Un terreno in buona salute è un requisito fondamentale per affrontare molte delle sfide cruciali del nostro tempo: dalla qualità del cibo al carbon farming, dalle politiche a livello comunitario e nazionale alla resistenza ai cambiamento climatico. Ma la gestione sostenibile del suolo deve necessariamente basarsi su un sistema di conoscenza e ricerca. Questo è stato il tema centrale del convegno “Salute del suolo e sostenibilità: la parola agli stakeholder”, tenutosi in occasione della Giornata Mondiale della Terra, organizzato dal CREA, con i suoi Centri Agricoltura e Ambiente e Politiche e Bioeconomia.
Ricerca e conoscenza per una gestione sostenibile del suolo
Nonostante le informazioni e i dati sul suolo siano disponibili a livello europeo, esistono ancora alcune lacune che devono essere identificate per garantire l’efficacia delle future iniziative politiche e per stabilire le priorità di ricerca. In questa prospettiva, è stato sviluppato e somministrato un questionario a livello europeo per delineare una road map di ricerca e innovazione per ogni paese, che rappresenterà gli step per i prossimi 10 anni.
Il questionario, ancora in fase di compilazione, ha visto la partecipazione di rappresentanti di vari stakeholder (ricerca, amministrazione, agricoltori, scuole, ONG ecc.). In Italia la principale preoccupazione identificata è la perdita di sostanza organica dei suoli (16%), a seguire figurano l’erosione dei suoli (14%) e il consumo del suolo (13%).
Compito decisamente complesso riguarda l’identificazione delle azioni necessarie per migliorare lo stato generale delle conoscenze sul suolo nel Paese: il miglioramento della rete di ricerca e gli approcci partecipativi per aumentare le conoscenze sono le risposte più frequenti. Infine, solo il 20% degli intervistati ritiene che ci siano stati cambiamenti significativi nelle politiche europee e nazionali, nel sostegno alla ricerca, nel coordinamento della conoscenza negli ultimi 5 anni, ovvero dall’inizio del progetto EJP Soil.
Il progetto del MASAF: Soil-Hub
Finanziato dal MASAF, il progetto Soil-Hub mira a creare una rete di eccellenza dedicata alla ricerca sui suoli, che riesca a superare la frammentazione delle attività e delle istituzioni che se ne occupano e a promuovere sinergie tra loro per potenziare la conoscenza del suolo, migliorarne l’uso e affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici nei sistemi agricoli.
Questa rete garantisce una maggiore efficacia nell’azione di ricerca, poiché armonizzazione dei dati e condivisione delle conoscenze favoriscono un uso migliore del suolo, generando evidenti benefici per l’ambiente. In particolare, il CREA ha coordinato tutte le attività del progetto, promuovendo attivamente il networking tra i partner e vari attori in campo.
Il ruolo di EJP Soil per pratiche agricole climate-smart
EJP Soil. European Joint Programme – Programma di coordinamento di progetti di ricerca ed innovazione europeo ed extra-europeo – ha l’obiettivo di costruire un sistema di ricerca europeo integrato per sviluppare e implementare la gestione sostenibile e intelligente dei suoli agricoli in relazione ai cambiamenti climatici.
In particolare, si occupa di: identificare le pratiche di gestione del suolo in grado di garantire una produzione sostenibile; analizzare i processi legati al sequestro del carbonio nei suoli e il loro contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici; supportare la creazione di un sistema europeo di banche dati del suolo, integrato e armonizzato, per il monitoraggio del suolo, la produzione di mappe e il reporting; promuovere l’adozione di pratiche agricole di gestione del suolo climate-smart.
Il CREA ha un ruolo di coordinamento a livello europeo nella creazione di un sistema europeo di banche dati del suolo, integrato e armonizzato, per il monitoraggio del suolo, la produzione di mappe e il reporting; nel sequestro di carbonio nel suolo, nella biodiversità del suolo, nel rapporto fra scienza e politica e negli schemi di certificazione sul carbon farming.