Oggi, le autorità regionali sono responsabili della gestione e dell’attuazione delle misure di sviluppo rurale in diversi Stati membri europei e continueranno a farlo anche con la nuova PAC (Politica Agricola Comune). Tuttavia, con i piani strategici della PAC e la nuova governance, le Regioni perderanno in parte il legame diretto che avevano con la Commissione europea. La Coalition of European AgriRegions – che rappresenta la voce di 17 Regioni di 7 Stati membri, in pratica oltre il 17% della superficie agricola utilizzata totale dell’UE e oltre il 15% della popolazione dell’UE – teme che ciò crei una distanza eccessiva tra la Commissione e i territori in cui verrà attuata la nuova politica, aumentando così il divario tra le aspettative della Commissione e la realtà sul campo.
Inoltre, le Regioni svolgono un ruolo fondamentale nell’accompagnare la transizione verso sistemi agricoli e alimentari più sostenibili a livello locale. Pur sottolineando l’importanza di coinvolgere le parti interessate a tutti i livelli, il Green Deal raramente tiene conto degli impatti delle politiche a livello locale e regionale, soprattutto quando si tratta di fissare obiettivi per la produzione agricola, come nel caso della strategia Farm to Fork e, più recentemente, del pacchetto Fit for 55.
Per questi motivi, la Coalizione ha organizzato un incontro politico ad alto livello con Janusz Wojciechowski, Commissario europeo per l’Agricoltura, per ottenere un dialogo strutturato e rafforzato con le autorità regionali sull’attuazione dei piani strategici della PAC e del Green Deal. Questa è stata l’occasione di ricordare il ruolo chiave che le Regioni continueranno a svolgere per garantire che gli interventi della PAC siano adeguati alle esigenze locali e di evidenziare attraverso esempi concreti la necessità che il Green Deal tenga conto dei suoi impatti a livello locale e regionale. “Non può esserci transizione sostenibile né giusta per i sistemi agricoli e alimentari senza tener conto degli impatti a livello regionale e che ciò può essere ottenuto solo attraverso una maggiore consultazione e coinvolgimento degli enti locali e regionali”.
Regione Lombardia crede nella partecipazione alla Coalizione AgriRegions e condivide i suoi obiettivi, che puntano a garantire che i decisori dell’Unione Europea tengano conto della dimensione regionale per uno sviluppo del settore agricolo e agroalimentare competitivo, sostenibile e di qualità.
“Ho chiesto al commissario Wojciechowski uno studio di impatto sulle aziende delle misure previste dalla Farm to fork – interviene Fabio Rolfi, assessore Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia – La sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con quella economica delle imprese e solo partendo da numeri certi si possono poi declinare le misure. È necessaria inoltre una azione europea forte che tuteli le produzioni a denominazione d’origine contrastando l’italian sounding, evitando l’introduzione del nutriscore e chiedendo reciprocità sui modelli produttivi nell’ambito dei trattati di scambio internazionale. L’obiettivo deve essere quello di ridurre l’impatto ambientale investendo sull’innovazione, non imponendo vincoli che rischiano di far chiudere migliaia di aziende”.