Agroalimentare

Rischio meteorologico in agrifood: dati certificati e modelli aperti nella strategia Radarmeteo 

Manca poco al convegno di presentazione della ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano. La testimonianza di uno dei protagonisti Massimo Crespi, Fondatore di Radarmeteo, – società specializzata in servizi meteo professionali – da interpretare come tassello strategico per costruire quella resilienza, competitività e sostenibilità tanto agognata dall’agroalimentare italiano

Pubblicato il 09 Mar 2022

Massimo Crespi, Fondatore di Radarmeteo

In un paese attraversato da sistemi meteorologici eterogenei fra loro e interessato da fenomeni estremi sempre più frequenti ed intensi, Radarmeteo si propone in qualità di fornitore indipendente di servizi per il mercato nazionale ed internazionale atti ad analizzare e gestire il rischio climatico in diversi settori – aeroporti, costruzioni, energia, trasporti, industria, agricoltura – applicando un modello di meteorologia aperta anche a tutti i cittadini, nelle loro diverse espressioni e culture. 

Infatti, se è dal 2007 che Radarmeteo, sviluppa e fornisce piattaforme, applicazioni, dati e soluzioni certificate ISO 9001 per il monitoraggio meteo-climatico e il supporto operativo al fine di migliorare sicurezza e rendimento delle attività influenzate dai fenomeni climatici; allo stesso tempo, condivide il flusso dei dati meteorologici rappresentativi, utili alla comprensione delle dinamiche e delle implicazioni legate al riscaldamento globale, affinché ognuno partecipi con cognizione alla sua mitigazione.

Questo significa fornire risposte concrete allo sviluppo economico e al contempo sostenibile, contribuendo alla diffusione di un modello di meteorologia basato sui valori della storia, della cultura e della società, in grado di cogliere e interpretare gli scenari futuri delineati dal fenomeno del climate change. Per queste sfide sono necessari specialisti quanto investimenti consistenti in ricerca e sviluppo, una direttrice di crescita favorita anche dalla politica europea. 

In vista del convegno di presentazione dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano che si terrà il prossimo 15 marzo (QUI per iscriversi), abbiamo intervistato Massimo Crespi, Fondatore di Radarmeteo che presenzierà all’incontro e che condivide con l’Osservatorio la volontà di promuovere il dialogo e l’innovazione di valore e di fare cultura, diffondendo l’informazione e la conoscenza sull’innovazione digitale nella filiera.

Qual è il contributo che portate al comparto dell’Agricoltura 4.0?

In agricoltura, dapprima con l’applicazione della condizionalità nella PAC, ed in seguito con la crescente diffusione di un approccio digitale nelle attività gestionali ed operative, il già consistente utilizzo delle informazioni meteorologiche si è evoluto verso l’esigenza di dati meteorologico-climatologici certi ed affidabili.  

Nelle attività agronomiche, nell’agrometeorologia, nell’agricoltura di precisione, la disponibilità di dati meteo rappresentativi e consistenti permette di ottimizzare le scelte, le azioni e quindi i risultati, applicando risposte modulari e proporzionate a specifiche situazioni, con ricadute in termini di efficacia, di risparmio di risorse, di impatto ambientale. 

La possibilità di utilizzare i dataset meteorologici storici, near real-time e previsionali, ad alta risoluzione e spazializzati su griglie territoriali a livello globale, concorre ad alimentare anche altre applicazioni e processi, quali i sistemi di supporto alle decisioni, la definizione degli indici vegetativi, le soluzioni IoT (Internet of Things), per l’attivazione automatica di strumenti agricoli (es. irrigazione di precisione).

METEOCAST® è la piattaforma web interattiva nella quale vengono integrati tutti i prodotti ed i servizi meteo a carattere operativo; è facilmente consultabile e fornisce una informazione immediata, globale e condivisa sugli eventi meteo in essere e sulla loro evoluzione, per agevolare l’assunzione di decisioni anche in contesti organizzativi complessi. 

L’accesso alla piattaforma consente di ottenere una panoramica completa e in tempo reale sullo stato e l’evoluzione della situazione meteorologica; l’utente può visualizzare i dati meteo sul radar, i dati delle stazioni meteo al suolo, i modelli previsionali e gli altri servizi di Radarmeteo. Il tutto su sistema WebGIS. 

Ma non finisce qui perché Radarmeteo supporta il cliente nella progettazione ex novo od alla rimodulazione delle reti meteorologiche ed al loro adeguamento agli standard della WMO; fornisce anche il supporto necessario per conseguire la certificazione delle reti meteo.  Spesso le reti di stazioni meteorologiche, a causa di situazioni o problematiche a volte facilmente superabili (ubicazione non ottimale della stazione, mancanza di una corretta validazione dei dati, inadeguatezza di alcuni sensori) producono dati con bassa affidabilità. Radarmeteo supporta il cliente nelle fasi di progettazione e installazione o nell’eventuale adeguamento di reti meteo esistenti.

Per una visione sistemica degli aspetti legati al cambiamento climatico, si è ritenuto cruciale e strategico coinvolgere nei progetti aziendali quelle organizzazioni, fondazioni e realtà che rappresentano il mondo agricolo, ambientale e culturale, per costruire insieme un nuovo approccio al clima. 

