali del valore e sul grado di approvvigionamento delle diverse filiere nazionali, argomenti di grande attualità data l’incertezza crescente che sta spingendo molti paesi a riconsiderare le strategie di delocalizzazione adottate negli ultimi decenni.
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ISMEA sulle vulnerabilità della filiera agroalimentare tra cambiamenti climatici e dipendenza dall’estero
Il Rapporto sull’agroalimentare italiano di ISMEA sottolinea la crescita del settore nonostante la dipendenza dall’estero per materie prime cruciali e gli eventi climatici estremi. L’export è cresciuto dell’8,2% nel 2024, con l’obiettivo di raggiungere i 70 miliardi di euro, ma pesano le sfide della contraffazione e dell’Italian sounding

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