b.digital di Blueit rivoluziona l’Agrifood con l’Intelligenza Artificiale

Trionfa alle Watson Build European Finals di IBM e si prepara alla finale mondiale di New York l’innovazione Made in Italy che riesce a coniugare qualità ed efficienza nell’Agricoltura 4.0 con il Machine Learning

Aggiornato il 31 Ott 2017

Watson IBM
Il team di b.digital alla premiazione europea di Cannes della Watson Build Challenge

Cosa può fare l’Intelligenza Artificiale per l’agricoltura? Tanto e soprattutto lo può fare subito e con idee, creatività, spirito imprenditoriale e concretezza Made in Italy.
L’idea vincente (è proprio il caso di dirlo visto che ha trionfato al Watson Build European Finals di IBM a Cannes) arriva da Blueit, system integrator italiano, che con la società b.digital ha dato vita al progetto bioBotGuard, una idea basata sulla convergenza di diverse tecnologie: i droni da una parte per effettuare le rilevazioni sul campo con la massima flessibilità, la fotocamera ad alta risoluzione per fissare le immagini e il riconoscimento visivo Watson per trasformare i dati in informazioni e in valore e aiutare l’industria agrifood a migliorare qualità del prodotto finale e redditività d’impresa.

In sintesi il progetto nasce da una visione interdisciplinare del digitale e dell’agricoltura: i droni sono programmati per controllare le colture volando sui campi in modo da catturare immagini geo-referenziate ad elevata risoluzione. Le immagini vengono elaborate e analizzate da Watson Visual Recognition che permette di identificare e individuare anomalie, come possono essere ad esempio gli insetti dannosi. Ne esce una mappa (si legga il servizio sulle mappe di vigore e sulle mappe di prescrizione) a elevata precisione dei fattori di rischio, delle minacce e dello stato di salute delle piante.

La storia è raccontata da un bel servizio di Ai4Business: L’Intelligenza Artificiale rivoluziona l’AgriFood, Blueit con b.digital trionfa alla Watson Build Challenge che vi invitiamo a leggere per intero.

Mappe georefenziate, Big Data e Analytics

Questa mappa (ovviamente georefenziata con la massima precisione) viene a sua volta “data in pasto” a una soluzione concepita per “passare all’azione”. A questo ci pensa un altro drone, che seguendo le orme di questa mappa provvederà a portare alle piante il trattamento necessario. Ancora una volta con la massima precisione, con la dose corretta di fitotrattamento per ciascuna pianta o, in funzione della strategia d’azione dell’impresa agricola, con il rilascio di insetti antagonisti.

Nel servizio di Ai4Business Paolo Mazza, CEO di b.digital e Marketing & Innovation Director di BlueiT, racconta con entusiasmo i test effettuati nell’ambito della coltivazione delle patate con la Dorifora di Oreno e le prospettive di sviluppo di questo metodo e di questa soluzione nell’ambito del vitivinicolo. Nel caso delle famose patate bianche DOP di Oreno la minaccia era rappresentata dalla Dorifora della patata, un insetto che appartiene alla famiglia dei Coleotteri. Mazza racconta a Ai4Business dei test, dei video e dello sviluppo delle tecnologie con risultati sorprendenti grazie alla potenza del Cognitive Computing di Watson, al punto da aprire spazi anche in altri ambiti come le colture di Uva, non solo in Italia, ma, per esempio, in Australia dove i vigneti hanno estensioni enormi e l’uso di droni per mappare, individuare gli insetti e disinfestare le colture può rappresentare un vantaggio di portata straordinaria.

Ma oltre alle opportunità di sviluppo in altri ambiti dell’Agrifood e in altri paesi per bioBotGuard si apre anche la nuova sfida alle New York Worldwide Finals della Watson Build Challenge che partiranno il 2 novembre. Dopo aver vinto il titolo europeo b.digital rappresenterà l’Europa anche a livello mondiale e si prepara a gareggiare con tutte le eccellenze globali che hanno aderito al Watson Build Challenge di IBM.

Articolo originariamente pubblicato il 31 Ott 2017

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