Siamo presenti in maniera significativa nel comparto dell’Agricoltura 4.0 perché supportiamo tutta la gestione del rischio: forniamo dati alle assicurazioni per definire calamità e rimborsi. L’anno scorso abbiamo superato il milione di richieste di dati per il pagamento delle polizze. I nostri clienti sono gli agricoltori assicurati italiani, i consorzi italiani, tutte le compagnie assicurate, e ISMEA”.

Radarmeteo ha fondato AGROSIT S.r.l. con altri 2 soci (Ideare Srl ed Arcadia Srl) con la finalità di erogare servizi GIS e catastali e di contribuire alla rapida evoluzione del mercato assicurativo agricolo nazionale portando un’esperienza significativa di digitalizzazione dei processi e dei DB, per affrontare le nuove sfide di mercato, quali lo sviluppo di nuove polizze, il sistema mutualistico, l’interazione con le procedure nazionali ed UE. 

Insieme a Coldiretti, è primo firmatario del Manifesto della filiera agroalimentare 4.0 che auspica l’adozione di un piano nazionale per la rapida transizione al digitale e la rivoluzione Made in Italy alimentare. 

 

In cosa vi differenziate rispetto ai vostri competitors?

Presentandosi sul mercato con il primo database nazionale unificato, che raccoglie e archivia i dati provenienti da oltre 11.000 sensori meteorologici italiani ed europei, l’attività di Radarmeteo si è consolidata nel tempo e oggi rappresenta un riferimento nei processi decisionali di enti e imprese e nell’analisi del rischio meteorologico applicato a numerosi settori, tra cui l’agricoltura. 

“Operiamo solamente con dati di origine certificata, ufficiale od a norma WMO (World Meteorological Organization), e applichiamo il metodo scientifico della rianalisi, o analisi retrospettiva, che ha aggregato valore a tutto lo storico meteorologico raccolto nel corso degli anni. E’ così che assumendo il dato meteorologico assume un carattere probatorio, ed è oggi in grado di portare una informazione chiara, precisa e scientificamente fondata al mondo assicurativo”.

La raccolta e l’elaborazione dei dati meteorologici in un contesto di loro utilizzo formale, contrattuale o comunque probante, nonché la loro diffusione aperta verso la società, richiedono l’applicazione di vari livelli di garanzia, ad iniziare dalla verifica delle fonti sensoristiche e della loro conformità, per continuare con la validazione ed il controllo sia dei dati che dei processi elaborativi che li interessano. Questi processi vengono garantiti anche dall’applicazione del Sistema Qualità ISO 9001 per l’erogazione di servizi meteorologici professionali.

dati meteorologici hanno quindi acquisito una elevata rappresentatività, grazie ad un monitoraggio avanzato degli eventi atmosferici ed a una loro rappresentazione dettagliata che consentono di operare in un quadro spazio/temporale definito e specifico.

 

Rispetto al tema della sostenibilità come vi muovete?

“Io credo in un valore globale della sostenibilità e per sposarla ci muoviamo verso l’interno e verso l’esterno”. Le dinamiche meteo-climatiche propongono sempre nuovi obiettivi e nuove sfide, ciò richiede uno sviluppo strategico in costante divenire che, per una piccola azienda, significa grandi investimenti in termini economici ma soprattutto umani. “In termini di sostenibilità ambientale, ci impegniamo per esempio adottando politiche plastic free; in termini di sostenibilità sociale invece offrendo solo contratti a tempo indeterminato”.

L’azienda applica una politica di welfare che possa gratificare i propri collaboratori, con modalità di assunzione a tempo indeterminato, regime di premialità, aumenti contrattuali annui “di fidelizzazione”, integrazione del TFR, forme di agevolazione e sostegno per coloro che rientrano da paesi stranieri, fino alla partecipazione al capitale sociale. Questo perché le persone rappresentano le fondamenta dell’azienda, che grazie ad esse è cresciuta e si contraddistingue sul mercato per l’elevata dinamicità; si tratta di un team di specialisti under 35, caratterizzati da percorsi accademici di alto profilo, da competenze trasversali (fisica dell’atmosfera, ingegneria ambientale ed informatica, data scientists, oceanografia, agronomia, ecologia, scienze forestali e antropologia) e spesso da esperienze internazionali.

Verso l’esterno, Radarmeteo aderisce pienamente ad una visione di meteorologia aperta ritenendo che i dati meteorologici debbano essere open and free per tutti, quindi per i mondi della cultura, dell’economia, della ricerca e dei cittadini e che i servizi pubblici di meteorologia debbano provvedere ad una efficace azione di monitoraggio, garantendo l’efficienza, la manutenzione, l’aggiornamento e la qualità delle reti.

I Quaderni di meteorologia aperta – una collana di pubblicazioni periodiche su meteorologia e climatologia – intendono ospitare tutte le voci che, richiamandosi a questi principi, desiderano portare alla materia un contributo tecnico ed esperienziale, quindi non necessariamente scientifico. Intendono altresì ospitare tutte le voci esterne alla meteorologia per ascoltare, capire, coinvolgere ed estendere la nostra area di interazione. 

“Siccome crediamo nell’approccio di società aperta, condivisione di open data e partecipazione di tutta la società per mitigare il cambiamento climatico, intendiamo la metereologia non fine a sé stessa, ma come strumento a cui tutti possono partecipare per contribuire a sfide più ampie. Con i Quaderni di meteorologia aperta vogliamo contribuire al dibattito sull’innovazione e avvicinare i cittadini alla comprensione delle dinamiche e implicazioni legate al riscaldamento globale”.

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Claudia Costa

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