Modernizzare l’agricoltura e supportarla, fornendo uno strumento alla portata di tutti. Ma anche combattere il cambiamento climatico riducendo l’impatto ambientale del comparto agrifood. E’ da queste due esigenze che nasce l’idea di Elaisian: startup innovativa fondata nel 2016 con lo scopo di promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo attraverso lo sviluppo di servizi per la digitalizzazione di aziende agricole.
Dietro la nascita della startup: due giovani classe ’94, Damiano Angelici, CEO & co-founder con un forte background in campo economico e agricolo e alle spalle un’azienda agricola di famiglia in Sabina nel Lazio, e Giovanni Di Mambro, CMO & co-founder con una solida esperienza nel mondo dell’innovazione agroalimentare.
Aiutare gli agricoltori a prevenire le malattie e combattere il cambiamento climatico è la vostra mission. Come la perseguite?
Elaisian ha creato un servizio di agricoltura di precisione che permette agli agricoltori di controllare il terreno, il clima, la concimazione e prevenire le malattie dell’olivo e della vite, massimizzando quantità e qualità della produzione. Il tutto con l’ausilio di algoritmi proprietari e machine learning che permettono un monitoraggio focalizzato sulla proprietà aziendale.
Oltre al sistema di supporto alle decisioni (DSS), Elaisian propone altri prodotti e servizi alle aziende agricole, quali: distribuzione di prodotti fitosanitari, corsi formativi online sul digitale in agricoltura, elaborazione grafica di loghi ed etichette.
Elaisian lavora principalmente su uliveti, vigneti e mandorleti con il DSS di prevenzione delle malattie, ma il sistema, con stazione meteo e app di monitoraggio a 360°, è usato ad oggi su oltre 25 coltivazioni.
Abbiamo rivolto qualche domanda a Damiano e Giovanni per anticipare i temi di cui parleranno, il prossimo 15 marzo, in occasione del convegno di presentazione dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano (QUI per iscriversi).
Come funziona il vostro sistema di precision farming? Quali sono i benefici per l’agroalimentare?
Il funzionamento prevede di installare una stazione agrometeorologica all’interno di uliveti e vigneti, che monitora il microclima con rivelazioni precise e capillari, misurazioni di temperatura, umidità e pioggia in tempo reale h24 e 7 giorni su 7.
Alcuni algoritmi proprietari incrociano ai dati climatici, dati storici e studi agronomici, generando report e alert che vengono inviati alle aziende agricole permettendo loro – tramite smartphone, tablet, PC – di prevedere le eventuali criticità, come attacchi di agenti patogeni, carenze alimentari e stress della pianta con una settimana di anticipo.
Il servizio è pensato per ogni tipologia di agricoltore, presuppone una estrema facilità di utilizzo e non richiede limiti di estensione. Grazie a un’app, l’utente può monitorare in ogni momento i propri campi e ricevere segnalazioni e consigli su quando e come intervenire, sia per la coltivazione quotidiana, sia per i casi di allarme – gli alert – che arrivano anche via sms.
I benefici sono diversi: il risparmio dei costi per quanto riguarda i trattamenti, la manodopera e i consumi, l’incremento della qualità e della quantità della produzione, la riduzione dell’impatto ambientale e la digitalizzazione del monitoraggio in campo.
Rilevate tanta richiesta in questo campo? A che tipo di clienti vi rivolgete?
Quando abbiamo pensato il prodotto, abbiamo analizzato con attenzione le dimensioni delle aziende a cui andavamo a proporlo. Grazie a questo studio, abbiamo aziende di tutti i tipi (da meno di 3 ettari a svariate centinaia) che interagiscono con noi e si informano. Abbiamo quindi tanta curiosità, tante aziende che vogliono innovare, e clienti che utilizzano la tecnologia per le proprie necessità in campo.
Attualmente lavoriamo con oltre 1500 aziende agricole in 15 paesi. I paesi principali sono Italia e Spagna, ma siamo presenti anche negli Stati Uniti, Francia e Nord Africa. Vogliamo potenziare il numero dei centri di ricerca con cui collaboriamo. Per ora le collaborazioni sono con Arsial della Regione Lazio, l’Università La Sapienza di Roma, Politecnico di Milano, Rome Business School e in Spagna con l’Università di Cordoba.
In cosa vi differenziate rispetto ai vostri competitors?
Quello in cui Elaisian si differenzia il sistema di prevenzione, ogni coltura viene analizzata e si lavora affinché gli algoritmi siano recettivi e pronti al monitoraggio. Il reparto tecnico lavora costantemente al miglioramento del prodotto, giorno per giorno affinando i pattern.
La ricchezza dei dati si estende ad una straordinaria serie di fattori che di fatto incidono in modo sostanziale sulla produzione, ad esempio i valori climatici e ambientali che per essere governati necessitano di essere conosciuti con precisione e con una capacità predittiva che diventa sempre più importante nella gestione delle imprese e delle filiere.
Rispetto al tema della sostenibilità in campo come vi muovete?
Il tema della sostenibilità è fondamentale, e passa attraverso un miglioramento dei processi di prevenzione. Di norma, il sistema di Elaisian riesce a far risparmiare in termini di trattamenti (e pesticidi) tra il 20 e il 30% su base annua. Inoltre, grazie al monitoraggio satellitare le aziende sono in grado di utilizzare in maniera più oculata le riserve di acqua.
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