Intelligenza artificiale

Bayer, via ai test per applicare la GenAI in campo



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In collaborazione con Microsoft ed EY, Bayer lancia un sistema pilota di GenAI per supportare gli agricoltori “democratizzando l’accesso alla consulenza agronomica e alle informazioni sui prodotti fondamentali per nutrire le comunità e migliorare la sicurezza alimentare globale”

Pubblicato il 25 mar 2024



Intelligenza artificiale e agroalimentare: la trasformazione è avviata

Parte la sperimentazione di un sistema basato sull’intelligenza artificiale generativa (GenAI), con l’obiettivo di supportare agricoltori e agronomi con risposte rapide e accurate a domande relative all’agronomia, alla gestione delle aziende agricole e ai prodotti agricoli Bayer.

La società ha utilizzato dati agronomici proprietari per addestrare un modello linguistico di grandi dimensioni (o Large Language Model, LLM), basandosi su anni di dati interni, intuizioni provenienti da migliaia di test condotti all’interno della sua vasta rete di sperimentazione e tanti anni di esperienza accumulata dagli agronomi Bayer in tutto il mondo.

A differenza di un processo che richiederebbe molto tempo, il sistema di GenAI è intuitivo: come riportato dall’azienda, risponde al linguaggio naturale e può generare informazioni specialistiche in pochi secondi. Validato dagli agronomi, il progetto pilota sta già incrementando la produttività dei team Bayer negli Stati Uniti, superando significativamente i LLM generalisti attualmente disponibili sul mercato agricolo.

Benefici della Gen AI per agricoltori e agronomi

Il vantaggio che si prospetta è chiaro: oggi quando un agricoltore pone al consulente una serie di domande rispetto alle caratteristiche del prodotto, alle prestazioni in condizioni specifiche e alle modalità di applicazione, l’esperto ricerca materiali online, invia messaggi ai colleghi, raccoglie informazioni da diverse fonti e compila una risposta mentre l’agricoltore attende ore o addirittura giorni per ottenere le informazioni necessarie. In questo senso, il sistema GenAI di Bayer sta cambiando le regole del gioco, facendo sì che le informazioni siano più rapidamente e più facilmente disponibili.

“Il nostro sistema GenAI ha il potenziale per servire gli agronomi e avvantaggiare gli agricoltori di tutto il mondo, facendo progredire ulteriormente l’AI come tecnologia indispensabile per l’agricoltura”, ha precisato Amanda McClerren, CIO e Head of Digital Transformation & Information Technology per la divisione Crop Science di Bayer. “Continueremo a utilizzare l’intelligenza artificiale tradizionale per sviluppare prodotti migliori e ci impegniamo a sfruttare la GenAI in modo ponderato per aumentare e supportare esperti del settore, portando valore agli agricoltori e a coloro che li servono”.

L’obiettivo è democratizzare l’accesso alla consulenza agronomica

Sviluppato in collaborazione con Microsoft come partner tecnologico ed Ernst & Young (EY) come partner industriale, Bayer sta esplorando le modalità per integrare il sistema GenAI nelle sue offerte digitali. Inoltre, lavora a nuove opportunità di collaborazione con altre soluzioni e partner nel settore agricolo. Lo strumento andrà a beneficio di milioni di piccoli agricoltori nel futuro democratizzando l’accesso ai consigli agronomici e alle informazioni sui prodotti fondamentali per nutrire le comunità e migliorare la sicurezza alimentare globale.

“L’intelligenza artificiale e l’automazione stanno aiutando le aziende agricole di tutte le dimensioni a produrre di più utilizzando meno risorse naturali, e stiamo iniziando a vedere come possono migliorare il processo decisionale su quasi tutti gli appezzamenti di terreno”, ha osservato Ranveer Chandra, Managing Director, Research for Industry & CTO, Agri-Food di Microsoft. “Con i punti di forza di Bayer nella data science, nel digitale e soprattutto nell’esperienza agronomica, siamo lieti di contribuire a un sistema esperto che renderà la comprensione agronomica più accessibile e darà potere a coloro che sono responsabili dell’alimentazione del pianeta”. Un approccio che va nella direzione di ridefinire il purpose aziendale lavorando anche sul rapporto tra Intelligenza artificiale ed etica.

