Agricoltura 4.0: il convegno a cura di Greenplanner

Mercoledì 26 febbraio dalle 9.30 alle 13.00 il convegno “Coltivare smart fa molto ECO. Ovvero l’agricoltura si fa 4.0”, organizzato da Edizioni Greenplanner e moderato dal direttore Cristina M. Ceresa, sulle novità tecnologiche da mettere in campo per ottimizzare le coltivazioni, ridurre costi, sprechi e impatto ambientale

Pubblicato il 11 Feb 2020

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Il Convegno dal titolo “Coltivare smart fa molto ECO. Ovvero l’agricoltura si fa 4.0”, organizzato da Edizioni Greenplanner e moderato dal direttore Cristina M. Ceresa, farà il punto sulle novità tecnologiche da mettere in campo per ottimizzare le coltivazioni e al contempo, ridurre costi, sprechi e impatto ambientale. Dal risparmio idrico, alle serre verticali; dai carburanti green derivati dal riutilizzo degli scarti agricoli, fino alle nuove frontiere della genetica. Queste le soluzioni 4.0 per ottimizzare le attività.

L’appuntamento è fissato per la giornata di mercoledì 26 febbraio dalle 9.30 alle 13.00 in occasione di Myplant & Garden, manifestazione fieristica internazionale dedicata all’orto-florovivaismo, al paesaggio e al garden in Italia che si rivolge ai professionisti del settore dal 26 al 28 febbraio 2020 nella cornice del polo fieristico di Milano Rho Fiera.

Per entrare gratuitamente in fiera richiedere il biglietto a scrivendo a iscrizioni@greenplanner.it

Il Convegno partecipa al programma di formazione professionale continua dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali per 0,406 CFP con riferimento al Regolamento CONAF n. 3/2013. È richiesta l’iscrizione anche tramite il SIDAF.

Qualche anticipazione sulle tematiche affrontate

L’evento si apre con l’intervento dell’Europarlamentare Paolo De Castro con qualche anticipazione sulla PAC (Politica agricola comune), che regola i finanziamenti e gli interventi sull’agricoltura. La politica futura a sostegno del settore, nel solco del Green Deal, avrà bisogno di risorse certe che nei prossimi mesi dovranno essere formalizzate con il nuovo Quadro finanziario pluriennale dell’UE. E di finanziamenti, bandi e incentivi a livello europeo parla anche Francesco Laera membro dell’ufficio della commissione europea a Milano.

Luigi Cattivelli, direttore centro genomica e bioinformatica del Crea, spiega come la biodiversità agricola non sia quasi mai il risultato dell’evoluzione naturale, bensì e soprattutto il frutto dell’azione dell’uomo. Conoscere la genetica delle piante consente di ridurre l’uso della chimica in agricoltura e tutelare l’ambiente, affrontare i cambiamenti climatici e sostenere la competitività del made in Italy agro-alimentare.

Michele Festuccia, Direttore tecnico Cisco Italia, definisce i vantaggi della digitalizzazione applicata all’agricoltura. Lo fa tramite Safety4Food, l’iniziativa di Cisco Italia che divulga il messaggio di adozione del digitale nel comparto dell’agroalimentare nazionale. Un controllo digitale degli ecosistemi per valutazioni e valorizzazioni oggettive della qualità di una supply chain integrata che fornisce una nuova visione dell’agricoltura e dell’industria del cibo, migliorando i processi di produzione e offrendo soluzioni di tracciabilità dei prodotti.

I biologi Daniele Brigolin (Università Ca’ Foscari Venezia) e Marco Francese, (Shoreline soc. coop c/o AREA S.P. Trieste) illustrano nuove produzioni basate sull’acquaponica. Carlo Carnevali, Centro studi Enama, Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola, descrive invece come ridurre le emissioni inquinanti della mobilità nei campi. Per concludere, Manuela Miloni, Consigliere nazionale Florovivaisti italiani, CIA, spiega alle giovani imprese come diventare smart e portare valore aggiunto al settore.

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