Presentato al Macfrut di Rimini, fiera internazionale dell’ortofrutta a Rimini (7-9 settembre), il nuovo strumento finanziario messo a punto da Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) per sostenere economicamente i progetti di sviluppo della filiera agroalimentare italiana. Lo strumento, denominato “Ismea Investe”, prevede interventi di equity, quasi equity, prestiti obbligazionari e strumenti finanziari partecipativi fino a 20 milioni di euro per le società di capitali che presentano piani di investimento nel settore della produzione agricola e dell’agroindustria, comprese le attività commerciali e logistiche.
Per accedere alla misura, attraverso il portale strumenti ISMEA, il richiedente può inviare la domanda di intervento, indicando i dati necessari per l’espletamento dell’istruttoria da parte degli uffici. Al termine della fase istruttoria, verrà approvata la graduatoria dei progetti ammessi e si procederà – previo nulla-osta da parte della Commissione, su richiesta del Ministero – alla stipula degli accordi per l’attuazione e la gestione dei singoli interventi nei quali saranno definiti: gli obblighi specifici dei contraenti, il monitoraggio gestionale (acquisizione budget/semestrali/bilanci certificati), la nomina di rappresentanti ISMEA negli organi sociali, e le garanzie a tutela della way-out ISMEA, che di norma avrà luogo tra i cinque ed i sette anni dall’intervento.
Ismea rafforza la competitività dell’agroalimentare Made in Italy
“Ismea accompagna lo sviluppo delle aziende con molti strumenti: dalle analisi di mercato, agli interventi di sostegno e impulso all’imprenditoria femminile e giovanile come Donne in campo e la misura Più impresa, sino alle garanzie che hanno operato con intensità in epoca Covid per sostenere la liquidità delle aziende – ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli – A questi strumenti si affianca oggi l’implementazione di un nuovo prodotto finanziario che opera a condizioni di mercato e si rivolge alle società di capitali. Ismea investe è un prodotto che dà una risposta a una delle principali fragilità del sistema aziendale italiano: la sottocapitalizzazione, un freno all’accesso al credito e alle politiche di sviluppo e investimento del settore”.
“Innovazione tecnologica, transizione ecologica, internazionalizzazione, sono le parole chiave che stanno guidando lo sviluppo dell’agroalimentare italiano, per rispondere alle sfide del nostro tempo e rafforzare la competitività del made in Italy all’estero – ha commentato il Presidente di Ismea Angelo Frascarelli – Anche Ismea è della partita, pronto ad affiancare le Istituzioni e gli imprenditori in questo percorso di crescita e a scommettere finanziariamente su progetti di sviluppo della filiera che offrano le necessarie garanzie di sostenibilità ecologica ed economica, visione strategica e coerenza rispetto alle missioni indicate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Uno strumento per il rafforzamento dell’agroalimentare italiano in una fase espansiva che sta caratterizzando la nostra economia dopo i difficili mesi di pandemia”.
Il sostegno finanziario di Ismea, dalle voci delle aziende
Nel corso dell’incontro hanno portato le loro testimonianze le aziende Fileni, Planet Farm, Pomeo e Joinfruit (Sanifrutta), che hanno usufruito degli strumenti finanziari messi in campo da Ismea per sostenere i propri piani di investimento.
Marco Ciurlanti, Direttore Generale dello Staff del Gruppo Fileni, racconta che sostenere e ottimizzare i processi produttivi e conseguentemente lo sviluppo commerciale del Gruppo “A maggio 2015, Ismea ha sottoscritto uno strumento finanziario partecipativo di 10 milioni di euro attraverso l’aumento del capitale sociale della Carnj Società Cooperativa Agricola, ovvero la società che si occupa della macellazione, lavorazione e trasformazione delle carni avicunicole all’interno della Filiera del Gruppo Fileni”.
Nel caso di Planet Farms, la più grande vertical farm d’Europa con sede a Monza, “con l’obiettivo di costruire il nuovo paradigma agricolo a beneficio di tutti e senza compromessi”, il rapporto con Ismea è stato estremamente utile per accelerare i tempi riuscendo, nonostante il periodo di pandemia, a completare il primo stabilimento di vertical farming in tempi rapidi, come spiega il Co-fondatore e Co-Ceo Luca Travaglini.
La società agricola pugliese Pomeo punta alla creazione di una filiera italiana dei superfuits circolare e sostenibile attraverso l’adozione in campo di tecnologie di precision farming per la riduzione dei consumi di acqua ad uso irriguo e l’implementazione di processi produttivi volti alla valorizzazione degli scarti derivanti dalla lavorazione del prodotto fresco destinato al consumo alimentare. In questo senso, spiega l’imprenditore, socio di riferimento della società Gaetano Buglisi “la società conta di poter usufruire dei servizi Ismea per un processo produttivo zero waste: un modello unico e integrato, sostenibile e ad alto contenuto di efficienza e innovazione per assicurare un’alimentazione accessibile, sana e di qualità. L’investimento di Ismea ha consentito alla società agricola Pomeo di avviare un importate programma di infrastrutturazione nel Salento tra le province di Brindisi e Lecce attraverso la rigenerazione di oltre 300 ettari terreni incolti o abbandonati e la piantumazione di melagrane delle varietà Wonderful e Ako attraverso l’utilizzo capillare di strumentazione elettronica per l’agricoltura di precisione, che garantisce un monitoraggio “individuale” dello stato di salute e di sviluppo della singola pianta, preservando qualità e produttività”.
Sanifrutta è una realtà storica del panorama ortofrutticolo Piemontese che dal 1989 nel 2019 ha deciso di deliberare un investimento mirato a migliorare e ottimizzare lavorazione e confezionamento della mela, di modo da consolidare la posizione di mercato che attualmente ricopre e crescere ulteriormente. Il progetto prevede la costruzione di un fabbricato su 3 piani di 14.000 mq complessivi con magazzino automatico destinato alla calibratura, alla lavorazione e alla spedizione delle mele, utilizzando le più avanzate tecnologie attualmente disponibili. “Il bando Ismea ha rappresentato per noi un’opportunità fondamentale che ci ha permesso di conciliare le esigenze finanziarie dell’operazione con la complessità della struttura della tesoreria aziendale” ha dichiarato Bruno Sacchi, Direttore Joinfruit.