Il concetto di Sostenibilità
Il concetto di Sostenibilità inizia a prendere forma e diffusione, come lo conosciamo oggi, intorno agli anni ’80, in particolare l’attuale concetto di “sostenibilità” viene adottato in modo ufficiale nel documento “Our Common Future” (1987) pubblicato dalla World Commission on Environment and Development (WCED). In questo documento troviamo un (primo) passaggio molto chiaro riguardo il concetto di sostenibilità:
“The Role of the International Economy. Two conditions must be satisfied before international economic exchanges can become beneficial for all involved. The sustainability of ecosystems on which the global economy depends must be guaranteed. And the economic partners must be satisfied that the basis of exchange is equitable. For many developing countries, neither condition is set.”
In altri passaggi il documento esplicita che anche se non sarà possibile individuare un unico modello di sostenibilità che sia utilizzabile da tutti i paesi, per via delle differenze che esistono tra questi, lo sviluppo sostenibile dovrebbe essere visto come un obiettivo globale. Standard di vita che hanno oltre il minimo necessario possono essere sostenibili solo se gli standard di consumo, quindi le abitudini di consumo, tengono in considerazione la sostenibilità a lungo termine. Non è un problema che è possibile affrontare esclusivamente pensando a sistemi alternativi di produzione dell’energia, ma è necessario pensare anche ad un uso efficiente della stessa (Hence sustainability requires a clear focus on conserving and efficiently using energ).
Misurare la sostenibilità
Nella conferenza di Rio de Janeiro del 1992, la United Nations Conference on Environment and Development (UNCED, Conferenza sull’ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite), anche nota come The Earth Summit si sviluppano ulteriormente i concetti di sostenibilità. In tutto il documento (Agenda21) la sostenibilità diventa un concetto centrale e richiamato in ogni ambito. È chiara la necessità di individuare Metodologie e strumenti per “misurare la sostenibilità” e comprendere dove questa è a rischio o può essere minacciata. (Methodologies and instruments should be developed to identify areas where sustainability is, or may be, threatened by the environmental effects of demographic trends and factors, incorporating both current and projected demographic data linked to natural environmental processes).
Infatti, come indicato più avanti nello stesso documento, gli indicatori comunemente usati come il prodotto nazionale lordo (PNL) e le misurazioni dei flussi di risorse individuali o di inquinamento non forniscono indicazioni adeguate sulla sostenibilità. Gli indicatori dello sviluppo sostenibile devono essere sviluppati per fornire basi solide per il processo decisionale a tutti i livelli e per contribuire a una sostenibilità autoregolata dei sistemi integrati di ambiente e sviluppo.
Una tappa fondamentale dell’affermazione dei concetti di sostenibilità (e della loro messa in pratica) è l’Agenda 2030, un programma d’azione sottoscritto nel settembre del 2015 dai 193 paesi aderenti all’ONU che include 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs).
Crescita economica, inclusione sociale, tutela dell’ambiente
“Lo sviluppo sostenibile è definito come uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni, e per raggiungere uno sviluppo sostenibile è importante armonizzare tre elementi fondamentali: la crescita economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente”.
I 17 obiettivi (Goals) che si propongono sono:
- Povertà Zero – porre fine alle forme di povertà;
- Fame Zero – porre fine alla fame, promuovere un’agricoltura sostenibile;
- Salute e Benessere – assicurare salute e benessere per tutti;
- Istruzione e Qualità – educazione di qualità, equa ed inclusiva;
- Uguaglianza di Genere – uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne;
- Acqua pulita ed Igiene – disponibilità e gestione sostenibile di acqua e strutture sanitarie;
- Energia pulita – accesso a sistemi di energia economici ed affidabili;
- Lavoro dignitoso – incentivare una crescita economica duratura, inclusiva, sostenibile;
- Industria, Innovazione – infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione;
- Ridurre disuguaglianze – ridurre le ineguaglianze tra le nazioni ed all’interno di esse;
- Città sostenibili – rendere le città e comunità inclusive, sicure, sostenibili;
- Consumo e produzione sostenibile – garantire modelli sostenibili;
- Agire per il clima – promuovere azioni a tutti i livelli;
- Vita sott’acqua – conservare in modo durevole gli oceani;
- Vita sulla terra – proteggere e ripristinare ed uso sostenibile…;
- Pace, Giustizia – pace, giustizia ed istituzioni forti;
- Partnership per gli obiettivi – rafforzare i modelli di attuazione e partenariato…;
Dai 17 SDGs alle 5P
Un modo diverso attraverso il quale vengono rappresentati gli obiettivi per uno sviluppo sostenibili sono le 5P, ossia: Persone, Prosperità, Pace, Partnership, Pianeta.
In generale l’impresa sostenibile è quella che inserisce nella sua visione tre obiettivi: Economici, di Benessere ad Ambientali. Si intende quindi un’organizzazione che intenda raggiungere i propri obiettivi adottando principi di equità nella gestione delle risorse e che sia attenta ad investire in innovazione. Attenta dunque al benessere ed alla dignità delle persone producendo un clima inclusivo. Attenta alla salvaguardia dell’ambiente, con una forte attenzione all’utilizzo delle risorse e dell’energia ed ai fattori che possono influenzare il cambiamento climatico. Tutto questo prende anche il nome di ESG – Environmental, Social, and Corporate Governance.
