Agroalimentare e Digital Innovation: la tracciabilità può migliorare la produzione

La trasformazione digitale può potenziare il settore agroalimentare, ridurre gli sprechi e migliorare la qualità della produzione. L’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano e l’Università degli Studi di Brescia continuano infatti a investire in questa direzione, e in particolare sul tema della tracciabilità dei prodotti, un’opportunità non ancora abbastanza sostenuta economicamente né sufficientemente riconosciuta da parte del mercato Made in Italy. Si era già parlato della problematica del risparmio in relazione all’Innovazione Digitale in ambito agro-zootecnico durante il Tavolo di lavoro dedicato al Lattiero Caseario (che aveva visto la partecipazione di 21 aziende) presentato un mese fa nel corso delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona.
Un recente incontro svoltosi presso il Politecnico di Milano ha posto l’attenzione sul tema dell’Eptagono della Qualità, sottolineando l’importanza della tracciabilità a supporto della qualità alimentare e dell’efficienza dei processi e le opportunità offerte dalla Digital Innovation per il miglioramento degli standard qualitativi attraverso alcuni macro-trend. Per ognuno di questi temi, sottolinea Filippo Renga (direttore dell’Osservatorio Smart Agrifood), sono state proposte alcune case history: l’Oleificio Zucchi sulla qualità e sostenibilità alimentare; GS1 con un progetto di tracciabilità per un attore della distribuzione; la Latteria Plac Cremona sulla tracciabilità dei mangimi per le produzioni di qualità; il Gruppo Italiano Vini sulla Blockchain nel vitivinicolo.