Efficienza e precisione, sicurezza e sostenibilità. Sono questi i parametri che definiscono l’innovazione e la virtuosità in agricoltura. Le filiere agroalimentari sono infatti chiamate a garantire cibo sicuro e di qualità a tutti, preservando al contempo la fertilità del suolo e la biodiversità. Un obiettivo che diventa sempre più sfidante a causa delle condizioni climatiche avverse.
Strumenti digitali come i sistemi di supporto alle decisioni (Decision Support Systems o DSS) permettono agli agricoltori di prendere decisioni informate basate su dati reali e previsioni accurate. Ciò consente di ottimizzare l’impiego delle risorse in campo e di ridurre gli sprechi, oltre ai costi di produzione con un impatto positivo che si ripercuote tanto sull’ambiente quanto sulla redditività.
Innovazione e sostenibilità sono da sempre al centro della filosofia di Barilla, multinazionale italiana del settore alimentare, che si impegna a migliorare costantemente le pratiche di produzione per garantire massima qualità e tutela del pianeta a partire dalla materia prima.
Un impegno che si riflette anche nei suoi obiettivi ESG attraverso una serie di progetti volti a promuovere l’agricoltura sostenibile e la riduzione delle emissioni di CO2 che vanno a comporre il Barilla Sustainable Farming Project o BSF, dove Hort@, per il grano duro, è uno dei partner lato ricerca scientifica e tecnologica.
Innovazione sostenibile in agricoltura secondo Barilla
Sono più di 9.000 le aziende agricole finora coinvolte in progetti di agricoltura sostenibile all’interno del Barilla Sustainable Farming Project che, come spiega Simone Agostinelli, responsabile dell’acquisizione di grano duro area Italia Centrale e coordinatore dei progetti di agricoltura sostenibile del Gruppo Barilla rappresenta “un programma volto a garantire la corretta applicazione del Codice di Agricoltura Sostenibile di Barilla. Un piano che permette di creare sistemi di produzione innovativi con cui è possibile ottenere prodotti agricoli sicuri e di qualità, oltre a tutelare l’ambiente e le condizioni socio-economiche degli agricoltori”.
Il Codice di Agricoltura Sostenibile o (Sustainable Agricolture Code, SAC) di Barilla consiste in un insieme di buone pratiche basate su cinque princìpi fondamentali: migliorare efficienza e competitività del sistema agricolo, agire con integrità seguendo il Codice Etico Barilla, applicare il massimo rigore nel mantenimento della qualità di prodotto e rispetto della Food Safety, ridurre l’impatto sull’ambiente e coinvolgere gli stakeholder esterni nei processi progettuali.
Decisioni data-driven per una gestione intelligente del grano duro
Consapevole che la fase agricola della produzione del grano duro può rappresentare fino al 35% dell’impronta ecologica di un chilogrammo di pasta, Barilla ha messo a punto un nuovo modello per la coltivazione sostenibile del grano duro con il fine diridurre l’impronta carbonica e migliorare il ritorno economico dei coltivatori.
In questo contesto, Hort@ ha giocato un ruolo chiave fornendo il sistema di supporto alle decisioni granoduro.net che ha permesso di ottimizzare l’utilizzo di risorse come acqua e fertilizzanti, e adattare le tecniche di coltivazione alle condizioni ambientali.
Matteo Ruggeri, Sustainability Project Manager di Hort@, sottolinea “granoduro.net è uno strumento web interattivo sviluppato su una solida base di ricerca e sviluppo, validato con prove sul campo e progettato per adattarsi alle esigenze specifiche di Barilla. Tramite modelli biologici, fisiologici e di intelligenza artificiale, permette di effettuare scelte colturali informate e monitorare l’intero processo di produzione del grano duro, dalla semina alla raccolta, con un occhio sempre attento alla sostenibilità”.
Granoduro.net gestisce tutti gli aspetti della coltivazione del grano duro, a partire dalla preparazione del terreno, calibrando tempistiche e quantità di concime, con miglioramenti che mostrano i loro risultati nella resa e nel contenuto proteico. La soluzione supporta poi lo sviluppo della coltura consentendo la programmazione di interventi specifici, controllando le erbe infestanti in modo mirato, gestendo la difesa fitosanitaria e gli interventi, e ottimizzando l’irrigazione per ridurre lo stress idrico.
Innovazione sostenibile in agricoltura come punto di incontro tra Barilla e Hort@
Avviata nel biennio 2012/2013, l’alleanza tra Barilla e Hort@ risponde a un contesto di mercato altamente competitivo e sensibile alle tematiche ambientali e ben presto ha dimostrato i vantaggi dell’adozione di sistemi decisionali supportati dai dati. Tra questi il netto miglioramento della qualità del grano, ad esempio ora è più ricco di proteine. Risultato che nel 2014 ha portato ad estendere l’uso del DSS a tutti gli areali di approvvigionamento di grano duro in Italia, Grecia e Turchia.
Agostinelli osserva: “Ogni anno gestiamo circa 400.000 tonnellate di grano coltivato secondo l’utilizzo del DSS granoduro.net e il Decalogo di produzione di Grano Duro di qualità: con i modelli previsionali agronomici e le stazioni meteorologiche di Hort@ che abilitano in campo azioni più consapevoli, abbiamo ridotto l’impatto ambientale e aumentato l’efficienza dei nostri processi.”
“Il legame decennale con Barilla è la prova tangibile di un impegno reciproco a migliorare ininterrottamente la qualità del prodotto, assicurandone la sostenibilità sia sotto l’aspetto ambientale che economico. Grazie a questa collaborazione, abbiamo anche affinato i nostri DSS, rendendoli più precisi e affidabili” dichiara Giuseppe Piacentino, Responsabile Vendite e Marketing, Hort@.
Strumenti digitali per misurare l’impronta ambientale dell’agrifood
Applicare l’innovazione sostenibile in agricoltura nella filiera di grano duro Barilla ha portato a benefici tangibili: una riduzione dei costi diretti per ettaro fino al 15%, un incremento del reddito lordo per tonnellata di grano prodotta tra il 10% e il 30%, un aumento della produzione lorda vendibile e delle rese di produzione, e una riduzione della carbon footprint per ettaro di coltura del 10% e della water footprint fino al 5%.
Barilla è inoltre riuscita a misurare l’impatto ambientale di ogni azienda agricola con cui lavora. Tutto ciò grazie a yousustain, la soluzione di Hort@che quantifica le emissioni e le risorse impiegate lungo la filiera agroalimentare tramite indicatori come l’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment o LCA), le indicazioni della Comunità Europea per la PEF (Product Environment Footprint), e le misure di mitigazione adottate.
L’importanza della formazione per una filiera responsabile
Paolo La Cava, responsabile dell’acquisizione di grano duro area Sud e della vendita di sottoprodotti in Barilla, mette in luce un altro tema che caratterizza la sinergia con Hort@ e che riguarda la formazione continua. “Adottare nuove tecnologie può essere una sfida. Per questo Hort@ non fornisce solo i sistemi, ma anche la formazione per equipaggiare agricoltori e stoccatori con le competenze necessarie per utilizzare al meglio questi strumenti digitali. Così si ottiene una catena di produzione che non si limita a generare alimenti, ma lo fa con un impegno consapevole verso la sostenibilità” afferma La Cava.
Ora l’obiettivo è replicare il successo della filiera del grano duro, favorendo una gestione delle risorse agricole ancora più efficace e rispettosa dell’ambiente. Grazie alla cooperazione con Hort@, Barilla potrà diffondere l’innovazione sostenibile in agricoltura tracciando la rotta verso un futuro più verde e produttivo.