Vivere in un mondo più sostenibile nel quale produttività e tracciabilità costituiscono i driver principali di una crescita alla portata di tutti. E’ con questo preciso obiettivo che ABACO supporta i propri clienti (industria, governi e amministrazioni locali, finanza e assicurazioni, filiere e consorzi) di fronte alle sfide della trasformazione digitale applicata all’agricoltura, attraverso l’elaborazione e la valorizzazione dei dati provenienti da fonti e sensori satellitari. Una società mantovana, player di riferimento europeo nella fornitura di soluzioni software progettate per la gestione e il controllo delle risorse territoriali, orientate all’agricoltura di precisione e alla sostenibilità ambientale. A partire da giugno 2019, la società è partecipata da Taste of Italy, fondo italiano specializzato nel settore agroalimentare gestito da DeA Capital; e oltre che con i grandi player dell’agrifood (Ferrero, PM, EcornaturaSì etc.) lavora anche con diversi governi europei (UK – Malta) e dal 2020 con Coldiretti.
Una piattaforma di smart agriculture “industria 4.0 ready”
La forte vocazione all’innovazione e l’attenzione allo sviluppo sostenibile, alla produttività e alla tracciabilità sono i fattori che hanno portato la piattaforma proprietaria ABACO Farmer a ricevere la certificazione di strumento di accesso al credito d’imposta 4.0 per la promozione degli investimenti in Ricerca & Sviluppo e Innovazione tecnologica in agricoltura. Soddisfacendo i requisiti previsti dalla Legge di Bilancio 2020 per il sostegno alle imprese che investono nell’acquisto di beni che agevolano la transizione all’Industria 4.0, la piattaforma di smart agricolture rappresenta la chiave per la diffusione di una cultura che creda in modelli produttivi integrati e interconnessi in cui tecnologia e individui collaborano per il raggiungimento di nuovi sfidanti obiettivi di sostenibilità.
Infatti, ABACO Farmer permette di creare e gestire in maniera integrata la sensoristica (Internet of Things), i macchinari, gli impianti, le strutture produttive, i sistemi di logistica e i canali di distribuzione. I dati acquisiti vengono organizzati in un unico sistema di conoscenza che offre all’imprenditore agricolo, grazie anche ad algoritmi di intelligenza artificiale, la possibilità di monitorare l’intera catena del valore. L’agevolazione fiscale, che può arrivare fino al 40% del totale dell’investimento in macchinari e sensoristica, è semplice da ottenere. Completato il progetto di integrazione con la piattaforma ABACO dovrà essere avviata una verifica formale, completamente seguita da ABACO e dai propri partner, che porterà alla stesura di una perizia conclusiva.
Digitalizzare i vitigni britannici instaurando un legame tra agricoltori e scienziati
Un’altra notizia degna di nota riguarda la partnership con l’istituto di ricerca ortofrutticolo inglese NIAB EMR pensata per lo sviluppo di una piattaforma atta a digitalizzare il settore vitivinicolo britannico. “Digital Vineyard“, partendo dalla digitalizzazione dei vitigni, fornirà una visione completa di tutti i dati agronomici a disposizione, abilitando un monitoraggio degli eventi in tempo reale (che comprenderà le condizioni climatiche e la presenza di parassiti e malattie) e poi un supporto ai coltivatori nell’implementazione di pratiche agricole innovative. Grazie ad un’applicazione mobile, sarà inoltre possibile stabilire una comunicazione rapida e costante tra gli scienziati NIAB EMR e i coltivatori. Digital Vineyard è aperta ai futuri sviluppi tecnologici e all’utilizzo di nuovi strumenti di raccolta dati, come ad esempio droni e satelliti.
Damien Powell, Direttore ABACO nel Regno Unito, aggiunge “Per sostenere la crescita del settore, i produttori di vino dovranno innovare i loro sistemi attraverso l’adozione di una scienza di livello mondiale. Attraverso una più profonda conoscenza e consigli di esperti quasi in tempo reale saranno in condizione di affrontare al meglio questa sfida. Combinando l’esperienza globale di NIAB EMR nel settore della viticoltura con la soluzione e l’esperienza di Abaco, stiamo costruendo una partnership a livello mondiale che permetterà all’industria vinicola di continuare la sua crescita, con un’attenzione particolare alla qualità per cui il marchio britannico sta diventando sempre più conosciuto”.
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