La digitalizzazione sta aprendo nuove strade nel mondo vitivinicolo italiano, e quasi tutti sono concordi nel guardare a questa transizione come a una grande opportunità per approdare a nuovi modelli di business. Sorprendentemente però, quasi la metà delle cantine italiane (il 48%) continua a utilizzare sistemi tradizionali per il monitoraggio delle attività, per lo più database locali e fogli di calcolo, mentre il 12% ricorre addirittura a sistemi manuali.
Solo il 34% impiega applicativi gestionali (MES, PLM). Eppure, come riporta l’indagine commissionata da Team System a Wine Meridian, il 77% delle aziende adotta già software gestionali per la contabilità aziendale e le operazioni di magazzino sono seguite tramite gestionale dal 57%. Un approccio alla digital transformation che sembra andare a due velocità e che, soprattutto, divide le aziende (e le fasi aziendali) a metà, frenando il pieno potenziale di questa opportunità.
A vincere la resistenza al modello di impresa digitale, ci sta pensando la startup fiorentina Cubo Software che, offrendo un approccio all’agricoltura 4.0 chiavi in mano, permette alle cantine di gestire in modo integrato tutte le fasi aziendali e operative e di adattarsi alle nuove normative di etichettatura ambientale degli imballaggi. Alla guida di questa innovativa startup c’è Andrei Rusu, un giovane imprenditore con esperienza nel settore IT e software, che ha scelto di concentrarsi sul mondo delle cantine e capire quali sono le esigenze principali del settore oggi, così da offrire una soluzione dirompente.
Digitalizzazione e vitivinicolo: Cubo Software offre un gestionale su misura
Cubo software è nata nel 2021 da un’idea di Andrei Rusu per supportare le cantine italiane e accompagnarle verso la digital transformation. Ora il team è composto anche da Andrei Hanganu (che si è aggiunto poco dopo) e che con il fondatore condivide la passione per la tecnologia e l’agricoltura. Oltre al loro impegno, Cubo si affida a collaborazioni con esperti di vari settori, per creare prodotti e servizi che siano utili alle differenti esigenze delle cantine.
L’obiettivo iniziale di Cubo Software era fornire alle cantine un sistema di tracciamento digitale per le varie fasi di lavorazione del vino, dalla vendemmia fino all’imbottigliamento. Tuttavia, grazie ai preziosi feedback ricevuti dal mercato, la startup ha ampliato la propria visione, puntando a soddisfare un’esigenza più urgente delle imprese vitivinicole: l’etichettatura ambientale obbligatoria. Questa nuova normativa, in vigore dallo scorso anno e destinata a integrare i valori nutrizionali e gli ingredienti entro dicembre 2023, ha costretto le aziende a rivedere le loro pratiche, e Cubo Software è pronta ad aiutarle in questo percorso.
“Siamo convinti che le innovazioni del settore agroalimentare oggi debbano essere il più pratiche ed efficaci possibili e che sia fondamentale parlare e confrontarsi costantemente con proprietari di cantine e professionisti del settore. La partecipazione a numerose fiere ci ha permesso di capire che, nonostante in Italia siano più di 90mila le cantine attive, le soluzioni per digitalizzare il settore vitivinicolo e agevolare il lavoro delle realtà che vi operano sono ancora poche. Cubo Software nasce proprio per offrire un servizio che si adatti in maniera sartoriale alle diverse esigenze di ogni cantina” spiega Andrei Rusu.
Etichettatura intelligente: sicurezza e qualità del vino assicurate da blockchain
L’applicazione web di Cubo Software offre alle cantine, a prescindere dalla dimensione e competenza tecnologica, una gestione personalizzata di tutte le fasi aziendali. Ogni cantina ha accesso a un’area riservata dove può inserire le descrizioni richieste e quindi, i dati specifici sui lotti di vino prodotti. Inoltre, è possibile aggiornare autonomamente – direttamente dall’applicazione – le informazioni sui processi di vinificazione, così come il tracciamento di inizio e fine produzione lotto.
E’ a discrezione della cantina scegliere quanti e quali dati condividere all’esterno e quanto custodire nel proprio database. Ma non finisce qui perché per garantire la qualità e la sicurezza del vino prodotto, Cubo Software genera per ogni lotto un Codice QR dinamico e univoco, che può essere facilmente aggiornato in tempo reale in base alle normative sanitarie e di sicurezza da parte dell’UE soggette a modifiche repentine.
Sopra ogni QR Code viene poi eseguita una transazione in blockchain, che converte il codice in NFT (Non Fungible Token): in questo modo, oltre a garantire il criptaggio dei dati, la cantina ha piena proprietà su tutte le informazioni digitali che vengono condivise attraverso il QR Code. Con questo applicativo web, Cubo Software è in grado di fornire alla cantina cliente un vero e proprio gestionale smart a 360°, oltre che un’assistenza puntuale e in tempo reale.
“Sebbene oggi siano diverse le cantine con cui collaboriamo, una parte importante della nostra crescita la dobbiamo a Fattoria Santo Stefano, un’azienda agricola con sede in zona Greve in Chianti che ha creduto in noi fin dall’inizio. Questa collaborazione infatti ci ha permesso di migliorare il servizio sempre di più e di aggiustare il tiro in base ai feedback degli utenti, come ad esempio il tradurre le landing pages dei lotti di vino in più lingue” aggiunge Andrei Rusu.
L’ambizione che Cubo Software si pone per i prossimi mesi è quella di perfezionare sempre di più il proprio servizio, così da guadagnare la fiducia di ancora più cantine e aziende agricole.