C’è il caso del QR code stampato sulle confezioni di pasta, per consentire l’accesso al racconto di ogni fase del processo produttivo. C’è il caffè leader di mercato, “messo a nudo” sul fronte della tracciabilità di filiera. Ci sono i progetti di precision farming, che sfruttano le frontiere tech per ridurre l’impatto ambientale del processo lavorativo. O ancora, fra tante, le iniziative di valorizzazione dei prodotti Made in Italy sulle piattaforme e-commerce globali.
Il legame fra blockchain e agrifood si snoda ormai su un ventaglio potenzialmente infinito di possibilità applicative. Che, a conti fatti, non si traducono solo in forme di innovazione per le supply chain, ma anche in soluzioni che permettono alle imprese di garantire una maggiore sicurezza a livello di tracciabilità delle materie prime, degli alimenti, delle risorse necessarie alla produzione.
Orientarsi in questo universo in divenire non è facile. Ma è necessario per chi insegue percorsi professionali strettamente legati a queste tematiche e per chi ha necessità di arricchire il proprio know-how specifico proprio sulla blockchain applicata all’agrifood, dai responsabili e addetti della qualità agli operatori in linea di produzione, sino ai tecnici e consulenti della sicurezza alimentare, avvocati, giuristi, tecnologi alimentari, agronomi e professionisti.
E’ per loro che nasce, nell’ambito del Master “Giurista e consulente della sicurezza alimentare – Law and food safety” promosso dall’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna, il percorso formativo “Blockchain for Agrifood”. Giunto quest’anno alla terza edizione, l’evento – organizzato in collaborazione con Aiga, Associazione italiana giovani avvocati – avrà luogo quest’anno nelle giornate del 28 e 29 maggio, in modalità online su piattaforma Teams, anche con la collaborazione di esg360.it e agrifood.tech.
Aperta sino al prossimo 27 maggio alle iscrizioni di tutti i potenziali destinatari professionali, con un accento particolare al mondo dei giuristi (il corso è accreditato dalla Commissione Fad Aiga con 12 crediti formativi), la due giorni prevede un totale di 12 ore di formazione (di cui 8 di lezione e 4 di workshop aziendale) strutturate secondo questi orari: venerdì 28 maggio dalle 14 alle 19, sabato 29 dalle 9.30 alle 13.30.
Il programma della due giorni di lavori
La sessione formativa di venerdì 28 maggio vedrà protagonista Stefano Ferretti, docente di Blockchain presso l’Università di Urbino, membro dell’Innovation Lab on Blockchain and New Technologies dell’Alma Master Studiorum dell’Università di Bologna.
Il programma della giornata prevede, al mattino (9-13), un focus sui concetti preliminari e propedeutici:
- Introduzione alla Blockchain
- Cryptocurrency
- Smart Contracts
- Un caso d’uso: from farm to fork
Questo, invece, il programma della sessione pomeridiana (h. 14-18):
- Concetti introduttivi di crittografia e sicurezza
- La Blockchain in dettaglio
- Algoritmi di consenso
- La Blockchain Ethereum
La giornata di sabato 29 maggio (9.30-13.30) prevederà invece questo programma:
Saluti istituzionali
Paolo Rossi, vicepresidente nazionale Aiga
Bibiana Trigiani, presidente Aiga-Sezione di Bologna
Filippo Briguglio, presidente CdA Low Fod Safety Spin-off dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, ordinario di Fondamenti del Diritto europeo, direttore Master Lfs
Introduce e modera l’incontro Mauro Bellini, direttore responsabile esg360.it, direttore testate verticali network Digital360
- Stefano Ferretti, professore associato presso Università di Urbino, member of Innovation Lab on Blockchain and New technologies, Alma Mater Studiorum
- Massimo Morbiato, ceo EzLab
- Marco Crotta, Foodchain spa
- Elena Vellani, Saporare
- Francesco Colli, ceo Franceschi srl
Discussioni e conclusioni
Informazioni e iscrizioni: mastersicurezzaalimentare.it
Contatti: avv. Marco Molinari, marco.molinari5@unibo.it, 351-9919796.