I Ministri dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli e delle Politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova, hanno indirizzato ai Commissari Ue una lettera (leggi QUI il documento originale) per sostenere l’obbligo di origine su tutti gli alimenti in Europa e per proseguire le sperimentazioni nazionali sull’etichettatura e tracciabilità agroalimentare fino al 2021.
Nella lettera si legge che per “ridare slancio all’azione dell’Europa a livello di Green deal e di nuova Politica agricola comune post 2020 è necessario aumentare l’impegno per garantire una vera trasparenza delle informazioni in etichetta anche in considerazione che la piena informazione è un diritto dei cittadini”.
L’Italia ha in corso sperimentazioni dell’obbligo di etichettatura per diverse tipologie di prodotti come latte, formaggi, carni trasformate, pasta, riso, derivati pomodoro. Le esigenze di etichettatura si agganciano alle esigenze di tracciabilità molto sentite sia dai consumatori sia dal mondo agroalimentare e in paesi come l’Italia, i consumatori possono conoscere la provenienza di prodotti come latte, olio, grano, riso o pomodoro anche quando sono utilizzati come ingredienti.
La lettera dice che nell’attuazione della strategia “Farm to fork”, occorre proseguire l’esperienza delle sperimentazioni nazionali avviate da diversi paesi tra cui l’Italia.
Patuanelli e Bellanova chiedono l’estensione dell’obbligo di origine delle materie prime in etichetta a tutti gli alimenti. In quest’ottica i Ministri hanno notificato a Bruxelles la proroga fino al 31 dicembre 2021 del decreto su latte e formaggi e sono pronti ad avanzare sulla proroga degli altri decreti nazionali con la stessa scadenza anche per rispondere alla raccolta di firme arrivata da 1,1 milioni di adesioni in 7 Stati membri allo scopo di estendere l’obbligo di indicazione della materia prima in tutti gli alimenti.
Sui temi della tracciabilità e della sicurezza agroalimentare si suggerisce la lettura di questi servizi
Sicurezza agroalimentare e Covid-19: il caso Grecia – Grana Padano
Sicurezza alimentare: non serve un bollino “coronavirus free”
Agroalimentare: casi concreti di innovazione IoT, blockchain e AI all’A&T di Torino