Dopo il lancio di Beenergy, il progetto nell’agrivoltaico grazie al quale gli impianti fotovoltaici di Genagricola 1851 vengono monitorati dall’intelligenza artificiale dei sensori 3Bee per diventare rifugio per le api, prosegue la collaborazione tra la holding agroalimentare di Generali, e la climate tech company che utilizza l’ape come fondamentale bioindicatore raccogliendo e interpretando i dati attraverso sistemi tecnologici proprietari per monitorare la salute delle api, degli impollinatori e la loro connessione con gli ecosistemi.
L’obiettivo della rinnovata partnership è di misurare per la prima volta e in maniera puntuale la biodiversità di un territorio. L’area analizzata corrisponde al territorio di una delle storiche tenute di Genagricola 1851, la tenuta di Spazzate nel comune di Conselice (Ravenna) dove è stata precedentemente realizzata un’opera di rigenerazione ambientale in un’area di 77 ettari.
Il potenziale nettarifero e la varietà di specie indice della salute del territorio
I primi risultati delle analisi della biodiversità, condotte da 3Bee e dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) con un modello di intelligenza artificiale, il sistema Flora, basato su analisi di immagini satellitari multispettrali, confermano un potenziale nettarifero della superficie in esame quasi tre volte superiore rispetto alle zone circostanti, capace di nutrire fino a 500.000 impollinatori. Il dato è stato calcolato attraverso la valutazione del potenziale nettarifero per la vegetazione presente, elemento base della dieta degli insetti impollinatori, la cui presenza è un indicatore indispensabile dello stato di salute dell’ecosistema di un territorio.
Un altro fattore emerso dall’analisi riguarda la diversità, ovvero la varietà di specie che concorrono alla produzione di nettare, elemento fondamentale per garantire un buon apporto nettarifero anche nel caso in cui una o più fioriture dovessero offrire un contributo limitato. Sotto questo aspetto il territorio della tenuta di Spazzate ha mostrato risultati superiori del 60% rispetto alle aree circostanti, confermandosi una vera e propria riserva di naturalezza.
A partire da marzo 2023 i dati raccolti dai satelliti verranno integrati con quelli provenienti da Spectrum, una rete di sensori IoT sviluppati da 3Bee che “ascolterà” gli impollinatori presenti in zona, registrandone la quantità e la specie. In questo modo un nuovo tassello sarà aggiunto al mosaico, calcolando quanto del potenziale nettarifero sia effettivamente sfruttato. Infine, i passi futuri consentiranno di estendere l’analisi ad altre tenute di Genagricola 1851 per permettere un controllo sempre maggiore sulle azioni svolte per la salvaguardia della biodiversità.
La tecnologia 3Bee per salvaguardare la biodiversità di Genagricola 1851
Fino ad oggi, 3Bee ha realizzato progetti rigenerativi al fianco di oltre 500 aziende in 10 Paesi che hanno scelto di contribuire concretamente alla protezione della biodiversità. Inoltre, 3Bee collabora con centri di ricerca, scuole, agricoltori, coltivatori e cittadini per promuovere l’importanza della salvaguardia della biodiversità. Dalla sua nascita, 3Bee ha sviluppato una rete di oltre 2.000 apicoltori, installato più di 4.000 sensori IoT e rigenerato oltre 20.000 ettari.
“Rigenerare l’impatto sulla biodiversità sarà la grande sfida dei prossimi anni, soprattutto per le aziende – come Genagricola 1851 – che hanno un impatto ambientale positivo con le proprie attività – spiega Niccolò Calandri, CEO e Co-Founder di 3Bee – Per ottenere un risultato efficace, serve prima poter misurare lo ‘stato di fatto’: noi pensiamo che la tecnologia avrà un ruolo fondamentale per la protezione degli impollinatori, permettendo di avere dati confrontabili in tempi ragionevoli. Puntiamo a estendere i 500 ettari in monitoraggio a 5.000 già nel 2023, coinvolgendo Università e Centri di Ricerca per mettere a fattor comune queste preziose evidenze”.
L’importanza di misurare l’impatto sulla sostenibilità delle scelte ambientali
Genagricola 1851, holding agricola controllata da Generali Italia, riveste storicamente un ruolo di pioniere nel panorama dell’agricoltura italiana fin dal 1851, quando grazie all’intuizione e alla determinazione di Daniele Francesconi e Samuele Della Vida, allora il segretario e il direttore generale delle Assicurazioni Generali a Venezia, ha avuto luogo la bonifica di Ca’ Corniani, la prima e più grande bonifica ad opera di privati della storia d’Italia.
Oggi Genagricola 1851 si estende su una superficie di quasi 14.000 ettari di proprietà, distribuiti in 21 tenute dislocate in Italia e Romania, e la sua attività si concentra in diversi settori: seminativi, allevamento, produzione di energia da fonti rinnovabili, forestazione. Dopo 170 anni di storia, Genagricola 1851 è pronta a nuove sfide, prima fra tutte quella di condividere la propria expertise, proponendo sul mercato prodotti che raccontano i territori e restituiscono al consumatore l’enorme patrimonio di biodiversità, tradizioni e prodotti dei luoghi in cui l’azienda opera.
“Per noi è fondamentale misurare i progressi derivanti dalle scelte aziendali in termini di sostenibilità e sancire le ricadute positive in termini ambientali per le comunità ed i territori dove operiamo – commenta Igor Boccardo, AD di Genagricola 1851 – La collaborazione con 3Bee ci offre una duplice opportunità: da un lato ci aiuta a tutelare e reintrodurre preziosi insetti impollinatori nelle aree che coltiviamo, dall’altro ci offre strumenti e metodi per misurare scientificamente l’incidenza delle nostre azioni e del nostro impatto. I dati che risultano dall’analisi di Spazzate sono incoraggianti e ci indicano che stiamo andando nella direzione giusta, in un’ottica di miglioramento continuo”.
Articolo originariamente pubblicato il 08 Mar 2023