Si è recentemente conclusa l’assemblea nazionale di Compag, la federazione delle rivendite agrarie, che annualmente promuove dibattiti stimolanti sullo stato e sulle prospettive che riguardano il settore.
Il necessario equilibrio tra sostenibilità ambientale, sociale ed economica
L’elenco dei relatori di quest’anno è stato particolarmente ricco e ha contato anche sull’intervento dell’On. Bonaccini, membro della Commissione del Parlamento Europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, che ha sottolineato l’incapacità di alcune politiche messe in campo a livello europeo di garantire un’equivalenza degli standard produttivi – soprattutto in termini di rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori – tra i nostri produttori e quelli di Paesi terzi. “Da qui la richiesta alla Commissione UE – spiega Bonaccini – di mettere in campo meccanismi di adeguamento in grado di tutelare la competitività del nostro settore agroalimentare, per evitare che la legittima ambizione ambientale causi una rilocalizzazione della produzione agricola in Paesi terzi – che non hanno sicuramente i nostri stessi standard – invece di trovare un equilibrio ambizioso tra sostenibilità ambientale, sociale ed economica“. Bonaccini ricorda poi che in una recente audizione della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo, è stato posto l’accento sull’importante ruolo dei trader nel garantire la sicurezza alimentare, grazie alla conoscenza dei mercati e al mantenimento delle riserve delle commodities agricole.
L’AI per vincere la sfida dell’agricoltura intelligente e sostenibile
“Eppure il cambiamento è in atto da tempo” ha esordito Fabio Manara, Presidente di Compag. “È cominciato quando abbiamo iniziato a parlare di sostenibilità: nei 5 anni appena trascorsi e nei 5 futuri i cambiamenti in agricoltura saranno pari a quelli degli ultimi 100 anni”.
Un rinnovamento che, sebbene non immediatamente visibile, è estremamente significativo: è iniziato con la riorganizzazione delle strutture, passando attraverso l’uso di dispositivi per la gestione delle attività e ora pronto ad adottare nuove tecnologie avanzate. Secondo Manara, questo cambiamento deve accelerare, e l’Intelligenza Artificiale deve avere un ruolo dominante nel sistema-Italia per poter vincere la sfida e cavalcare il cambiamento, mantenendo un equilibrio costante tra tradizione e innovazione.
Il paradosso del sistema-Italia
Il sistema-Italia, che vale 77,2 miliardi di euro di valore aggiunto, ovvero 4,2 punti di PIL, sembra essere in buona salute, ma in realtà soffre a causa della sua elevata frammentazione, costituita da piccole e micro imprese che lottano con la mancanza di manodopera, rischiano a causa dei cambiamenti climatici e devono affrontare la bassa redditività produttiva. Su 100 euro di spesa del consumatore finale per prodotti agricoli freschi, solo 7 euro rappresentano il margine netto dell’azienda agricola, che diventa ancora meno nel caso di prodotti trasformati. A questo si aggiunge il rallentamento dei pagamenti delle forniture (con un aumento dell’83% delle insolvenze giuridiche nel 2023 rispetto al 2022).
“Dopo il Covid, è aumentata la richiesta di credito” afferma Edoardo Musarò, Direttore Compag. “Il settore agricolo si posiziona su livelli di rischio finanziario superiori rispetto alla media nazionale. Il debito finanziario lordo delle aziende agricole è sette volte superiore al margine operativo lordo”.
Le imprese familiari italiane di fronte al ricambio generazionale
Il nostro Paese è fortemente caratterizzato da imprese familiari (81% del totale delle imprese), che generano circa il 70% del PIL nazionale, come ha sottolineato Riccardo Urbani, The European House – Ambrosetti, rappresentando quindi uno dei principali “patrimoni da tutelare” del nostro Paese (nonché la “spina dorsale” del nostro sistema economico).
Urbani ha anche evidenziato come l’età media dei leader nelle aziende familiari sia aumentata nel corso degli anni, con gli over 70 che rappresentano quasi il 30% del totale. Pertanto, nei prossimi anni molte di queste aziende dovranno affrontare i cambiamenti legati alla convivenza e alla continuità generazionale. Sarà fondamentale per tutte assicurare una gestione ordinata di questo passaggio attraverso strumenti e soluzioni efficaci (regole per stare insieme positivamente, affiancamento alle giovani generazioni, ecc.).
La capacità delle piante di adattarsi a fattori climatici e peculiarità territoriali
Luigi Cattivelli, Direttore del Centro di ricerca in genomica e bioinformatica del CREA, ha illustrato come le piante siano state in grado di adattarsi a fattori climatici e peculiarità territoriali attraverso mutazioni spontanee nei secoli. Mutazioni che, con il supporto della scienza e dell’innovazione genetica, possono oggi avvenire anche in situazioni molto geolocalizzate, così da risolvere problemi legati a malattie (ulivo, vite…) o a cambiamenti climatici repentini.
AI: la nuova elettricità del XXI secolo?
Guido di Fraia, Prorettore all’innovazione e AI Università IULM, ha sollevato un altro tema definendo l’AI una tecnologia generalista che ha un impatto uniforme su tutti i settori, come è accaduto nel secolo scorso per l’elettricità. Secondo Di Fraia, l’AI segna l’inizio di una nuova Era dell’Umanità, in cui le macchine sanno consultare la conoscenza a vantaggio e servizio dell’uomo.
Innovazione in agricoltura dal campo allo spazio
Ivano Valmori, CEO di Imageline, ha presentato un’applicazione AGRINPUT, che uscirà a gennaio a Fieragricola Tech, per permettere alle aziende di gestire (gratuitamente) l’oneroso controllo delle etichette dei prodotti, tenendo memoria dei vincoli di legge, delle revoche e delle autorizzazioni, dei registri e dello storico di utilizzo.
Stefania de Pascale, Professoressa di orticoltura e floricoltura presso l’Università Federico II di Napoli, ha concluso la sessione dedicata alle innovazioni scientifiche, spiegando come le piante siano arrivate in ambienti extraterrestri per sostenere la vita dell’uomo nello spazio: il mondo scientifico internazionale sta lavorando a un ecosistema artificiale per ricreare la fotosintesi.
La tavola rotonda conclusiva ha infine offerto approfondimenti sui temi trattati grazie ai contributi di Fabio Manara, Manuel Edoardo Isceri (Responsabile di Federchimica-Agrofarma), Antonio Boschetti (Direttore Informatore Agrario) e Gianmichele Passarini (Vicepresidente Cia-Agricoltori Italiani).