Proclamati i vincitori del bando “Data Science for Climate and Agriculture”: si tratta di quattro innovativi progetti di ricerca che potranno beneficiare di un finanziamento totale di 799mila euro per affrontare le sfide ambientali nel settore agricolo. L’iniziativa, promossa dalle divisioni Ricerca Scientifica e Ambiente di Fondazione Cariplo in collaborazione con Fondazione Patrimonio Ca’ Granda e Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo ETS, ha messo a disposizione una serie di dataset per esplorare la correlazione tra uso del suolo in agricoltura e cambiamento climatico.
Rispetto a questo temi si segnala l’orientamento generale definito dal Consiglio dell’UE che punta a rendere obbligatoria la sorveglianza e il monitoraggio della condizione del suolo, con una serie di linee guida per la gestione sostenibile e per affrontare in modo appropriato tutte quelle situazioni in cui la contaminazione del suolo comporta rischi insostenibili per la salute umana e l’ecosistema.
L’innovazione nel rapporto tra agricoltura e cambiamento climatico
I progetti finanziati puntano a valorizzare l’importanza dell’agricoltura per lo stoccaggio del carbonio nel suolo nella direzione di ridurre la quantità di CO2 nell’atmosfera, migliorare la fertilità del suolo, e aumentare la capacità di trattenere acqua. Un altro tema riguarda la volontà di generare nuove opportunità per il carbon farming che, attraverso la vendita di crediti di carbonio, può offrire anche incentivi economici agli agricoltori.
Di seguito, una sintesi dei progetti selezionati.
AI-GROUNDS (an Artificial Intelligence-based Tool for Optimizing Carbon Sequestration and Emissions in Lombardy) è il progetto che vede la collaborazione tra il Politecnico di Milano e il CREA – Centro di ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari (sede di Treviglio) e si pone l’obiettivo di analizzare le relazioni tra caratteristiche del suolo, dati climatologici e pratiche agronomiche. Grazie al sostegno del bando, sarà possibile creare un sistema di supporto decisionale basato sull’intelligenza artificiale per ottimizzare la gestione del carbonio organico nel suolo.
Il progetto DS-CHANGES (Data Science for Carbon Harvesting ANd
the aGriculturE tranSition), promosso dall’Università di Brescia con Fondazione ENI Enrico Mattei e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, mira a valutare i fattori chiave per l’adozione delle pratiche di carbon farming in Lombardia e si tradurrà nell’utilizzo di modelli ad agenti per analizzare e progettare politiche di promozione del carbon farming.
DATA (Data science based Adaptive solutions and Technologies for Agriculture and climate) è il progetto curato dall’Università di Brescia che intende creare strumenti avanzati per la gestione delle informazioni e implementazione delle strategie di carbon farming. L’obiettivo finale è realizzare una guida all’adozione di pratiche efficaci ed efficienti di carbon farming e sensibilizzazione degli attori coinvolti.
Tra i vincitori del bando “Data Science for Climate and Agriculture”, c’è anche DaSACaF (Data Science Approach for Carbon Farming
Scenarios) dell’Università degli Studi di Milano che punta allo sviluppo di uno strumento predittivo per valutare il potenziale di mitigazione delle pratiche agricole. In questo modo, sarà possibile formulare politiche e strategie efficaci per contrastare i cambiamenti climatici.