Collaborazione

Intesa Sanpaolo-Coldiretti: 3 miliardi a sostegno delle filiere per accelerare il PNRR

Intesa Sanpaolo e Coldiretti hanno deciso di avviare iniziative congiunte di sostegno ai bandi del PNRR con azioni che ne possano facilitare l’accesso alle aziende agricole, accompagnandole con strumenti dedicati messi a disposizione dalla banca, al fine di massimizzare l’intervento pubblico nel percorso verso nuovi modelli di agricoltura

Pubblicato il 17 Giu 2022

intesa sanpaolo coldiretti

E’ notizia recente l’accordo siglato tra Intesa Sanpaolo e Coldiretti per il rilancio dell’agricoltura che prevede un plafond di 3 miliardi di euro per le piccole e medie imprese associate, a sostegno dei primi bandi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per il settore, e azioni congiunte che possano facilitare l’accesso alle aziende agricole, accompagnandole con strumenti dedicati messi a disposizione dalla banca, al fine di massimizzare l’intervento pubblico nel percorso verso nuovi modelli di agricoltura.

“Il PNRR è fondamentale per affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale e noi siamo pronti per rendere l’agricoltura protagonista utilizzando al meglio i fondi a disposizione. In tale ottica, l’accordo con Intesa Sanpaolo rappresenta uno strumento importante per l’accesso al credito delle imprese agricole, sostenendo l’impegno dell’agroalimentare nello sfruttare al meglio le opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha affermato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini – Gli sconvolgimenti che la guerra ha portato, hanno evidenziato come produrre cibo e non dipendere dall’estero sia un tema strategico di sicurezza nazionale per un Paese come l’Italia che deve ancora colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti. In tale ottica, il Piano rappresenta un’opportunità per raggiungere l’obiettivo di dimezzare la dipendenza dall’estero aumentando produzione, rese e sostenendo l’innovazione tecnologica e le sinergie di filiera. Ma l’agricoltura può contribuire anche alla promozione di reti energetiche alternative come il fotovoltaico in favore della sostenibilità.”

L’agricoltura protagonista della transizione ecologica e digitale promossa dal PNRR

Le aree di intervento dell’accordo riguardano tutte le misure attraverso cui attuare il programma delineato dal PNRR a sostegno dell’agrosistema italiano e che prevede importanti stanziamenti con misure a titolarità del Mipaaf, Mite, Mise, Mibac e Ministero del Turismo:

  • il bando “Parco agrisolare” mira a favorire l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso la diffusione dell’istallazione di pannelli solari senza consumo del suolo, migliorando la competitività delle aziende agricole.
  • il bando “Innovazione e meccanizzazione” prevede di incrementare la sostenibilità di produzione e sicurezza alimentare, introdurre tecniche di agricoltura e di fertilizzazione di precisione, aumentare produttività e competitività delle filiere, a partire dall’ammodernamento dei frantoi oleari.
  • il bando per i contratti di filiera si sviluppa nei diversi segmenti della filiera agroalimentare con un contributo dello Stato concesso per diverse tipologie di investimenti dalla zootecnia al vino, dal grano alla frutta secca, dall’olio all’ortofrutta fino ai fiori.

Intesa Sanpaolo favorisce l’accesso delle aziende agricole alle misure pubbliche

A supporto delle imprese agricole associate a Coldiretti, Intesa Sanpaolo individuerà le migliori soluzioni per facilitare l’accesso alle iniziative di sostegno pubblico, in particolare per ottenere l’anticipazione dei contributi a fondo perduto e richiedere impegni di firma per abilitare l’inoltro della richiesta di anticipazione del contributo a fondo perduto al Ministero. Inoltre, laddove il contributo pubblico non dovesse coprire l’intero ammontare dell’investimento, la banca affiancherà le aziende con finanziamenti la cui durata potrà arrivare fino a 30 anni ed importo fino al 100% della spesa, anche con garanzia sussidiaria Ismea e Green di Sace.

Oltre al supporto ai bandi, Intesa Sanpaolo mette a disposizione gratuitamente delle imprese “Incent now” la piattaforma digitale, frutto della collaborazione con Deloitte, che permette di individuare le informazioni e le opportunità che più interessano sulla base del proprio profilo relativamente alle misure e ai bandi resi pubblici da enti istituzionali nazionali ed europei nell’ambito della pianificazione del PNRR, così da presentare i propri progetti di investimento concorrendo all’assegnazione dei fondi pubblici.

Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese di capitale associate anche i finanziamenti S-Loan Agribusiness per favorire gli investimenti in forme di tutela contro i rischi del cambiamento climatico e cogliere le principali opportunità derivanti dall’adozione di modelli di business più sostenibili. E’ previsto un meccanismo di premialità attraverso il riconoscimento di una riduzione del tasso del finanziamento a fronte del raggiungimento di obiettivi di sostenibilità.

Iniziative a sostegno dell’autoimprenditorialità agritech

Infine, per incentivare la diffusione di aziende agricole condotte da giovani imprenditori, anche attraverso il passaggio generazionale, Intesa Sanpaolo mette a disposizione soluzioni dedicate per supportare la fase di avvio dell’attività, lo sviluppo e la crescita, anche in coerenza con le azioni di sostegno pubbliche previste nell’ambito dei bandi del PNRR.

