Si prevede che nel 2024 la produzione mondiale di plastica toccherà il picco delle 400 milioni di tonnellate all’anno, segnando un aumento decisivo rispetto agli anni precedenti e un impatto ambientale senza paragoni. In tale scenario, il recupero dei materiali, interpretato come una costante valorizzazione dei rifiuti, assieme alla produzione di Combustibili Solidi Secondari (CSS) derivati dalla plastica, sembrano emergere come un elemento chiave per la transizione ecologica e una risposta tangibile alla riduzione dei rifiuti, stimolando la transizione energetica e l’end of waste. Questo è quanto si evince dal simposio “Riciclo chimico o recupero energetico: quale futuro per il CSS da plastiche?” tenutosi durante Ecomondo 2024, organizzato dal Gruppo EcoEridania, impresa di riferimento in Europa nei servizi ambientali per i rifiuti sanitari e uno dei principali attori nei rifiuti industriali e nell’end of waste.
Economia circolare
A Ecomondo 2024, EcoEridania sulla trasformazione dei rifiuti plastici in risorse
Il convegno ‘Riciclo chimico o recupero energetico: quale futuro per il CSS da plastiche?’ ha individuato nella complementarità del riciclo chimico e del recupero energetico una opportunità per l’economia circolare

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