L’Ecosistema fa la forza è il titolo della sesta e ultima puntata della web serie tematica promossa da ABB Italia “La Staffetta, Fuoriclasse di sostenibilità e innovazione“, il racconto in sei puntate dedicate ad altrettanti progetti di innovazione e sostenibilità con i rappresentanti di importanti aziende attive in diversi settori.
Sei tappe e tanti protagonisti che, come in una Staffetta, hanno visto il passaggio del testimone tra fuoriclasse di sostenibilità e innovazione, in un percorso che ha toccato temi chiave per il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità aziendali e sociali e che ha vissuto una relazione diretta e concreta con le competenze e l’innovazione abilitante di ABB. Il tutto in una web serie disponibile in forma di video sui canali LinkedIn e YouTube di ABB Italia, in una pagina dedicata sul sito di ABB Italia e naturalmente sul sito e sulla newsletter ESG360.
Sostenibilità in azione: coinvolgere la filiera per un futuro green
Durante la serie si sono affrontati i diversi aspetti della sostenibilità, dalla decarbonizzazione all’economia circolare, passando per l’inclusione e le relazioni con la comunità. Con questo ultimo episodio, si entra nel merito degli ecosistemi aziendali e di come le politiche di sostenibilità di un’azienda siano tanto più efficaci quanto più sono in grado di coinvolgere i partner nella catena del valore.
Protagonisti di questo episodio sono Martina Conti, IET Operations Sustainabilty Leader di Baker Hughes, e Sara Saltalamacchia Account Manager, ABB Italia & Sustainability Champion, ABB Motion Italia. A Martina Conti in particolare arriva il testimone preparato per lei da Marco Peruzzi di OMS con questa domanda: “La strategia di sostenibilità di un’azienda è tanto più valida quanto più si estende al suo ecosistema di partner. Qual è la prospettiva di una grande impresa, in merito a questo?”
Guarda il video con i protagonisti del quinto appuntamento con La Staffetta. Fuoriclasse di sostenibilità e innovazione: L’ecosistema fa la forza
Martina Conti precisa subito che Baker Hughes rappresenta un’azienda di riferimento nel settore delle tecnologie energetiche e che è impegnata nello sviluppo di nuove soluzioni per aiutare a risolvere la sfida climatica e per una fornitura energetica sicura, accessibile, conveniente e pulita. Attiva in aree quali la cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio, l’intera catena del valore dell’ idrogeno, la riduzione delle emissioni e sistemi di energia pulita, è anche impegnata nella decarbonizzazione e nella riduzione delle emissioni lungo la filiera del gas naturale.
Per Baker Hughes sostenibilità significa lavorare con una modalità che consenta di avere successo oggi, garantendo al contempo alle generazioni future di prosperare. Un impegno che prevede anche di operare in modo responsabile per ridurre al minimo l’impatto ambientale e massimizzare i benefici sociali, fornendo energia accessibile, sostenibile e sicura per le persone e per il pianeta.
Le politiche di Sustainable Supply Chain di Baker Hughes
A gennaio 2019, Baker Hughes è stata una delle prime aziende del settore ad annunciare un obiettivo di emissioni nette pari a zero entro il 2050 e del 50% entro il 2030.
Nel 2022, ha modellato una strategia di sostenibilità che sostiene il business e funge da tabella di marcia per incorporare i valori di sostenibilità come persone, pianeta e principi di business. Nel 2023, ha poi continuato i progressi nella riduzione delle emissioni di scope 1 e 2, avendo raggiunto già nel 2023 una diminuzione del 28,3% rispetto al 2019.
Tuttavia, la responsabilità di un’azienda non può limitarsi alla riduzione dell’impronta carbonica dei processi sotto il suo diretto controllo. Appare sempre più fondamentale intervenire lungo l’intera catena del valore: dai fornitori di materie prime fino ai clienti per arrivare ai processi di gestione del recupero e riciclo dei prodotti. Baker Hughes ha così deciso di impegnarsi anche nello scope 3, affrontando le emissioni indirette che si verificano lungo la supply chain.
Coinvolgere la propria filiera nel percorso verso la sostenibilità, intesa come tutela dell’ambiente e dei diritti umani, può rappresentare un elemento distintivo per i fornitori e può contribuire a ridurre il rischio d’impresa. Non si può nello stesso tempo trascurare che una serie di normative, soprattutto europee come CBAM, CSRD, CSDDD, renderanno necessario per tutte le aziende comprendere e adattarsi a questa nuova dimensione aziendale.
Baker Hughes ha perciò sviluppato una metodologia per stimare le emissioni dei propri fornitori, per individuare quelli più impattanti e supportarli nella definizione di obiettivi e pratiche di miglioramento. Inoltre, nel 2022 l’azienda si è unita a CDP (Carbon Disclosure Project), organizzazione no-profit che gestisce un sistema globale di divulgazione per investitori, aziende, città, stati e regioni al fine di gestire il loro impatto ambientale. Grazie a CDP, è riuscita ad implementare azioni di miglioramento nella propria catena, supportando i fornitori più emissivi attraverso sondaggi e analisi per ridurre le emissioni di CO2.
