Per la crescita e il successo di un’attività commerciale, risulta cruciale adottare misure innovative che promuovano inclusività economica e food diversity. Questo approccio garantisce una maggiore accessibilità, consentendo di raggiungere un pubblico più ampio e di cogliere nuove opportunità di vendita. Secondo il 60% degli esercenti, ampliare e diversificare l’offerta per soddisfare le esigenze dei clienti offre vantaggi significativi in termini di business. Ma non è tutto: rendere l’azienda accessibile e inclusiva comporta anche una maggiore fidelizzazione del pubblico (secondo il 44,7% degli esercenti), un aumento dei profitti (22,8%) e la costruzione di una migliore reputazione (secondo il 18,5%).
Sono queste le conclusioni emerse dall’Osservatorio sull’Inclusività nelle Attività Commerciali condotto da SumUp, azienda di riferimento nella tecnologia finanziaria che assiste oltre 4 milioni di piccoli commercianti in quattro nazioni (Italia, Regno Unito, Francia e Germania). Lo scopo di questa indagine, condotta tra il 2 e il 9 maggio 2023, coinvolgendo circa 2900 imprenditori provenienti da Italia, Francia, Germania e Regno Unito che fanno parte della base utenti di SumUp, è esaminare il ruolo che i commercianti, in particolare quelli del settore HoReCa, attribuiscono alla diversificazione dell’offerta e identificare gli strumenti principali adottati per soddisfare i consumatori. L’Italia si distingue particolarmente in tre ambiti: l’inclusività economica, la sostenibilità e la diversità alimentare.
Ridurre le barriere economiche con sconti e promozioni
Inclusività economica significa rendere più accessibile il costo dei beni offerti al pubblico. Per questo, il 40% dei commercianti italiani dichiara di ricorrere al mezzo dello sconto per sostenere i consumatori nella quotidianità e il 32% di adottare promozioni. Da segnalare anche che il 9,7% dei commercianti appronta scontistiche a favore degli studenti, consumatori che, tipicamente, hanno a disposizione un budget più ristretto per le proprie spese.
Sostenibilità come priorità per 8 commercianti su 10
Tra i merchant italiani emerge anche l’importanza di riservare un occhio di riguardo alla sostenibilità: l’80% la considera una delle priorità nel proprio business. L’impegno green dei commercianti si declina in varie direzioni: il 48,9% sceglie fornitori locali per i propri prodotti, il 44,3% applica misure anti-spreco e di riciclo come il corretto smaltimento dei rifiuti e compostaggio delle materie organiche. Secondo il 25,2% è importante rifornirsi da produttori che condividono i loro stessi valori sostenibili, il 23,5% si approvvigiona da fonti d’energia rinnovabili e si impegna a efficientare il proprio consumo energetico.
L’Italia si distingue in Europa per la diversità alimentare
Per food diversity si intende una proposta alimentare che rispecchia le esigenze di un gruppo variegato di consumatori con necessità atipiche rispetto alla dieta onnivora dominante: per esempio, diete influenzate da motivi religiosi, intolleranze, regimi alimentari vegetariani o vegani. Guardando ai ristoratori, in Italia il 61,2% propone alternative vegane e/o vegetariane, il 60% opzioni gluten-free, il 58,8% varianti prive di lattosio. Il 40% dei merchant HoReCa, inoltre, dichiara di offrire ai consumatori prodotti biologici.
Come tiene a sottolineare Umberto Zola, Growth Marketing Lead di SumUp il focus sull’inclusione sta diventando sempre più cruciale per i micro e small merchant, grazie all’effettivo impatto positivo che può generare sul business. Ascoltare attentamente le esigenze dei clienti e rispondere con azioni concrete è una strategia vincente per gli esercenti e i ristoratori, specialmente per costruire una maggiore fedeltà. L’attenzione verso la sostenibilità, la diversità alimentare e l’affrontare le sfide legate al potere d’acquisto si trasforma così in un vantaggio competitivo per le attività commerciali, oltre a rappresentare un forte messaggio di valore.