La Svizzera adotta l’Agenda 2030
Il 23 giugno 2021 con il documento “Strategia per uno Sviluppo Sostenibile 2030” (SSS 2030, consultabile qui) il Consiglio Federale della Svizzera assume un impegno formale rispetto alla strategia in ambito alla sostenibilità che intende perseguire nei prossimi anni fino al 2030. Gli obiettivi sono ripresi da “Agenda 2030”, che la Svizzera intende perseguire nel suo insieme, in particolare:
- Consumo e produzione sostenibili: promuovere e consentire modelli di consumo sostenibili, garantire la prosperità e il benessere preservando le risorse naturali, accelerare la transizione verso sistemi alimentari sostenibili in Svizzera e all’estero, rafforzare la responsabilità sociale d’impresa in Svizzera e all’estero.
- Clima, energia e biodiversità: ridurre le emissioni di gas serra e gestire gli effetti dei cambiamenti climatici, ridurre il consumo di energia, utilizzare l’energia in maniera più efficiente e sviluppare le energie rinnovabili, conservare, utilizzare in modo sostenibile, promuovere e ripristinare la biodiversità.
- Pari opportunità e coesione sociale: incoraggiare l’autodeterminazione di ogni singolo individuo; garantire la coesione sociale; garantire l’effettiva uguaglianza tra donna e uomo.
Il raggiungimento di questi obiettivi, come illustrato nel documento pubblicato, viene posto attraverso una serie di Linee Guida e criteri di riferimento, quali (riportate solo in sintesi):
Verso modelli di consumo e di produzione sostenibili
La Svizzera consuma una quota di risorse pro-capite superiore alla media mondiale, affinché questo impatto diventi sostenibile occorre adottare modelli di consumo e produzione diversi, ed in particolare in questo contesto la Svizzera ha definito le seguenti linee d’azione:
La Confederazione mostra il suo impegno anche partecipando all’attuazione delle linee guida internazionali al fine di promuovere un comportamento responsabile delle aziende, come ad esempio le linee guida dell’OCSE (OECD Due Diligence Guidance for Responsible Business Conduct).
Svizzera: Piattaforma di Monitoraggio dei risultati
Per comprendere se le azioni messe in campo sono efficaci e lo stato di attuazione dei principi, quindi, è in linea con le attese, è necessario avviare un processo di monitoraggio continuo e trasparente.
In questo ambito la Confederazione si è data l’obiettivo di aggiornare a livello federale un Rapporto sullo stato di attuazione dell’Agenda 2030 ogni due anni con relativo Piano d’azione SSS2030. Ogni 4 anni invece il Consiglio federale redigerà un Rapporto a livello nazionale sullo stato di implementazione dell’Agenda 2030.
Le decisioni politiche e strategiche, affinché siano correttamente aderenti al raggiungimento degli obiettivi ed efficaci, devono essere prese attraverso una attenta analisi dello stato dell’attuazione del programma e di conoscenza del contesto.
La Svizzera pubblica il sistema di indicatori per il monitoraggio dello sviluppo sostenibile MONET 2030 (www.statistica2030.ch), che consente di misurare sul territorio svizzero lo stato di attuazione dell’Agenda 2030. La Piattaforma di Monitoraggio riporta quali degli indicatori sono già attivi (e quindi aggiornati una volta l’anno in autunno), quali saranno attivati a breve (entro fine 2022) e quali sono previsti con una attivazione più in là nel tempo.
Tra gli indicatori già attivi vediamo, nell’allegato 34 (Panoramica degli indicatori del sistema di monitoraggio MONET 2030 per i 39 obiettivi della SSS 2030):
I 30 indicatori appena visti sono quelli già pronti (da anni!) ed attivati, altri 10 indicatori saranno pronti entro fine 2022 e successivamente saranno attivati altri 3 indicatori.
Strategie: sostenibilità nel settore finanziario
La sostenibilità finanziaria rappresenta un tema di grande importanza per la Svizzera, che può ricoprire un ruolo strategico e significativo. In Svizzera gli investimenti finanziari sostenibili si sono moltiplicati da 141,7 miliardi di franchi nel 2015 a oltre 1.163 miliardi di franchi nel 2019. In questo contesto il 24 giugno 2020 il Consiglio Federale ha adottato le Linee guida per una finanza sostenibile.
Gli Obiettivi sono fondamentalmente quelli di migliorare costantemente la competitività della piazza finanziaria Svizzera e di consentire alla Svizzera di contribuire efficacemente alla sostenibilità. Sono definiti nel documento anche le principali Misure che sono alla base di questa Linea Guida, ossia:
Anche l’Europa dimostra la sua forte attenzione ai temi relativi la sostenibilità. Il 6 Luglio 2021 infatti, pubblica la “Nuova strategia per rendere il sistema finanziario dell’UE più sostenibile e propone una nuova norma europea per le obbligazioni verdi”. La strategia delinea in particolare sei linee d’intervento: