ANALISI

Social Selling in agricoltura e artigianato: a che punto siamo con l’adozione del digitale?



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Il digitale sta emergendo come una strategia vincente per l’agricoltura e l’artigianato, consentendo di aumentare le vendite, ampliare la base clienti e rafforzare le relazioni con i consumatori. Superare gli ostacoli legati alla formazione digitale e all’utilizzo efficace dei dati sarà essenziale per continuare a cogliere le opportunità offerte anche dal social selling

Pubblicato il 4 ott 2024



Gianni Adamoli, CEO di Execus
Gianni Adamoli, CEO di Execus

Settori tradizionalmente considerati lontani dal digitale, come l’agricoltura e l’artigianato, stanno vivendo una significativa trasformazione. L’adozione della tecnologia (e non solo dell’Intelligenza artificiale), sta aprendo nuove opportunità di crescita e connessione diretta con i consumatori, portando questi settori verso una digitalizzazione sempre più diffusa. Ma a che punto siamo in questo processo?

Le esportazioni trainano la crescita dell’agroalimentare

In Italia, il settore agroalimentare ha attraversato un biennio complesso: prima l’instabilità dei mercati delle materie prime e dell’energia, aggravata dal conflitto russo-ucraino, poi l’impatto del cambiamento climatico e degli eventi meteorologici estremi. Temperature primaverili sotto la media, ondate di calore estive e alluvioni hanno contribuito, secondo l’Istat, a un calo dell’1,4% nella produzione agricola. I settori più colpiti includono vino (-9,5%), frutta fresca (-9,8%), patate (-6,8%) e olio d’oliva (-5%).

Nonostante queste sfide, le esportazioni agroalimentari italiane hanno mostrato segni di resilienza. Secondo il bollettino CREAgritrend, nel primo trimestre 2024, le esportazioni hanno raggiunto i 16,6 miliardi di euro, segnando un incremento del +6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo trend era già iniziato l’anno scorso, quando il settore ha chiuso il 2023 con un boom delle esportazioni, arrivando a un valore record di 64,4 miliardi di euro, con un aumento del 6%, secondo i dati di Sace.

Agricoltura 4.0 in Italia ed Europa: lo stato di adozione

Parallelamente alla crescita delle esportazioni, l’innovazione tecnologica ha giocato un ruolo fondamentale nel rendere il settore agricolo più efficiente e competitivo. Il mercato italiano dell’Agricoltura 4.0 ha raggiunto nel 2023 un valore di 2,5 miliardi di euro, con un tasso di crescita del +19% rispetto all’anno precedente, come riportato dall’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia. Sebbene inferiore al +31% registrato tra il 2021 e il 2022, questo incremento evidenzia il crescente interesse verso soluzioni digitali innovative.

L’adozione delle pratiche di Agricoltura 4.0, come l’introduzione di sensori avanzati e sistemi di monitoraggio, sta permettendo agli agricoltori di acquisire nuove competenze digitali, contribuendo attivamente allo sviluppo di queste tecnologie. I benefici sono evidenti: una gestione più efficiente delle risorse, una riduzione degli sprechi e una maggiore capacità di mitigare i rischi legati a condizioni climatiche avverse. Tuttavia, solo l’8% delle aziende agricole italiane può considerarsi completamente digitalizzato, dimostrando che la strada è ancora lunga.

Anche a livello europeo, il settore agricolo e artigianale sta affrontando sfide simili a quelle italiane, sebbene con velocità di adozione delle tecnologie digitali minore. Secondo Statista, per il mercato agroalimentare dell’Unione Europea si prevede un tasso di crescita annuale del 2,56% (CAGR 2024-2029), portando il valore lordo della produzione a 785,70 miliardi di dollari nel 2029. Questo indica che l’innovazione continuerà a guidare la crescita del settore, con l’Agricoltura 4.0 che sarà una delle componenti principali di questa trasformazione.

