AgriFood 4.0, così cambierà uno dei settori più importanti dell’economia italiana

Tecnologie come IoT, big data, intelligenza artificiale, blockchain stanno radicalmente trasformando il settore. Il mercato italiano è in continua crescita, con un valore per il 2020 pari a 540 milioni di euro, +20% rispetto all’anno precedente

Pubblicato il 11 Mag 2021

Franco Chiavazza

Partner Deloitte Italia

Eugenio Puddu

Consumer Products Leader Deloitte Italia

agrifood

Il settore dell’Agrifood non ha solo una rilevanza culturale e d’immagine per il nostro Paese, per cui spesso diventa sinonimo di buona tavola e buon cibo. Questo comparto contribuisce anche in modo significativo all’economia italiana, con un apporto che si è consolidato negli ultimi anni: secondo Istat nel 2019 ha generato nel complesso il 4,1% del valore aggiunto nazionale, di cui il 2,2% nel settore primario e l’1,9% nell’industria alimentare. D’altra parte, questo settore sta attraversando profonde trasformazioni, che si affiancano alle grandi sfide su scala globale come la sostenibilità, i cambiamenti climatici e la povertà alimentare. In questo contesto, la diffusione di nuove tecnologie digitali e dei paradigmi di agricoltura e industria 4.0 possono fare la differenza e contribuire a un ulteriore slancio di questo settore dopo il Covid-19, in un percorso verso l’Agrifood 4.0.

Il paradigma 4.0: IoT, blockchain, AI

Le più importanti tecnologie che stanno rivoluzionando l’organizzazione del settore e abilitando nuove sinergie nell’Agrifood sono:

Internet of Things (IoT)

Queste tecnologie, incentrate sul concetto di connessione tra oggetti che diventano smart, ossia dotati di sensori IoT e di capacità computazionale tali da consentire loro di agire e interagire con il mondo fisico che li circonda, possono portare diversi benefici alle imprese dell’Agrifood 4.0: dallo sviluppo della collaborazione con i fornitori alla produzione, con la possibilità di raccogliere in tempo reale dati e informazioni sul processo produttivo e sulla qualità degli output generati, così come sullo stato dei macchinari utilizzati e sulla manutenzione, che passa in questo modo da essere non solo preventiva, ma addirittura predittiva; fino ad arrivare alla logistica, con un controllo in tempo reale delle merci, e ad una migliore sincronizzazione temporale tra la produzione e la vendita, fornendo così ai consumatori una visibilità end-to-end, dalla materia prima alla tavola, dei prodotti acquistati e consumati.

Blockchain e la “trasparenza radicale”

La tecnologia blockchain consente di garantire con i suoi nodi la trasparenza all’interno del settore agroalimentare, non solo in termini di compliance, ma sempre più in una logica di “trasparenza radicale”, in grado di trasformare significativamente la catena di fornitura e la filiera. La diffusione grazie a questa tecnologia di un concetto più esteso di trasparenza può supportare e migliorare il settore in ambiti quali: sviluppare sistemi di approvvigionamento più responsabili e sostenibili, a fronte di una maggiore consapevolezza e certezza dell’origine, provenienza e qualità dei prodotti lungo la catena del di fornitura; ridurre le asimmetrie informative, dando ai player del settore la possibilità di prendere decisioni più consapevoli e informate rispetto a prodotti e materie prime; migliorare le operations e le attività di trasformazione dei prodotti, dal momento che la trasparenza end-to-end del prodotto consente di discriminare eventuali cattive pratiche e output di qualità inferiore.

Intelligenza artificiale per valorizzare i (big) data

La diffusione delle tecnologie di intelligenza artificiale all’interno del settore consente di valorizzare al meglio e rendere i dati (sempre più big) raccolti lungo la catena di fornitura fattori attivi di trasformazione dell’Agrifood in un ecosistema più sostenibile e consapevole. Consentendo di introdurre automazione e logiche predittive, grazie a queste tecnologie è possibile sviluppare modelli per migliorare e rendere più efficiente la gestione della supply chain e la movimentazione delle merci, per assicurare un elevato controllo della qualità dei prodotti e per identificare le situazioni di rischio in termini di sicurezza alimentare. L’adozione di queste tecnologie si è diffusa non solo nei processi di trasformazione e movimentazione di prodotti finiti e semi-finiti lungo la filiera agroalimentare, ma sempre più anche negli stessi processi agricoli, con lo sviluppo di un modello di Agricoltura 4.0 o Smart Agricolture.

agrifood industria 4.0
Fonte: Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia

Industria 4.0 e digital supply chain network: l’innovazione digitale trasforma le imprese

Grazie a queste e altre tecnologie, dunque, il modo in cui le aziende progettano, producono e distribuiscono i propri prodotti si sta trasformando in maniera significativa. Un vero e proprio nuovo paradigma di Industria 4.0 si sta affermando consentendo alle organizzazioni di creare un ciclo continuo e connesso tra mondo fisico e digitale, che Deloitte definisce physical-digital-physical loop. Tale flusso abilita l’accesso in tempo reale ad informazioni, che permettono a loro volta alle aziende di operare in modo più efficiente e di generare nuovo valore per il proprio business e i propri clienti.

Da uno studio condotto da Deloitte a livello globale emerge come molte aziende abbiano già implementato alcune fasi del loop: d’altronde, ciò che realmente costituisce l’essenza del paradigma di Industria 4.0 è la capacità di unire tutte le parti di questo ciclo, di creare un collegamento con il mondo digitale e di tornare poi a quello fisico, dalle tecnologie connesse e digitali all’azione nel mondo materiale. Industria 4.0 può creare opportunità lungo l’intera catena del valore, generando un impatto significativo nel modo di operare e di interagire con domanda e consumatori.

agrifood industria 4.0

Fonte: Deloitte

Innovazione e digitale nell’Agrifood in Italia

A fronte di un’evidente rilevanza delle potenzialità del modello di Industria 4.0 all’interno delle aziende e delle filiere agroalimentari, anche in Italia negli ultimi anni si è assistito ad un crescente interesse e diffusione di questo paradigma tra imprese e organizzazioni. Come dimostra un recente studio dell’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia e del Laboratorio RISE pubblicato a marzo 2021, il mercato italiano dell’Agricoltura 4.0 è in continua crescita, con un valore attestato per il 2020 pari a 540 milioni di euro, che segna un +20% rispetto all’anno precedente.

Fonte: Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia

Ma rimane ancora molto da fare: per sviluppare un vero piano di industria agrifood 4.0 bisogna investire sui giovani talenti e lo sviluppo di nuove competenze, che sempre di più diventeranno elementi essenziali per sostenere lo sviluppo dell’Industria 4.0. Emerge inoltre la necessità di perfezionare gli interventi di politica economica messi in atto, con riferimento agli investimenti in materia di ricerca e innovazione.

Smart agrifood: condivisione e informazione, gli ingredienti per l’innovazione

Smart agrifood: condivisione e informazione, gli ingredienti per l’innovazione

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Video: Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia

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