“Sono intimamente convinto che la cucina ci salverà, lo scrivo sempre su tutti i biglietti che invio con i nostri kit di farine. Abbiamo voluto sostenere questo progetto perché è in grado di racchiudere in qualche frame l’attività principale che ha coinvolto le persone in questo momento. È stato come scattare un’istantanea di quello che è successo nelle case degli italiani: un concentrato di neorealismo, lo spaccato della vita quotidiana di tutti noi, oggi. La sua grande forza è di essere autentico”. A parlare è Gianluca Pasini, amministratore delegato di Molino Pasini, che presenta così il cortometraggio “Cuori in Pasta”, ideato e realizzato da Trunk Studio che mette al centro la cucina e la racconta come veicolo di cura pratica ed emotivo durante l’emergenza coronavirus.
Il cortometraggio di 5 minuti è il risultato di 10 giorni di lavorazione su più di dieci ore di girato e di audio: un racconto audio e video condiviso, una narrazione che ha coinvolto l’Italia intera e ha dato l’occasione a chiunque di raccontarsi dalla dimensione intima e domestica della propria cucina, con il filo conduttore della farina.
“In questo periodo sospeso e quasi surreale, anche le nostre chat di lavoro e i nostri gruppi WhatsApp si sono riempiti di materiali legati alla cucina: foto di cibo, ricette, consigli… e confronti, a volte anche accesi e appassionati. Si è quasi materializzato davanti ai nostri occhi il ruolo di intrattenimento pratico e di cura emotiva che ha la cucina per noi italiani – racconta il team di Trunk Studio che ha realizzato il cortometraggio – Così abbiamo sentito il desiderio di raccontarlo: con orgoglio, con tanta emozione e con un po’ di allegria… ingrediente difficile da trovare in questi giorni, ma mai come ora necessario per regalare un sorriso e stimolare uno sguardo positivo verso il futuro. L’idea di realizzare un film collettivo, raccogliendo testimonianze dirette sotto forma di messaggi vocali e video realizzati dalle persone coinvolte, è nata innanzitutto per esigenze pratiche, ma è anche frutto di una precisa scelta: volevamo evitare una comunicazione pubblicitaria troppo diretta, priva di sobrietà e di rispetto, per adottare un approccio più sincero e carico di empatia. Da qui l’idea di realizzare il progetto con Molino Pasini, brand con cui lavoriamo da tempo e che ammiriamo da sempre per la capacità di mettere la passione per l’Arte della Farina, prima di tutto”.