Le nuove tecniche genomiche (o news genomic techniques) sono in grado di modificare il materiale genetico di organismi che potrebbero essere impiegati per scopi alimentari, industriali o farmaceutici. Sviluppate negli ultimi vent’anni, queste tecniche consentono maggiore rapidità, specificità ed efficienza nei processi di selezione vegetale, e si prevede che continueranno ad aumentare.
Su richiesta del Consiglio europeo, lo scorso anno la Commissione pubblica uno studio in cui sottolinea che le nuove tecniche genomiche sono potenzialmente in grado di fornire un supporto ai sistemi agroalimentari sostenibili, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e della strategia “Dal produttore al consumatore” e sulla biodiversità.
Dallo stesso studio, arrivano anche forti indicazioni che l’attuale legislazione sugli OGM non è adatta alle piante prodotte mediante mutagenesi e cisgenesi mirate e che deve essere adattata al progresso scientifico e tecnologico per essere resiliente, a prova di futuro e applicata in modo uniforme.
Delineata, nel corso degli ultimi mesi, una strategia sulle piante ottenute mediante nuove tecniche genomiche, l’avvio della consultazione pubblica che invita la società civile, le autorità pubbliche, gli operatori del settore e chiunque sia interessato a esprimere un parere sulle nuove tecniche genomiche per le piante dovrebbe contribuire a queste attività e allo sviluppo di un nuovo quadro normativo.
NTG importanti per la sostenibilità agroalimentare, ma prima la sicurezza
Sulla base dei risultati della consultazione, che rimarrà aperta fino al 22 luglio, e di un’ulteriore analisi nei prossimi mesi, anche sotto forma di una valutazione d’impatto, la Commissione continuerà a lavorare a una proposta legislativa che sarà presentata al Parlamento europeo e al Consiglio entro la metà del 2023.
Stella Kyriakides, Commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: “L’innovazione è al centro del nostro lavoro e riteniamo che le biotecnologie moderne, e in particolare le nuove tecniche genomiche, possano contribuire a rendere più sostenibili i sistemi agroalimentari in futuro. Tuttavia, la protezione degli elevati standard europei di sicurezza alimentare e la salute dei consumatori devono sempre avere la precedenza”.
E’ importante – ribadisce Coldiretti – che venga al più presto riconosciuto il ruolo di queste nuove tecniche per accelerare sulla genetica green capace di tutelare l’ambiente, proteggere le produzioni agricole con meno pesticidi, difendere il patrimonio di biodiversità presente in Italia dai cambiamenti climatici e far tornare la ricerca italiana protagonista dopo l’emergenza Covid.
Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina Internet dedicata alle nuove tecniche genomiche e in questa scheda informativa.