Per chi considera l’ESG come una evoluzione del Risk management, le nuove linee guida dell’European Banking Association sui rischi ESG possono apparire come una sorta di conferma soprattutto nella direzione di una valutazione dei Rischi ESG nelle banche.
Le Final Guidelines on the management of ESG risks (consultabili direttamente qui n.d.r.) arrivano in un momento in cui il rapporto tra sostenibilità e rischio sta assumendo una importanza crescente per il mondo delle imprese, per la società e naturalmente per il mondo bancario.
L’Autorità Bancaria Europea (EBA) ha ripensato le linee guida rivolte alle istituzioni finanziarie, con un invito esplicito e chiaro ad integrare gli ESG criteria nelle loro strategie operative e decisionali. Il nuovo framework normativo intende rispondere innanzitutto ai temi legati alle emergenze climatiche e all’impatto sociale di queste emergenze per valutarne e gestirne nel miglior modo le possibili conseguenze.
L’obiettivo di medio-lungo periodo è quello di plasmare un sistema bancario in grado di contribuire sia ai processi di mitigazione sia a quelli per l’adattamento e in generale più resiliente a situazioni sempre più soggette a cambiamenti veloci e imprevedibili.
Le direttive dell’EBA intendono creare nuove condizioni in merito al modo in cui le banche valutano i rischi, mettendo i temi della sostenibilità al centro delle logiche che governano una gestione prudente e lungimirante del capitale e delle risorse.
Linee guida dell’EBA per la gestione dei rischi ESG nelle banche
Le Final Guidelines on the management of ESG risks rappresentano un passo nella direzione di un approccio strutturato per le istituzioni finanziarie con indicazioni chiare e precise per l’identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio di questi rischi. L’importanza di integrare la resilienza a lungo termine nelle strategie aziendali punta a proteggere il tessuto economico-finanziario dalla crescente intensità dei rischi ESG nelle banche, ma anche ad allineare gli istituti di credito agli obiettivi di sostenibilità dell’UE per il 2050.
I rischi ESG nelle banche e, più nello specifico i rischi ambientali, sia nella forma dei rischi fisici che nella forma dei rischi di transizione, rappresentano una sfida importante alla sicurezza e alla solidità delle istituzioni bancarie e vanno a impattare e influenzare su tutte le più tradizionali categorie di rischi finanziari.
La banche avranno sempre più la necessità di monitorare e gestire i rischi ESG e affinché questo processo sia realmente efficace, è necessario che si diffondano analisi di materialità dei rischi in grado di identificare e misurare correttamente i rischi climatici e sociali, attraverso metodologie condivise e dati che tengano conto dell’esposizione a livello di portafoglio e in funzione di ciascun settore.
I rischi ESG nelle banche dovranno essere integrati nelle strategie di risk management e dovranno essere valutati anche nella misura in cui rappresentano dei potenziali fattori scatenanti per tutte le categorie tradizionali di rischio come possono essere i rischi finanziari, i tradizionali rischi di credito, i rischi operativi e di mercato, ma anche quelli relativi alla reputazione come, solo per fare un esempio, quelli derivanti dalle problematiche di greenwashing.
Rischi ESG e rischi di transizione
Un ruolo particolare nell’ambito dei rischi ESG nelle banche è poi svolto dai rischi di transizione che le banche dovrebbero gestire con piani appositi per affrontare le minacce legate al processo di evoluzione e trasformazione dell’economia verso gli obiettivi di sostenibilità.
In questo senso, le banche dovranno incorporare nelle proprie strategie considerazioni sempre più avanzate sulle politiche di monitoraggio e sui processi di gestione del rischio attraverso la pianificazione della transizione, considerando orizzonti temporali a breve, medio e lungo termine.