Negli ultimi dieci anni il settore agricolo ha mostrato una forte volontà di abbracciare la trasformazione, con significativi progressi compiuti nell’assimilazione del digitale. Tuttavia, il vero potenziale dell’analisi dei dati, che può ottimizzare la supply chain, rimane spesso inutilizzato, poiché i dati tendono a ristagnare all’interno dei confini delle singole organizzazioni. Per sbloccare il pieno potenziale dei dati, bisogna garantire che la catena di approvvigionamento sia “digitalmente adatta al futuro“. Ma non basta. Lo rivela il white paper commissionato da Proagrica, fornitore globale di soluzioni agronomiche e di dati aziendali, a Fletcher, società di consulenza indipendente. I risultati disegnano le sfide e le opportunità che modellano le esigenze future della catena di approvvigionamento agricola.
Per il successo, bisogna ottimizzare i processi interni e i modelli di distribuzione
Secondo la ricerca intitolata “Digital Integration. A Fundamentally Powerful Next Step to Agriculture Supply Chain Optimization” questo problema è stato esacerbato dal consolidamento del mercato in corso che si sta verificando nel settore. Delle società intervistate (50 partecipanti al mercato nel periodo da gennaio a marzo 2023), il 60% era stato coinvolto in attività di fusione e acquisizione. Per questo è comune trovare organizzazioni che gestiscono più processi e soluzioni contemporaneamente, portando a silos strutturali e informativi.
Inoltre, lo studio ha individuato le preoccupazioni esterne critiche pertinenti alla salvaguardia del futuro della catena di approvvigionamento. Le aziende stanno reinventando in modo proattivo le strategie di distribuzione, con approcci come Vendor Managed Inventory (VMI), integrazione verticale e agricoltura a contratto che emergono come esempi degni di nota.
Per affrontare efficacemente queste pressanti sfide del settore e garantire la redditività, gli intervistati sottolineano che le supply chain devono ottimizzare le prestazioni commerciali, sposare un’etica incentrata sul cliente e gestire abilmente la conformità e il rischio. Il white paper approfondisce queste intuizioni indispensabili, fornendo così alle aziende gli strumenti per spianare la strada a un futuro fiorente.
Proagrica accelera la transizione verso la digitalizzazione integrata della supply chain
Commentando i risultati, Jamie O’Sullivan, Chief Executive Officer di Proagrica, ha dichiarato che le soluzioni Proagrica sono costruite attorno ai clienti e alle loro ambizioni di dimostrare conformità e tracciabilità e di migliorare l’efficienza attraverso una maggiore connettività, approfondimenti basati sui dati e una tecnologia di integrazione collaudata. Ciò consentirà di raggiungere i loro obiettivi commerciali. “La nostra indipendenza – chiosa O’Sullivan – ci consente di fornire una prospettiva unica basata su fiducia e trasparenza, che aiuta a sbloccare il potenziale dei dati dei clienti, massimizzando l’efficienza e la crescita”.
Peter Leppan, VP, Supply Chain Data Solutions di Proagrica, ha aggiunto: “Lavorando a stretto contatto con i nostri clienti, miriamo a fornire una partnership coerente in un panorama della supply chain agricola in rapida evoluzione. Questo white paper sottolinea che il percorso verso la digitalizzazione integrata è appena iniziato e ci impegniamo a fornire ai nostri clienti soluzioni agili per aiutarli a sbloccare il pieno potenziale dei loro dati”.
Per scaricare il white paper completo, visita il sito web di Proagrica.