L’approccio fortemente innovativo di Agricola Moderna è una risposta all’appello globale per un settore che sia al tempo stesso altamente produttivo e rispettoso dell’ambiente. L’azienda si è fatta strada in un mercato tradizionalmente ancorato alla terra, proponendo una rivoluzione che ha come obiettivo non solo la massima resa, ma anche la massima cura per il pianeta. L’investimento di Intesa Sanpaolo, guidato dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Mauro Micillo, è un voto di fiducia non solo nelle ambizioni di Agricola Moderna, ma anche nel potenziale di un’agricoltura intelligente e sostenibile.
L’azienda agricola innovativa milanese che nel 2019 ha dato vita al suo primo impianto pilota a Melzo ha guadagnato il sostegno del maggior gruppo bancario in Italia che ha emesso a suo favore un finanziamento di 10 milioni di euro assistito dalla Garanzia Green di SACE, il gruppo assicurativo-finanziario italiano, direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che attraverso questo strumento sostiene progetti sul territorio nazionale finalizzati ad agevolare la transizione verso un’economia più sostenibile come previsto dal Green Deal. La disponibilità di nuovi capitali permetterà l’implementazione tecnologica dell’impianto di vertical farming in costruzione ad Agnadello (CR), operativo a partire da settembre del 2024.
L’impronta GreenTech del nuovo stabilimento di Agnadello
Il nuovo stabilimento di agricoltura verticale in provincia di Cremona si estenderà su un’area complessiva di 9.000 metri quadrati, di cui 2.000 destinati alla coltivazione. Con 11.000 metri quadrati di superficie totale di coltivazione su più livelli, l’impianto avrà una capacità di produzione di oltre 900 tonnellate di ortaggi a foglia all’anno, tra insalate teen leaf e aromatiche pronte al consumo, rispondendo così alla crescente domanda di prodotti alimentari di alta qualità.
Ciò che rende davvero eccezionale l’impianto di Agnadello è il suo approccio all’innovazione tecnologica, imprescindibile per offrire un prodotto di qualità ai consumatori e per ottimizzare i processi produttivi nel rispetto del pianeta. L’intero processo, dalla semina al confezionamento dei prodotti, sarà completamente automatizzato e alimentato al 100% da fonti rinnovabili. L’uso di migliaia di sensori e sistemi di intelligenza artificiale garantirà la massima precisione nell’ottimizzazione delle condizioni di crescita delle piante. Il risultato finale? Prodotti agricoli freschissimi e incontaminati che riducono drasticamente gli sprechi e l’impatto ambientale.
Agricola Moderna contro lo spreco alimentare con l’AI
“Il consumatore sarà il primo a toccare il prodotto – dichiara Benjamin Franchetti, co-founder di Agricola Moderna – Il nuovo stabilimento avrà migliaia di sensori e sarà gestito attraverso sistemi di AI a cui abbiamo lavorato in questi anni. Il nostro obiettivo è quello di approcciare il mondo agricolo in modo sistematico: perfezionare i processi ed eliminare gli sprechi“.
Se nel sistema agroalimentare tradizionale, circa 1/3 delle risorse alimentari sono sprecate nelle diverse fasi della filiera, produzione, trasformazione, distribuzione e consumo, Agricola Moderna si impegna quotidianamente affinché gli sprechi siano ridotti al minimo lungo tutta la filiera produttiva. Secondo quanto suggerito da Franchetti, riusciranno a risparmiare circa il 95% di acqua e di terreno e a rendere il processo sempre più circolare: l’acqua evaporata dalle piante, ad esempio, non verrà sprecata ma analizzata, reintegrata dei sali minerali e reintrodotta nel sistema”.
Un nuovo punto di partenza per distribuire i prodotti in tutta Italia
“Il finanziamento di Intesa Sanpaolo con il supporto della Garanzia Green di SACE è il tassello finale che ci permetterà di completare il nostro progetto di vertical farming ad Agnadello” dichiara Pierluigi Giuliani, co-founder di Agricola Moderna che sottolinea come l’interesse che sta ruotando intorno ad Agricola Moderna, permette oggi di avere partner e azionisti strategici per lo sviluppo del business.
“La fattoria di Agnadello – continua Giuliani – è un nuovo punto di partenza per distribuire i nostri prodotti in tutta Italia. In futuro vogliamo aprirci anche ai mercati internazionali con nuovi impianti oltre che in Italia anche in Europa”.
SACE e Intesa Sanpaolo si schierano a favore della transizione ecologica e digitale
Come osserva Daniela Cataudella, Managing Director Business Corporate di SACE “Sostenere le imprese che investono in sostenibilità e innovazione rappresenta il cuore della nostra missione, in linea con gli obiettivi del nostro Piano Industriale INSIEME 2025. Per questo siamo orgogliosi di essere al fianco di una realtà come Agricola Moderna orientata allo sviluppo di nuove tecnologie per affrontare con successo le sfide della trasformazione digitale e crescere in modo sostenibile”.
Bruno Pacini, Responsabile Industry Food & Beverage and Distribution della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo, aggiunge “Il progetto di Agnadello è un esempio concreto e innovativo di come le aziende dell’agroalimentare sappiano evolvere abbracciando modelli circolari e utilizzando tecnologie all’avanguardia, in coerenza con gli obiettivi del PNRR correlati alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica. Il Gruppo Intesa Sanpaolo è da sempre in prima linea per promuovere l’efficienza energetica e affianca le realtà imprenditoriali che sappiano coniugare crescita e sviluppo sostenibile, accompagnandole anche nei percorsi di internazionalizzazione”.