L’anno che va per concludersi si è rivelato probabilmente uno dei più difficili per le attività dell’agroalimentare, soprattutto per molini e produttori di farine. Secondo dati dell’IGC (International Grains Council) a livello mondiale il bilancio 2022-2023 relativo al frumento tenero è in calo rispetto alla campagna passata. Dati che, in una situazione normale, non avrebbero destato particolari preoccupazioni. A settembre 2022, Italmopa anticipava che la produzione nazionale di frumento tenero avrebbe dovuto situarsi a circa 2,5 milioni di tonnellate a fronte di un fabbisogno dell’industria molitoria calcolato in 5,3 milioni di tonnellate.
Una situazione che comporterà una campagna di commercializzazione con prezzi più alti rispetto agli ultimi anni e che secondo Consorzi Agrari d’Italia, obbligherà tutte le realtà a lavorare per aumentare la produzione italiana di qualità, anche attraverso investimenti lungo tutta la filiera, al fine di evitare che il nostro Paese continui a dipendere troppo dalle importazioni di prodotto dall’estero. Molino Moras, il molino dove l’arte della farina è raccontata dalle mugnaie, spiega come rialzarsi dopo i difficili mesi di crisi.
Molino Moras investe in sicurezza alimentare, ricerca scientifica e qualità
Strada che Molino Moras, l’impresa molitoria a conduzione famigliare attiva da più di 100 anni in Friuli Venezia Giulia, ha scelto di intraprendere già da tempo e che continua a confermarsi la direzione giusta, puntando ad innovare il settore dell’industria molitoria, dando vita a farine artigianali e di alta qualità.
Adottare una strategia che tenga conto della grande volatilità del mercato oggi è più che complicato: per questo Molino Moras ha scelto di farsi guidare da valori ben precisi quali sicurezza alimentare, ricerca scientifica e qualità. Elementi che rappresentano i capisaldi di un’attività che, costretta a incassare i colpi della crisi, sceglie comunque di distinguersi investendo nell’unicità dei propri prodotti.
Nonostante gli esponenziali aumenti della materia prima, di tutti i materiali di consumo e dell’energia, nel 2021 Molino Moras è riuscita a investire sulla qualità dei propri prodotti e non perdere fette di mercato, raggiungendo un fatturato che ha sfiorato i 2 milioni di euro.
“Gli aumenti di listino hanno messo alla prova il nostro lavoro, ma non abbiamo mai smesso di avvertire il riconoscimento della qualità del nostro prodotto e puntiamo a maturare sia nel ramo retail, attraverso il nostro prodotto per bambini, la farina AmorBimbi che nel ramo B2B con farine speciali per pizzerie” spiega Anna Pantanali, responsabile marketing e R&S di Molino Moras “I momenti di crisi e di incertezza ci sono stati e continueranno ad esserci, ma ciò che ci motiva è ricordarci perché lo facciamo: creare un prodotto sano e sicuro, che permetta alle famiglie di costruire insieme un pasto a sua volta utile al loro benessere. Ci piace pensare che da un solo sacchetto di farina sia possibile portare nutrimento per l’intera famiglia”.
Da maggio 2022 è anche Società Benefit
L’entità delle proprie azioni sul territorio è una delle domande che la squadra di Molino Moras si pone per autovalutarsi, ma è anche il punto di partenza di un’evoluzione che la realtà friulana percorre dal 2010 e che motiva la scelta di diventare Società Benefit a maggio 2022. Società Benefit per Molino Moras significa sposare traguardi chiave di Responsabilità Sociale d’Impresa, dove raggiungere il profitto non è il solo scopo dell’azienda.
Con l’obiettivo di disseminare attraverso prodotti, comportamenti, relazioni un nuovo modello virtuoso di essere imprenditori e di fare economia, gli obiettivi che Molino Moras promette di perseguire in qualità di Società Benefit sono: creare un ambiente di lavoro in cui le persone crescono a livello umano e professionale, promuovere salute e benessere attraverso la consapevolezza alimentare e la condivisione di conoscenza e informazione oltre che contribuire allo sviluppo culturale, sociale ed economico delle comunità locali in cui la realtà opera.
Inoltre, l’obiettivo della realtà friulana da maggio in poi è quello di creare nuovi modelli di relazione in cui i fornitori e clienti diventano partner dell’azienda, condividendone i valori.
“La qualifica di Società Benefit è un ulteriore impegno che ci prendiamo per avere un impatto sulla società. Credo che il mondo abbia bisogno di esempi positivi e virtuosi e le aziende hanno questo compito. Produrre farina per noi è riempire ogni sacchetto di valori intangibili che possono entrare nelle case e nei locali dei nostri clienti. Il totale allineamento ai nostri valori è ciò che ci ha spinto a mettere il nostro volto direttamente sui packaging: sia attraverso la foto delle donne di famiglia, sia attraverso l’iconografia della mugnaia sul fronte principale che presenta la destinazione d’uso del prodotto. L’idea è che sia proprio il nostro packaging a raccontare la nostra storia” aggiunge Pantanali.