La sostenibilità è ora più critica che mai e la digitalizzazione ha tutto il potenziale per rendere l’agricoltura, una delle industrie più antiche del mondo, più rispettosa dell’ambiente ed efficiente dal punto di vista energetico. Il vigneto di Nussböckgut, una tenuta secolare nell’Alta Austria, ha potuto beneficiare di un progetto pionieristico che Huawei e Dronetech, grande fornitore austriaco di servizi effettuati tramite droni, hanno avviato nel 2021 con l’obiettivo di affrontare i principali problemi che affliggono l’agricoltura: alta intensità di lavoro, inquinamento del suolo causato da pesticidi e altre sostanze chimiche, aumento dei costi energetici e bassa efficienza di gestione. Il progetto “5G Smart Farming“, che nasce in risposta alle crescenti preoccupazioni globali intorno al tema della sicurezza alimentare, si basa sull’utilizzo delle tecnologie 5G e IoT per promuovere la sostenibilità in agricoltura.
Una cooperazione di successo quella tra Dronetech e Huawei che sta ora entrando in una seconda fase denominata “Digital Sky”. Oltre al 5G, che fungerà da base per l’analisi dell’intelligenza artificiale in tempo reale, Huawei fornirà servizi di cloud computing. Nel frattempo, dotati di telecamere e sensori ad alta risoluzione, i droni di Dronetech esamineranno la terra e gli oggetti, per acquisire immagini e dati che verranno elaborati dall’intelligenza artificiale e fornire risultati fruibili agli utenti. Questo connubio di tecnologie aiuta gli agricoltori a rilevare piccoli insetti, monitorare lo stato delle colture e prevedere i raccolti, consentendo di ottimizzare l’uso di acqua, sostanze chimiche e pesticidi con precisione e con il minimo spreco.
“I droni alimentati dall’intelligenza artificiale sono importanti fattori abilitanti per il futuro sostenibile dell’agricoltura – sottolinea David Hopf, CEO di Dronetech – In collaborazione con Huawei, abbiamo sviluppato una soluzione che non solo può ridurre in modo massiccio l’uso di pesticidi e fertilizzanti, ma anche migliorare l’efficienza dell’agricoltura e ridurre i costi del lavoro, rendendo le nostre catene di approvvigionamento alimentare più sostenibili“.
Tecnologie digitali per monitorare le colture, prevedere i raccolti e calibrare l’uso di acqua e pesticidi
Nella seconda fase, il progetto prevede anche di sviluppare un approccio di economia condivisa per i servizi effettuati tramite droni. Utenti di diversi settori, inclusi agricoltori, comuni, aziende o privati, possono noleggiare i droni e le loro soluzioni di intelligenza artificiale per un’ampia gamma di applicazioni, come l’ispezione di pannelli solari, la gestione del traffico o il rilevamento dell’usura delle linee elettriche.
“Il progetto di Huawei e Dronetech, con l’utilizzo di droni nella coltura dell’asparago e nella viticoltura, è il primo in Austria con l’obiettivo di analizzare la crescita delle piante attraverso il riconoscimento delle immagini in tempo reale. In questo modo, vogliamo migliorare il raccolto, la resa e la qualità dei prodotti – spiega Andreas Reichhardt, Direttore Generale della Direzione Generale VI (Telecomunicazioni, Servizi Postali e Miniere presso il Ministero delle Finanze austriaco) – Vogliamo cogliere le opportunità della trasformazione digitale e per questo abbiamo bisogno di un’infrastruttura ottimale, in questo caso il focus è sul 5G.”
La sfida più grande per l’introduzione di droni basati sul 5G nell’agricoltura è la copertura di rete. Attualmente le reti 5G sono progettate principalmente per utenti finali che si trovano a livello del suolo o al chiuso. La copertura di alta qualità per i droni, che volano regolarmente a 50 metri dal suolo, deve ancora essere sviluppata.