Infarm, start up tedesca specializzata nelle “indoor farms” fondata nel 2013 da Osnat Michaeli e dai fratelli Erez e Guy Galonska, sta chiudendo un nuovo investimento da 200 milioni di dollari, con l’obiettivo di capitalizzare l’attenzione degli investitori per le aziende che devono affrontare i problemi di approvvigionamento alimentare sorti durante la pandemia.
A differenza di altre attività agricole verticali che installano colture in enormi magazzini, le unità “modulari” più piccole di Infarm risiedono sulle navate dei supermercati e all’interno dei ristoranti nella città di Berlino, ma anche di Marks and Spencer nel Regno Unito, Kroger negli USA, Metro, Casino e Migros in Europa. Queste fattorie idroponiche consentono di evitare l’uso di pesticidi grazie ad un ambiente strettamente controllato e ridurre lunghe catene di approvvigionamento offrendo prodotti freschi direttamente nel punto vendita.