L’accelerazione verso un futuro sostenibile a livello ambientale, sociale e di governance richiede una riformulazione significativa di settori chiave, uno su tutti l’agricoltura, notoriamente tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra in tutto il mondo. In questo frangente, le agroenergie – termine con cui si definisce l’energia prodotta dalle imprese agricole, zootecniche, forestali e dall’agroindustria – costituiscono oggi in Italia una delle più importanti fra le fonti energetiche rinnovabili per l’ampia disponibilità di materia prima e, soprattutto, perché possono fornire elettricità, calore e biocarburanti con tecnologie mature e affidabili.
Tuttavia, mentre la biomassa è una risorsa rinnovabile, continua e programmabile, non è inesauribile e deve essere utilizzata di modo da permetterne la ricostituzione senza alterare gli ecosistemi e senza entrare in conflitto con l’uso del suolo agricolo per la produzione di alimenti e mangimi. Sostanzialmente, l’uso a fini energetici deve essere assolutamente “sostenibile”. E’ qui che si inserisce la collaborazione pluriennale siglata tra Corteva Agriscience e Bioenerys.
La partnership tra Corteva e Bioenerys
La prima è una società che combina innovazioni leader del settore, impegno a favore dei clienti e capacità operative in grado di fornire nuove soluzioni alle sfide più urgenti del mondo dell’agricoltura.
La seconda è un’azienda controllata al 100% da Snam s.p.a. che ha la missione di sviluppare infrastrutture per il biometano e promuovere questo green business per contribuire al raggiungimento dei target di decarbonizzazione. La nuova BU di Snam fa leva sulle competenze e l’expertise delle sue due divisioni di business, BioenerysAmbiente e BioenerysAgri, che progettano, sviluppano e gestiscono impianti di biogas e biometano rispettivamente dalla frazione organica del rifiuto solido urbano (FORSU) e da scarti agricoli e della filiera agro-industriale.
Rendere sostenibile la filiera del biometano agricolo
La collaborazione pluriennale tra Corteva Agriscience e Bioenerys è finalizzata all’implementazione della sostenibilità della filiera del biometano agricolo, in particolare per quanto riguarda la produzione delle biomasse foraggere e l’ottimizzazione dell’uso del digestato.
Per la durata di tre anni, Corteva fornirà prodotti e servizi agronomici, effettuando piani di monitoraggio dei suoli di Bioenerys, che includono analisi georeferenziate e in precision farming, monitoraggio satellitare dei suoli e delle biomasse, per migliorare i processi volti al raggiungimento dei target di riduzione delle emissioni imposti dalle sfide che l’agricoltura si trova ad affrontare a causa dei cambiamenti climatici.
Bioenerys, focus su carbon farming e fertilizzazione di precisione
“La firma di questo accordo ci permetterà di monitorare in maniera più completa e dettagliata l’efficacia delle nostre attività a sostegno dell’intera filiera del biometano agricolo” ha dichiarato Luciano Danieli, Senior Manager Gestione Impianti BioenerysAgri “In particolare la partnership è mirata all’implementazione della sostenibilità di business mediante carbon farming e fertilizzazione di precisione con un duplice obiettivo: riduzione delle emissioni di CO2 e valorizzazione del doppio raccolto.”
Servizi agronomici di Corteva al servizio della sostenibilità
“I nostri servizi agronomici e le nostre capacità operative sono basati sull’innovazione e sullo sviluppo di soluzioni che riducono l’impatto ambientale delle attività agricole, a vantaggio non solo degli agricoltori ma dell’intero sistema – ha aggiunto Matteo Piombino, Marketing Manager Corteva Agriscience Italia – Siamo orgogliosi di poter collaborare con Bioenerys per sviluppare processi di sostenibilità ambientale e di business, coinvolgendo l’intera filiera del biometano.”