Negli ultimi anni, la sostenibilità per l’industria chimica non solo ha assunto particolare risalto ma è anche diventata olistica. Infatti, oltre all’attenzione all’ambiente, le misure delle aziende chimiche incentrate sulla sostenibilità includono oggi anche aspetti sociali, collaborativi ed etici.
Questo perché è stato ampiamente riconosciuto che la creazione di una supply chain sostenibile per il settore chimico richiede uno sforzo che va al di là di quello producibile dalla singola azienda e che coinvolge tutta la filiera, dai fornitori ai clienti fino ai consumatori per il settore chimico.
Quindi oggi avere un approvvigionamento sostenibile significa affiancare aspetti ambientali, sociali ed etici alle convenzionali decisioni di spesa e a criteri di acquisto come prezzo e qualità, selezionando un opportuno fornitore.
Un programma che coinvolge i fornitori
L’iniziativa Together for Sustainability (TfS) si propone proprio di sviluppare e implementare un programma di coinvolgimento globale dei fornitori, per valutare e migliorare le pratiche di sostenibilità all’interno della supply chain delle aziende del settore chimico. TfS consente agli associati di valutare le performance ambientali, del lavoro e dei diritti umani, etiche e sostenibili di approvvigionamento dei loro fornitori e guidare e proporre miglioramenti tangibili e misurabili dei fornitori stessi così come la loro sostenibilità.
Il progetto TfS è nato nel 2011 come iniziativa congiunta di sei multinazionali chimiche: BASF, Bayer, Evonik Industries, Henkel, Lanxess e Solvay. Attualmente annovera 34 associati. Alle sei aziende inziali, nel tempo si sono aggiunte Advansix, AkzoNobel, Archroma, Arkema, Azelis, Brenntag, Chemours, Clariant, Corteva, Covestro, Croda, Dow, DSM, Eastman, Givaudan, ICL, IFF, Kraton, LyondellBasell, Merck, OMV, Sanofi, Semperit, Sika, Syngenta, UPM, Wacker e Wanhua.
Gli associati fanno capo a un unico standard di auditing e valutazione che ha l’obiettivo di migliorare le pratiche di sostenibilità all’interno delle supply chain dell’industria chimica. Il programma, che è volto al coinvolgimento dei fornitori, copre le aree di management e ambiente, salute e sicurezza, lavoro e diritti umani, etica e governance. I membri di TfS, che si sono impegnati a rispettare vari standard di sostenibilità, come il Global Compact delle Nazioni Unite e il Responsible Care, dopo un accurato benchmark di varie opzioni hanno deciso di implementare un processo semplice per fornire valutazioni e audit da parte di esperti indipendenti. TfS è stata costituita anche come associazione internazionale senza scopo di lucro secondo la legge belga.
Sostenibilità conforme alle normative
Together for Sustainability si è posta l’obiettivo di aumentare la consapevolezza, di avviare miglioramenti continui e di scambiare e promuovere le best practice utilizzando le risorse in modo più efficiente.
Di fatto, i membri di TfS si assumono la responsabilità delle proprie operazioni e, nel proprio ambito di influenza, delle supply chain per sostenere la conformità alle normative esistenti e rispondere ai bisogni e alle aspettative dei consumatori e della società.
I membri di TfS operano congiuntamente per gestire la complessità e il rischio nelle loro catene di valore globali e si impegnano in un dialogo aperto e costruttivo con i propri fornitori e le parti interessate con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro e ambientali nelle supply chain globali e di dar vita a modelli di business sostenibili. I membri di TfS utilizzano le risorse in modo più efficiente e riducono l’onere burocratico sia per gli acquirenti sia per i fornitori e condividono la valutazione della sostenibilità dei fornitori e i dati di audit.
Quattro flussi di lavoro
TfS fornisce, inoltre, ai propri membri una piattaforma per dimostrare di operare in trasparenza e monitorare costantemente il rispetto delle leggi e dei regolamenti secondo i seguenti quattro flussi di lavoro: governance e riconoscimento reciproco, valutazioni di sostenibilità e audit sulla sostenibilità dei fornitori. TfS consente ai suoi membri di collaborare all’implementazione di acquisti sostenibili nelle singole aziende associate condividendo i risultati degli audit e delle valutazioni dei fornitori eseguiti da esperti indipendenti e revisori specializzati. Gli audit e le valutazioni avvantaggiano sia i membri sia i fornitori, che devono eseguire il processo solo una volta e possono quindi aumentare l’efficienza attraverso la condivisione dei risultati di audit e valutazione. Questo uso condiviso dei risultati aumenta significativamente la disponibilità dei fornitori rilevanti e la sostenibilità nella supply chain.
Il calcolo delle emissioni PFC secondo il 3 GHG
Attualmente, TfS con le sue 34 aziende associate sta lavorando su una soluzione per il calcolo e la condivisione delle emissioni del Product Carbon Footprint (PFC) secondo lo Scope 3 del GHG (greenhouse gas). L’intento è di creare trasparenza nell’industria chimica per permettere una gestione efficace della riduzione di tali emissioni. A riguardo, TfS precisa in una nota che molte aziende attualmente stimano le emissioni GHG dei loro beni acquistati sulla base di fattori di emissione globali o di informazioni generiche. Per monitorare effettivamente gli sforzi di riduzione di tali “emissioni acquistate” sono necessari dati a livello di prodotto e di fornitore, i cosiddetti Product Carbon Footprint. Attualmente non esiste un approccio armonizzato e specifico tra le aziende su come calcolare le PCF e i pochi dati disponibili condivisi spesso non sono direttamente comparabili. TfS intende perciò creare una soluzione specifica per l’industria chimica che però possa essere integrata anche in altre iniziative simili dov’è prevista la presenza di prodotti chimici.
In tal senso, TfS ha iniziato a sviluppare una linea guida per raccogliere, misurare e condividere i dati sulle emissioni di gas serra GHG. Il primo progetto pilota si dovrebbe avere entro la fine del 2022 e il roll-out è previsto nella prima metà del prossimo anno.
Un’organizzazione globale
Together for Sustainability sta ampliando il suo raggio d’azione e sta diventando un’organizzazione globale con rappresentanza regionale e partnership strategiche in Asia, Nord America e Sud America.