Continua l’attenzione alla sostenibilità di Corteva Agriscience, ex Divisione Agricola di DowDuPont e principale produttore italiano di sementi da mais, soia e girasole, che dopo aver ridotto il suo impatto ambientale con un abbattimento degli imballaggi di plastica del 60%, grazie ad un packaging innovativo adottato nello stabilimento di Sissa (PR), investe ancora per migliorare qualità, redditività e sostenibilità delle sementi italiane.
Inaugurato un nuovo reparto, sempre all’interno dello stabilimento produttivo di Sissa, dotato delle più avanzate tecnologie per la selezione delle sementi, oltre che di innovativi sistemi di movimentazione per preservare al meglio la qualità del prodotto. Un investimento di 4 milioni di euro nell’ambito di un progetto triennale che prevede un totale di 10 milioni di euro. La qualità del prodotto nazionale ne risulterà elevata e le esportazioni delle sementi italiani verso paesi esteri aumentate.
A beneficiarne saranno tutti gli attori della filiera agroalimentare: dalle numerose aziende agricole della Pianura Padana che coltivano tali sementi, al CREA (Centro per la ricerca in agricoltura del Ministero Politiche Agricole) che si occupa di analisi e certificazione, fino a tutti i prestatori di beni e di servizi dell’indotto.
“Il nuovo investimento ci consentirà di fornire agli agricoltori italiani un ulteriore strumento per difendere le filiere nazionali a chilometro zero, con un occhio di riguardo alla sostenibilità, come già abbiamo fatto nel recente progetto di riduzione del 60% della plastica per l’imballaggio. Tutte le sementi di mais e soia coltivate in Italia hanno ottenuto la certificazione di rintracciabilità di filiera, in conformità alla norma ISO 22005:2008 ed ora, per identificare meglio le produzioni nazionali di qualità, sulle confezioni che godono di questa certificazione, abbiamo orgogliosamente aggiunto il tricolore con la scritta seme italiano” ha dichiarato Gabriele Righetti – Production Location Manager di Corteva.