IGP

IGP, la Commissione inserisce nell’elenco anche l’italiana “Lenticchia di Onano”

Coltivata esclusivamente in sei comuni della provincia di Viterbo, questo tipo di lenticchia cresce in terreni vulcanici e ricchi di microelementi, compreso il ferro. Ciò comporta un basso tenore di zuccheri, un sapore pieno e una buona durata di conservazione

Pubblicato il 10 Giu 2022

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E’ notizia di questa settimana la scelta della Commissione di approvare due nuove indicazioni geografiche protette (IGP): in Italia, la “Lenticchia di Onano” è stata aggiunta all’elenco di 1579 prodotti agricoli e alimentari esistente; mentre la tedesca “Hohenloher Birnenbrand” è stata inserita nell’elenco delle 258 acquaviti già protette provenienti dall’UE e da paesi terzi.

Il termine “indicazione geografica protetta“, meglio noto con l’acronimo IGP, indica un marchio d’origine attribuito dall’Unione europea ai prodotti agricoli e alimentari con una determinata qualità, reputazione o ulteriore caratteristica dipendente dall’origine geografica. Almeno una tra le fasi di produzione, trasformazione e/o elaborazione deve avvenire all’interno di un’area geografica determinata.

IGP

In questo caso specifico, la “Lenticchia di Onano” è un tipo di lenticchia coltivata esclusivamente in sei comuni della provincia di Viterbo, a nord-ovest di Lago di Bolsena. Cresce in terreni vulcanici e naturalmente ricchi di microelementi, compreso il ferro. Ciò comporta una serie di effetti positivi, in particolare un basso tenore di zuccheri, un sapore pieno e una buona durata di conservazione. Le lenticchie sono coltivate e consumate nella regione di Viterbo sin dal Medioevo per compensare la carenza di carne.

La “Hohenloher Birnenbrand” è un’acquavite prodotta esclusivamente nella zona tedesca dell'”Hohenlohe” mediante fermentazione e distillazione di pere originarie della regione. Da tempi immemori l’”Hohenlohe” è caratterizzato da frutteti su prato, con specie arboree simili e portainnesti. Le varietà di pere ad alto tenore di zuccheri sono particolarmente adatte alla produzione di alcole, e l’acquavite ha un titolo alcolometrico non inferiore a 38% e un bouquet aromatico di pera.

L’elenco di tutte le indicazioni geografiche protette è disponibile nella banca dati eAmbrosia. Maggiori informazioni sono disponibili online alla pagina dedicata ai regimi di qualità e sul portale GIview.

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