Stando ai dati della Camera Nazionale della Moda Italiana e Confindustria Moda, l’industria del Fashion in Italia genera 95 miliardi di euro annui di fatturato, coinvolge oltre 60.000 imprese tra PMI, imprese artigiane e di commercio e circa 600.000 lavoratori. L’eccellenza della produzione degli associati è testimoniata dall’altissimo tasso di export, pari a oltre il 66% del fatturato, e garantita dall’unicità delle filiere che coinvolgono grandi e piccole aziende profondamente radicate sul territorio.
Grazie al primo progetto di filiera fashion sostenibile, le aziende che compongono la value chain di Gucci potranno beneficiare di un accesso facilitato a linee di finanziamento che permetteranno di abbracciare principi di sostenibilità ambientale e sociale, compiendo così una transizione del business perfettamente in linea con le priorità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Alla base c’è il programma “Sviluppo Filiere” di Intesa Sanpaolo, utilizzato anche nel 2020 per far fronte all’emergenza Covid-19 e avviare piani di rilancio e di crescita: un modello innovativo di supporto all’intero sistema delle filiere italiane, che permette un rapido accesso al credito valorizzando, all’interno del processo di valutazione del credito del fornitore, gli “intangible” connessi all’appartenenza alla filiera stessa, grazie alle informazioni di carattere industriale fornite dal Leader di Filiera.
Un modello innovativo di finanziamenti per la sostenibilità delle filiere italiane
Grazie all’adesione al Programma, in 12 mesi sono stati oltre 150 i fornitori della filiera Gucci che in tutta Italia hanno beneficiato di S-Loan o Sustainability Loan, finanziamenti a medio-lungo termine che garantiscono alle imprese un supporto per effettuare investimenti innovativi in base ai criteri ESG (Environmental, Social, Governance), erogati da Intesa Sanpaolo per oltre 230 milioni di euro. Questi interventi hanno consentito di accompagnare le PMI della filiera nella realizzazione dei propri progetti di crescita sul territorio, di internazionalizzazione e di rinnovamento delle proprie strutture produttive.
Con le linee di credito di Intesa Sanpaolo, le imprese italiane e i laboratori artigianali operanti nei comparti della pelletteria, scarpe, accessori, abbigliamento, gioielleria, hanno potuto finanziare una serie di obiettivi volti alla transizione sostenibile, ambientale e sociale tra cui:
- Efficientamento e risparmio energetico (riduzione dei rifiuti o incremento del riciclo, riduzione del consumo d’acqua/scarichi, riduzione utilizzo sostanze chimiche pericolose, riduzione del packaging di plastica mono uso, recupero materie prime)
- Introduzione di progetti di mobilità/logistica “green”
- Sviluppo di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile
- Adeguamento dei modelli di business per favorire lo sviluppo dell’economia circolare
- Attivazione di iniziative volte a promuovere il tasso di occupazione femminile in azienda e supportare la crescita professionale attraverso la creazione di percorsi di formazione e acquisizione di nuove competenze
- Definizione e implementazione di policy e strumenti di welfare volti a garantire la parità e ridurre il gap di genere (opportunità di crescita in azienda, parità salariale a parità di mansioni, politiche di gestione delle differenze di genere, politiche di conciliazione vita-lavoro, tutela della maternità)
- Adozione di un sistema trasparente di certificazione delle parità di genere e attivazione di iniziative volte a sviluppare e aumentare la consapevolezza in merito all’uguaglianza di genere
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