Tecnologie digitali nel settore artigianale

Per quanto riguarda il settore dell’artigianato, il 2023 ha segnato il primo saldo positivo per le imprese artigiane dal 2008, con un aumento di 4.419 nuove imprese, come rivelato da Confartigianato con dati di Movimprese. I settori più dinamici sono stati le costruzioni e i servizi alla persona, grazie anche a politiche di incentivazione come i bonus edilizi. Al contrario, la manifattura ha registrato una contrazione significativa, perdendo oltre 3.000 imprese, segno delle sfide economiche e strutturali che continuano a colpire questo comparto​. 

A livello europeo, il report del World Crafts Council Europe evidenzia una crescente domanda di prodotti artigianali, con un mercato che si stima valga circa 50 miliardi di euro. I principali consumatori sono le donne, attratte da prodotti unici e sostenibili come ceramiche, tessuti, e lavorazioni in legno. Nonostante l’interesse crescente, i produttori devono affrontare ostacoli come alti costi di produzione, concorrenza globale e carenza di competenze.  

Questi dati sottolineano la resilienza del settore, ma anche la necessità di politiche mirate per sostenere la formazione e l’innovazione, elementi cruciali per la crescita futura dell’artigianato sia in Italia che a livello europeo.

Marketing e comunicazione: veicolo fondamentale per il made in Italy

Ma la digitalizzazione non riguarda solo l’adozione di macchinari avanzati o tecnologie innovative per migliorare la produzione poiché coinvolge anche le strategie di marketing e comunicazione, veicolo fondamentale per trasmettere l’eccellenza italiana e incrementarne la competitività sui mercati domestici e oltreconfine. In questo contesto, i social media, il social selling e il digital marketing stanno guadagnando terreno anche in settori tradizionalmente lontani dal digitale, come l’agricoltura e l’artigianato. L’utilizzo delle piattaforme online per costruire relazioni con i clienti, promuovere prodotti e incrementare le vendite sta trasformando profondamente il modo in cui queste industrie operano.

Secondo Red Stag Media, l’80% degli agricoltori utilizza regolarmente i social media, con piattaforme come Facebook, YouTube e Twitter che risultano tra le preferite, poiché permettono agli agricoltori di connettersi direttamente con i consumatori, facilitando la vendita diretta dei prodotti e riducendo la dipendenza dagli intermediari. Questo fenomeno evidenzia come i social media stiano diventando strumenti sempre più cruciali per raggiungere nuovi mercati e incrementare la redditività.

Parallelamente, anche l’artigianato ha visto una trasformazione significativa grazie all’integrazione di strumenti digitali. Un rapporto di Confartigianato del 2023 ha registrato una crescita del 3,3% delle imprese artigiane che hanno adottato tecnologie digitali. In particolare, il Veneto si è distinto con un aumento del +6,6%, dimostrando che l’implementazione di soluzioni digitali può essere un fattore chiave per lo sviluppo delle imprese artigianali.

Formazione digitale e gestione dei dati, gli scogli da superare

Tuttavia, nonostante i benefici evidenti del digitale, ci sono ancora sfide importanti da affrontare. Una delle principali è la mancanza di competenze. Secondo il report di Hootsuite Social Trends 2024, il 44% delle piccole imprese nei settori non convenzionali, come l’agricoltura e l’artigianato, considera la formazione digitale una priorità strategica per i prossimi anni. Questo indica una consapevolezza crescente dell’importanza delle competenze digitali per rimanere competitivi in un mercato in rapida evoluzione. 

Un’altra sfida riguarda la personalizzazione dell’esperienza cliente. Secondo il State of Data and Analytics Report di Salesforce, il 94% dei leader aziendali ritiene che le proprie organizzazioni dovrebbero ottenere più valore dai dati, ma il 78% degli analytics e IT leader ammette che la gestione dei dati e la personalizzazione su larga scala restano problematiche. Questo è particolarmente rilevante per le piccole imprese, che necessitano di strumenti e competenze per sfruttare efficacemente i dati raccolti tramite i social media. 

Nonostante le sfide, il digitale sta emergendo come una strategia vincente per l’agricoltura e l’artigianato, consentendo anche alle piccole e medie imprese di aumentare le vendite, ampliare la propria base clienti e rafforzare le relazioni con i consumatori. Superare gli ostacoli legati alla formazione digitale e all’utilizzo efficace dei dati sarà essenziale per continuare a cogliere le opportunità offerte dal social selling e dalla digitalizzazione.

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