I software gestionali per l’agricoltura sono diventati uno strumento necessario per essere competitivi nel mercato agricolo italiano ed estero. E un’esigenza gestionale crescente nell’agroalimentare italiano sta nella capacità di fornire un dato sempre più aggregato per una facile lettura delle informazioni così da migliorare i processi decisionali e garantire un prodotto di qualità. Obiettivo di Agriverse, suite gestionale in grado di migliorare non solo l’efficienza dell’azienda agricola, garantendone la sostenibilità economica, ma soprattutto generare un sistema di condivisione di best practices per sviluppare attività concrete e mirate al miglioramento della sostenibilità ambientale.
Ne avevamo parlato un anno fa annunciando l’investimento congiunto di 428.000 euro da parte di due soggetti importanti come Auriga e CDP Venture Capital Sgr. Una operazione a sostegno dell’allora IoAgri, che già nasceva come piattaforma gestionale proprietaria, interoperabile, con i principali tool di gestione necessari ad ottimizzare le attività agricole sul campo, e in grado di scambiare informazioni e servizi con altri sistemi e tecnologie in maniera completa, affidabile, in un unico semplice ed intuitivo ambiente di lavoro, ottimizzando tempi e risorse dell’imprenditore agricolo moderno.
L’evoluzione della startup IoAgri, dall’incubazione al cambio nome in Agriverse
Nata all’interno del programma di incubazione di IC406 – realtà avviata in Puglia tre anni fa da Auriga -, la startup IoAgri, che da poco ha cambiato nome in Agriverse, ha arricchito funzionalità e moduli mettendo a punto una proposta commerciale a pacchetto oppure a progetto, per uno sviluppo software custom. A tendere, tutto il processo di vendita e utilizzo del software sarà sul cloud, online anche il pagamento del servizio.
Ed è proprio per questo upselling verso i pacchetti a pagamento che in un anno il numero di utenti in piattaforma è raddoppiato, avvicinandosi a quota 3000. Nel futuro Agriverse vede un’espansione fuori dall’Italia, anche e soprattutto con la partecipazione ad Osservatori di settore e a network nell’ambito dell’agritech. Inoltre, spinge sempre per la partecipazione a bandi di incubazione in Europa, oltre che alla ricerca di fondi di investimento per lo sviluppo.
Agriverse Academy, nelle scuole per governare l’Agricoltura 4.0
Un progetto a cui il team si dedica in parallelo è un’Academy destinata alla didattica negli Istituti Tecnici e Professionali Agrari, e agli indirizzi universitari di Scienze Agrarie che mette a disposizione un pacchetto software gratuito Agriverse School attraverso cui fare esperienza concreta delle nozioni imparate sull’Agricoltura 4.0: studenti e professori utilizzano il software come strumento di formazione, ma al contempo forniscono spunti, idee e feedback.
Il pacchetto Agriverse School è sviluppato secondo un’impostazione laboratoriale: offre agli studenti la possibilità di fare virtualmente esperienza della gestione di un’azienda agricola. Mediante le simulazioni digitali, ciascuno impara a organizzare le attività colturali, i macchinari e gli attrezzi, ad amministrare il lavoro delle risorse in campo, a calendarizzare i trattamenti, a verificare i costi aziendali etc.
Il docente referente – anche da remoto – ha la possibilità di monitorare il lavoro dei propri studenti, e di intervenire con correzioni e suggerimenti mediante un account personale.
IC406: da acceleratore di startup, a facilitatore dell’incontro con le imprese
Anche IC406 ha mutato la sua struttura. Oggi, non è più solo un acceleratore di startup, ma rafforza il suo ruolo all’interno dell’ecosistema ponendosi come interlocutore per le aziende che si affacciano al mondo dell’open innovation per coltivare progetti innovativi e contaminare idee imprenditoriali, insieme alle startup più promettenti.
Una delle novità più rilevanti riguarda la partnership con Innovup, la cui ampia community comprende startup, scaleup, pmi innovative, centri di innovazione, incubatori, acceleratori, abilitatori e corporate con l’obiettivo di rafforzare la rete dell’imprenditorialità innovativa italiana. Il risultato di un più lungo processo di collaborazione che ha visto la Presidente Cristina Angelillo ricoprire il ruolo mentore per le startup innovative di IC406.
IC406 intende portare valore al settore, ponendosi come un facilitatore tra le startup e le imprese attraverso servizi di consulenza di open innovation, a sostegno di sviluppo di progetti innovativi.