Bayer mira ad estendere il progetto pilota del sistema GenAI a selezionati agronomi e potenzialmente agli agricoltori già quest’anno, mentre continua a sviluppare un prototipo GenAI separato che consente agli utenti di interrogare direttamente i dati della propria azienda agricola. Infatti, questi strumenti GenAI attingono anche da set di dati chiusi, generando un valore più significativo per agricoltori, agronomi e altri utenti del settore rispetto ai LLM pronti all’uso che utilizzano solo dati open source.

Con Microsoft e IBM per connettere l’agricoltura al cloud

Oltre a lavorare con Microsoft sul sistema esperto GenAI, la collaborazione con Bayer prevede di portare funzionalità pronte all’uso come i servizi AgPowered per l’industria agroalimentare. Un esempio arriva da Bayer® Historical Weather che porta un set di dati meteo completi su Azure Data Manager for Agriculture che copre gli ultimi 40 anni e fornisce informazioni meteorologiche a livello di campo in tutte le regioni agricole globali.

Integrando strumenti di IBM, inclusa lIBM Environmental Intelligence Suite, la nuova funzionalità è in grado di fornire informazioni per le valutazioni del rischio meteorologico e i processi attuariali. Sarà inoltre utilizzata per prevedere le variazioni stagionali e produttive anno dopo anno, nonché per addestrare modelli agronomici.

Impegnata a facilitare la comunicazione e lo scambio di dati tra le macchine agricole e le tecnologie prodotte dai principali produttori di attrezzature originali (OEM), Bayer sta lavorando alla creazione di uno speciale connettore per facilitare l’accesso ai dati di irrigazione forniti dalla Lindsay Corporation, azienda attiva nel settore delle soluzioni per l’irrigazione.

Attraverso questa iniziativa, si ampliano le tipologie di dati a disposizione dei clienti aziendali di Azure Data Manager, consentendo loro di accedere ai dati di irrigazione con la stessa facilità con cui accedono ai dati meteorologici, alle immagini, ai dati OEM e ad altri tipi di dati. Un approccio e una strategia che non solo riducono i costi per i fornitori di tecnologia nello sviluppo di questi strumenti, ma accelerano anche la creazione di strumenti digitali per gli agricoltori. Questi ultimi, infatti, potranno monitorare, misurare e controllare l’uso dell’acqua nei loro campi in modo più efficace.

Cloud a supporto della rendicontazione di sostenibilità

Le nuove offerte cloud supporteranno anche la rendicontazione di sostenibilità. Ad esempio, le funzionalità che assicurano la tracciabilità della catena di approvvigionamento possono aiutare a garantire la conformità alle nuove leggi come il regolamento UE sulla deforestazione, che dovrebbe entrare in vigore alla fine del 2024.

Bayer® Smart Boundary ID utilizza immagini satellitari per rilevare i confini di un campo e identifica automaticamente l’area geografica dove si è svolta l’attività agricola stagionale. In questo modo, può aiutare i commercianti di materie prime a garantire la compliance normativa, così come le aziende alimentari e le istituzioni finanziarie che cercano di monitorare il progresso delle colture.

“Che tu sia un agricoltore che utilizza strumenti digitali o un’azienda che opera a valle, hai bisogno di tecnologie che possano aiutare la tua azienda ad adattarsi a un panorama in continua evoluzione. Con i servizi AgPowered, stiamo rendendo l’accesso agli strumenti digitali facile e conveniente, a vantaggio del settore e guidando l’innovazione”, ha affermato Jeremy Williams, Head of Digital Farming per la divisione Crop Science di Bayer. “C’è un’importante opportunità e un urgente bisogno di tecnologia digitale per servire meglio gli agricoltori e l’industria, e miriamo a raggiungere questo obiettivo abilitando l’acro connesso al cloud”.

Le offerte cloud di Bayer e Microsoft consentiranno alle organizzazioni di accedere a funzionalità già pronte e di poter costruire su una solida infrastruttura digitale, invece di sviluppare da zero. Ciò riduce il time-to-market per le nuove funzionalità, offrendo maggiori opportunità agli agricoltori e ai clienti della catena del valore.

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