Tecnologie digitali e sostenibilità sono le caratteristiche principali di Ideas2Grow, l’iniziativa promossa da Intesa Sanpaolo con l’obiettivo di incentivare l’occupazione attraverso l’autoimprenditorialità in ambito agritech. Lanciata in collaborazione con Talent Garden, Ideas2Grow si rivolge a studenti e neolaureati under 34 residenti o domiciliati in Puglia, Molise o Basilicata per valorizzare nuovi progetti imprenditoriali, che propongano soluzioni e tecnologie innovative in un settore in crescita come l’agricoltura, in un territorio a forte tradizione agricola e ad alto potenziale di innovazione.

L’opportunità è quella di frequentare il master Agritech di Talent Garden, interamente sovvenzionato da Intesa Sanpaolo, per acquisire tutti gli strumenti indispensabili per sviluppare un’idea di business innovativo in ambito agritech. Dallo sviluppo del prodotto, all’analisi di mercato e degli aspetti finanziari, alle competenze di leadership. Per la sua natura, il progetto rientra nell’impegno ESG di Intesa Sanpaolo a favore dei giovani, per incoraggiarne l’accesso al mondo del lavoro, in particolare nel Mezzogiorno. Maggiori informazioni sul sito di Intesa Sanpaolo.

Sanpaolo al fianco delle PMI per un futuro sostenibile digitale

Attraverso il Programma Sviluppo Filiere, la banca ha l’obiettivo di valutare le piccole e medie imprese valorizzandone il posizionamento strategico all’interno delle catene di fornitura e sostenendole, basandosi sul presupposto che ogni azienda capofiliera ha migliaia di fornitori, anche di piccolissime dimensioni, che partecipano alla realizzazione dei propri prodotti, contribuendo al successo e all’affermazione competitiva della manifattura italiana nel mondo. Grazie a questo programma, le piccole e medie imprese agricole fornitrici strategiche del champion possono beneficiare dell’appartenenza alla filiera in termini di migliori condizioni di accesso al credito. Nel settore agro-alimentare sono stati attivati 160 contratti di filiera che coinvolgono oltre 6.000 fornitori, oltre 22.000 dipendenti del capofiliera, per un volume d’affari complessivo di 21 miliardi di euro.

“Il PNRR prevede importanti iniziative e risorse con l’obiettivo di determinare un vero e proprio cambio di paradigma dell’intero settore agroalimentare nazionale. Intesa Sanpaolo vuole contribuire a questo cambiamento sostenendo le piccole e medie imprese del settore a compiere un cambio di passo importante nel modo di fare agricoltura, avviando un nuovo futuro in cui sostenibilità e digitalizzazione siano sempre più centrali – ha dichiarato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo – Il nostro Gruppo, che collabora da anni con Coldiretti, vuole porsi come acceleratore del PNRR favorendone sia l’accesso alle misure pubbliche sia con propri strumenti, mettendo a disposizione risorse e i professionisti della propria Direzione Agribusiness, il centro di eccellenza del Gruppo dedicato all’agricoltura.”

Nel 2021 il Gruppo ha garantito erogazioni per la green economy per 6,1 miliardi di euro (oltre 28 miliardi cumulati nel decennio), con l’attuazione di diverse soluzioni per incentivare le imprese a migliorare il proprio profilo di sostenibilità, legando a benefici economici il raggiungimento degli obiettivi. Sanpaolo ha costituito anche il Laboratorio ESG per accompagnare le imprese in un percorso di transizione sostenibile. Inoltre, per incentivare gli investimenti per la transizione energetica, nel 2022 è stato avviato il programma Motore Italia Transizione Energetica, supportato da un plafond di 10 miliardi di euro.

L’appello di Prandini: servono più fondi per l’agroalimentare

A luglio 2023, nel corso della cabina di regia a Palazzo Chigi presieduta dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, ha avanzato nuove proposte per il PNRR, sottolineando la necessità di maggiori finanziamenti nel settore agroalimentare (qui la nota stampa ufficiale).

Queste proposte fanno riferimento alla necessità di contrastare le sfide della siccità, delle ondate di caldo e del cambiamento climatico tramite il finanziamento di bacini idrici per raccogliere l’acqua piovana che soddisfino le esigenze civili, la produzione agricola e la generazione di energia idroelettrica pulita. A tal fine Prandini chiede uno stanziamento iniziale di almeno 1 miliardo di euro, eventualmente proveniente da Repower EU e dal Fondo di Coesione per lo Sviluppo, in sinergia con interventi complementari nell’ambito del PNRR.

Il presidente della Coldiretti invita anche a raddoppiare le risorse destinate ai contratti di filiera del settore agroalimentare, con l’obiettivo di rilanciare la produzione e mitigare l’inflazione. Le richieste di investimenti nella graduatoria del V bando hanno superato gli 11 miliardi, dieci volte il budget disponibile. Per soddisfare la domanda complessiva è necessario un ulteriore apporto di fondi pubblici pari a circa 4,5 miliardi di euro, a partire dalla rivalutazione del V Bando.

Infine, per sostenere le imprese, Prandini sottolinea l’imperativo di semplificare i decreti attuativi delle varie misure, tenendo conto di un grado di flessibilità per far fronte al continuo aumento dei costi, che rischia di  ostacolare gravemente il potenziale delle richieste presentate. Inoltre, la tempestiva partecipazione ai bandi è essenziale, dati i vincoli prevalenti influenzati da fattori che non tengono in dovuta considerazione le contingenze sopravvenute con la crisi energetica e la guerra. Tuttavia, per sfruttare appieno le opportunità del PNRR, Prandini sottolinea la necessità di razionalizzare e rafforzare le strutture della pubblica amministrazione per accelerare le procedure di gara e rispondere alle esigenze delle imprese.

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