Un altro tassello importante di questa strategia riguarda l’adesione a Open Es, una rete che coinvolge 23.000 aziende appartenenti a 66 settori industriali in 105 Paesi, con l’obiettivo di connettere vari attori e stakeholder nella catena del valore industriale tramite una piattaforma digitale. Grazie a Open Es, l’azienda può misurare e migliorare le proprie prestazioni di sostenibilità, allineandosi con le pratiche e gli standard di mercato più avanzati.
In questo contesto l’azienda ha poi messo a punto il Supplier Social Responsibility Program (SSRP) che ha lo scopo di stabilire standard e di monitorare la conformità della condotta etica dei nostri fornitori in materia di diritti umani, trattamento equo dei lavoratori e sicurezza. Inoltre, il programma mira a prevenire, individuare e rispondere adeguatamente eventuali potenziali violazioni della legge o delle politiche aziendali.
Con ABB in particolare, Baker Hughes è attiva su diverse iniziative anche oltre il business, con progetti concreti di sostenibilità e collaborazioni nel campo della Diversity, Equity e Inclusion. ABB e la sostenibilità della supply chain: i punti di contatto con Baker Hughes
Sara Saltalamacchia sottolinea come ABB si sia impegnata per raggiungere il net zero entro il 2050 fissando obiettivi di net zero, riducendo le proprie emissioni di CO2 e offrendo tecnologie che permettono ai clienti di evitare le emissioni, migliorare l’efficienza e ridurre le perdite. Un esempio in questo senso è rappresentato dalla capacità di raggiungere la classe di efficienza equivalente IE6 grazie ai motori SynRM.
In questo ambito ABB si impegna entro il 2030 nel consentire ai clienti e partner di evitare 600 Mt di CO2 per tutta la durata di vita dei prodotti venduti dal 2022 al 2030. Seguendo le ultime linee guida del World Business Council for Sustainable Development (WBCSD) per il calcolo delle emissioni evitate, ABB ha già aiutato i clienti a non produrre 74 Mt di CO2 nel 2023, in settori come l’industria, i trasporti, gli edifici e i data center. Ora l’azienda mira a ridurre le proprie emissioni Scope 3 del 25% entro il 2030 e del 90% entro il 2050, collaborando proprio con i fornitori e con programmi specifici come il Sustainable Supplier Management Program.
A tutto questo si aggiunge l’impegno nel preservare le risorse, integrando la circolarità nei prodotti, riducendo gli sprechi, proteggendo l’acqua e la biodiversità e utilizzando i terreni in modo responsabile. L’azienda adotta in questo senso un approccio alla circolarità basato sul ciclo di vita,proprio allo scopo di eliminare i rifiuti in tutte le fasi: dalla progettazione all’approvvigionamento, dalle operations all’utilizzo, per arrivare fino al ritiro e al riciclo.
Diversity, Equity, and Inclusion (DEI) nelle politiche di supply chain
Relativamente ai temi Diversity, Equity and Inclusion (DEI) Baker Hughes riconosce la diversità come un obiettivo strategico fondamentale sia internamente che esternamente all’azienda ed è impegnata nella costruzione e nel sostegno di partenariati solidi con una varietà di fornitori locali e globali che condividono questi valori. Per queste ragioni è stato istituito il Diversity Supplier Program e, nel 2023, Baker Hughes ha investito 410 milioni di dollari, quasi il doppio rispetto al 2022, in fornitori diversificati e di piccole dimensioni che forniscono prodotti e servizi alle imprese del gruppo. Un’azione che mette l’azienda in relazione con realtà che hanno come titolari (oltre il 50%) persone o gruppi appartenenti a una o più categorie tradizionalmente sottorappresentate, quali individui con disabilità, donne, membri della comunità LGBTQ e altri ancora.
Sempre con questo obiettivo ha preso vita l’iniziativa Supplier Diversity Day che negli ultimi due anni ha riunito in tre siti operativi italiani i fornitori che servono i rispettivi stabilimenti produttivi per condividere con loro le migliori pratiche in termini di DEI ed Employee Resource Groups (ERG).
La creazione di un ambiente diversificato, equo e inclusivo è parimenti un obiettivo di ABB. In particolare, in collaborazione con Baker Hughes, è stato avviato un percorso di scambio e condivisione di best practices, lavorando su alcune attività nel campo delle “Abilities”. ABB ha scelto di impegnarsi in questo senso per promuovere il progresso sociale, prendendosi cura del proprio personale e collaborando con partner, fornitori e comunità per una transizione energetica inclusivaverso un futuro a zero emissioni.
Guarda il video con i protagonisti del quinto appuntamento con La Staffetta. Fuoriclasse di sostenibilità e innovazione: L’ecosistema fa la forza
La Staffetta, Fuoriclasse di sostenibilità e innovazione: le puntate della webserie:
La Staffetta 1
L’efficienza energetica dei Data Center: i traguardi e gli obiettivi di Aruba e ABB
La Staffetta 2
L’automazione e la robotica di ABB al centro del riciclo sostenibile di SEVal
La Staffetta 3
Hard-to-abate e decarbonizzazione: DS Smith e ABB portano l’efficienza energetica a nuovi livelli
La Staffetta 4
Decarbonizzazione ed efficienza energetica nell’automotive: le “accelerazioni” di Iveco Group
La Staffetta 5
Cittadinanza d’impresa come motore di sviluppo sostenibile nell’esperienza di OMS