Il Regno Unito è un mercato strategico per l’agroalimentare made in Italy: solo nel 2022, l’export italiano di prodotti agroalimentari nel Paese ha raggiunto la cifra di 3,6 miliardi di sterline, rappresentando l’8,3% del totale delle esportazioni italiane nell’anno. L’Italia è il sesto esportatore di beni agroalimentari verso UK, con una quota di mercato pari al 6,3% e, nello specifico, è il primo fornitore di formaggi, pasta, pomodori e conserve di pomodoro, il secondo di vino e olio e il quinto di frutta e verdura. Per promuovere le imprese italiane nel Regno Unito, l’Agenzia ICE ha stanziato 7 milioni di euro nel 2023, per investimenti in campagne di comunicazione e progetti trasversali volti ad agevolare gli scambi tra i due Paesi.
Proprio in questo piano di azione, si inserisce il Workshop on Italian Agribusiness che si è svolto a Londra recentemente, un evento di promozione dell’industria agroalimentare italiana organizzato dall’Agenzia ICE, a cui hanno preso parte il Ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, e il Presidente di ICE, Matteo Zoppas. Al workshop hanno partecipato 60 aziende italiane, con le rispettive associazioni di categoria, e 132 buyer del settore.
Zoppas, Presidente ICE: “Regno Unito partner strategico per l’agroalimentare italiano”
“La presenza del Premier Giorgia Meloni e del Ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida, insieme ad una così corposa partecipazione di aziende italiane, è l’ennesimo segnale di come il Regno Unito sia un partner commerciale di fondamentale importanza per il nostro Paese: ne è una riprova il MoU (Memorandum of Understanding) firmato dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani con il Segretario di Stato per le Imprese e il Commercio del Regno Unito, Kemi Badenoch – dichiara Matteo Zoppas, Presidente di ICE – Nonostante la pandemia, la guerra e le difficoltà derivanti dalla Brexit come le questioni doganali e logistiche, l’export italiano verso UK ha registrato 28 miliardi di euro con una crescita del 29%, di cui 4 miliardi competono alle aziende presenti oggi. Il beverage, in particolare, conta una crescita del 18,7% rispetto al 2021, molto maggiore dell’inflazione, facendo registrare un importante risultato sia a valore che a volume. Oltre alla promozione di fiere e all’attività di business matching, ICE assiste le aziende dell’agroalimentare che vogliono esportare nonostante le difficoltà post Brexit”.