La smart agriculture è destinata a vivere da qui al 2022 una crescita sostenuta su scala globale, con il mercato che nel 2022 arriverà a valere 23, 14 miliardi di dollari per una crescita media annua del 19,3%. E’ quanto emerge dai dati dell’ultimo studio realizzato da Bis Research, secondo cui a guidare questa corsa verso le nuove tecnologie sono la necessità di aumentare i raccolti, la penetrazione sempre più pervasiva dell’Ict anche nel settore agricolo e le necessità di fare fronte in modo sempre più efficace alle sfide climatiche.
Così lo studio prevede che l’impatto dello smart farming sull’economia dell’agricoltura sia destinato a diventare con il passare degli anni sempre più forte, arrivando velocemente anche alle imprese di piccole dimensioni, non soltanto nelle economie più avanzate ma anche nei mercati emergenti e in quelli in via di sviluppo, grazie anche agli incentivi che i governi iniziano a prendere in considerazione per il comparto, spingendo anche sull’aumento della consapevolezza e delle competenze per gli addetti ai lavori dei paesi più tecnologicamente “arretrati”.
A detenere la fetta di mercato più consistente dello smart farming è oggi, secondo lo studio, l’agricoltura di precisione, con il suo 31% di market share, che comprende i sistemi per l’irrigazione di precisione, il monitoraggio dei raccolti, e le previsioni sui raccolti futuri: tutte soluzioni destinate a conoscere uno sviluppo costante nei prossimi cinque anni.
Cresce inoltre, insieme alla richiesta di prodotti agricoli che viene dalle aree intensamente urbanizzate, la necessità delle colture “indoor”, con l’acquacoltura che sta conoscendo un grande sviluppo, anche nel campo dei software dedicati.
Ma dove si sta registrando lo sviluppo più forte dello smart farming? Innanzitutto in Nord America, anche se nei prossimi anni le previsioni parlano di una crescita imponente del Messico. La progressione più rapida sarà però quella dell’area dell’Asia-Pacifico, che insieme a Cina e India che acquisiranno un ruolo sempre più centrale per lo sviluppo dell’agricoltura di precisione.
Quanto all’automatizzazione, sarà spinta dai cambiamenti demografici, con le vendite di sistemi per il controllo da remoto delle colture che hanno già iniziato a vivere un’impennata. In diversi casi infatti, secondo la ricerca, i robot hanno iniziato a essere introdotti nel mondo dell’agricoltura nel corso degli ultimi cinque anni, riducendo la necessità dell’intervento umano.
In questo spazio si inseriscono le aziende che producono soluzioni per lo smart farming, che negli ultimi anni hanno puntato sulla sensibilizzazione dei potenziali clienti e sulla dimostrazione dei vantaggi che le nuove tecnologie possono portare in agricoltura, grazie anche a partnership e collaborazioni. La sfida per il futuro, secondo il report di Bis Research, sarà quella di creare ecosistemi improntati alla collaborazione e all’interoperabilità delle soluzioni, per andare incontro alle esigenze dei clienti impegnati nella trasformazione digitale.