reporting esg

DLA Piper verso il Net Zero entro il 2040: il nuovo Sustainability Report



Indirizzo copiato

Net Zero, Societal Impact e People sono i tre pilastri del Sustainability Report 2024 di DLA Piper che mira ad azzerare le emissioni nette di gas serra entro il 2040

Pubblicato il 17 dic 2024



shutterstock_2114062976 (1)

Diventare una law firm net zero entro il 2040: questo l’obiettivo annunciato dallo studio legale internazionale DLA Piper nella terza edizione del Sustainability Report 2024. Il report, basato sugli standard di rendicontazione GRI (Global Reporting Initiative) e parzialmente allineato agli standard ESRS (European Sustainability Reporting Standards), si concentra su tre aspetti che hanno a che fare con la sostenibilità, valutate da Accenture in qualità di revisore esterno: “Net Zero” identifica le principali aree di intervento attraverso cui raggiungere il target di decarbonizzazione, “Societal Impact” esamina le iniziative che mirano a generare un impatto sociale positivo a cui lo studio partecipa e i riconoscimenti ottenuti, “People” descrive l’impegno e i progetti del Consiglio per la Diversità, Equità e Inclusione (DEI), un sottocomitato del Comitato per la Sostenibilità e l’ESG.

Gli obiettivi di sostenibilità: dalla decarbonizzazione all’inclusione sociale

Il Sustainability Report 2024 di DLA Paper mette in luce le attuali priorità strategiche dello studio legale su tre ambiti chiave.

Anzitutto, l’obiettivo di decarbonizzare le attività aziendali, in armonia con i target dell’Agenda 2030 che mirano a contenere l’aumento della temperatura globale a 1,5°C e tagliare del 50% l’impronta di carbonio. A tal fine, DLA Paper intende impiegare energia elettrica 100% rinnovabile in tutti gli uffici entro lo stesso anno e raggiungere il “net zero” entro il 2040. Nello specifico, lo studio vuole ridurre le emissioni derivanti dai viaggi di lavoro, dotarsi di un calcolatore di carbonio per stimare l’impatto degli eventi aziendali, dotarsi di un servizio di procurement sostenibile, e migliorare la sostenibilità degli uffici attraverso l’efficienza energetica e la gestione dei rifiuti.

Un altro obiettivo riguarda il miglioramento dell’impatto sociale che lo studio intende perseguire con investimenti nel pro bono e iniziative per sostenere l’inclusione sociale e l’ambiente, impegnandosi a rispettare i diritti umani all’interno della propria catena di fornitura e sviluppando KPI specifici per valutare i rischi sui diritti umani nella supply chain.

Infine, DLA Paper si propone di creare un ambiente di lavoro inclusivo, promuovendo la diversità, la salute e il benessere dei dipendenti, con comitati specifici e programmi personalizzati, mentoring internazionale, Career Week, apprendistati per ruoli legali e aziendali, supporto a giovani talenti e formazione su competenze verdi e sostenibilità. Uno degli obiettivi in termini di gender equality è che il 30% dei partner dello studio siano donne entro il 2025 e il 40% entro il 2030.

I risultati messi a segno da DLA Paper

A fronte degli obiettivi futuri, l’impegno di DLA Piper ha già portato a significativi progressi e risultati, in tutte le aree individuate:

Rispetto al 2020, sono state ridotte del 58% le emissioni derivanti dai viaggi di lavoro. Inoltre, confrontando le emissioni del 2019, lo studio ha totalizzato una riduzione del 43%.

Sono state dedicate oltre 250.000 ore di lavoro pro bono a livello globale, di cui il 26% destinate al contrasto dei cambiamenti climatici. Oltre 1.900 avvocati hanno contribuito ad attività pro bono a livello mondiale. Sono state superate 1.700 ore di volontariato svolte da 308 avvocati, facendo da tutor ai giovani e tenendo corsi di orientamento all’occupazione.

Ancora, il 26% dei Partner dello Studio è costituito da donne (rispetto al 21% del 2021) e il 33% dei partner promossi proveniva da gruppi sottorappresentati.

DLA Piper potenzia la governance interna

Per portare avanti questa missione, lo studio si sta dotando di una nuova governance interna, con un International Board che si occupa di approvare le strategie di sostenibilità e ESG, inclusi gli obiettivi di riduzione delle emissioni e le iniziative DEI.

Dal 2023, Consiglio e Comitato Esecutivo ricevono report semestrali sui progressi relativi agli obiettivi di “net zero” e alla riduzione delle emissioni a breve termine. Il Consiglio discute e prende decisioni riguardanti il piano di transizione climatica della law firm e l’integrazione dei rischi climatici nei processi aziendali.

C’è poi il Comitato Rischi dell’International Board, che supervisiona l’attuazione dell’approccio aziendale al rischio, incluse le dimensioni della sostenibilità e dell’ESG, analizzando la robustezza e l’efficacia della gestione del rischio e del controllo interno.

L’International Executive Committee invece è responsabile della gestione quotidiana, con report periodici sulle prestazioni di sostenibilità e agisce come sponsor delle iniziative per la decarbonizzazione operativa.

Infine, il Sustainability and ESG Steering Committee, principale organismo di governance per la sostenibilità, si avvale di rappresentanti regionali e di supporto operativo per coordinare e facilitare le azioni in materia di sostenibilità e ESG.

Il percorso di DLA Paper verso il Net Zero

Wolf Michael Kühne, Country Managing Partner di DLA Piper in Italia, commenta: “Il Sustainability Report 2024 descrive nella forma della rendicontazione le tappe ultimate e i nuovi traguardi lungo il nostro percorso verso il Net Zero entro il 2040. I progressi registrati, tra cui la riduzione del 43% delle emissioni rispetto al 2019, e le coraggiose scelte compiute, come quella di impiegare solo energia da fonti rinnovabili entro il 2030, testimoniano un impegno continuo e costante di DLA Piper a mitigare il proprio impatto, che viene misurato e monitorato in linea con standard internazionali come GRI ed ESRS per assicurarne comparabilità e trasparenza”.

“La sostenibilità per noi è un impegno che va oltre gli aspetti ambientali, coinvolgendo le persone e le comunità – prosegue Raffaella Quintana, Responsible Business Partner dello Studio in ItaliaCon oltre 250.000 ore dedicate al lavoro pro bono a livello globale e un’attenzione costante all’inclusione, il nostro contributo riflette i valori che guidano la nostra organizzazione. Raggiungere il 40% di partner donne entro il 2030 è un traguardo ambizioso: siamo consapevoli delle sfide e continuiamo a credere nell’importanza di azioni concrete per promuovere l’uguaglianza di opportunità”.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5