Il tema della gestione di criticità a livello di supply chain shortage è estremamente importante ed è anche, purtroppo, di stretta attualità. Il caso che rappresenta al meglio questo pain potrebbe essere quello di una grande industria del mercato dolciario. Stefano Gruarin, Sales Manager di WIIT, sceglie proprio questo esempio per chiarire le idee. “Immaginiamo un’azienda che ogni giorno compri centinaia di migliaia di uova, beni deperibili che devono essere utilizzati nel minor tempo possibile e, cosa sempre più importante nella logica ESG zero-waste, senza sprechi”. Come gestire in modo efficiente una tale mole di materia prima? E come inquadrarla in un flusso resiliente fatto di processi, interlocutori, ruoli ed esigenze diverse, magari dislocate su uno scenario globale? “La risposta – afferma Gruarin – non può che essere una: grazie alla digitalizzazione, di cui i benefici concreti emergono tramite l’apporto di un partner specializzato che si fa carico di tutte le criticità di gestione e che consente così all’impresa di non subire il peso della complessità tecnologica”.
Serve dunque fare in modo che la filiera si fondi su un modello responsivo, ma anche proattivo e soprattutto capace di far fronte a rischi e minacce, comprese quelle cyber. Un modello in grado di adattarsi a un contesto globale, ma anche plasmabile secondo logiche di scalabilità. E che, in sostanza, sappia essere all’altezza di filiere sempre più connesse, collaborative e caratterizzate da quei requisiti di agilità, flessibilità, tracciabilità degli alimenti, sicurezza e qualità che sono sempre più richiesti dai mercati.
WIIT, società leader nell’erogazione di servizi Cloud e CyberSecurity con una forte focalizzazione nella gestione di ambienti complessi e critici, rappresenta anche l’esempio ideale di quel partner strategico. Forte di un know-how che spazia fra diverse verticalità ed esigenze, conosce molto bene che la valorizzazione dei dati, l’ottimizzazione dei processi e l’impiego di tecnologie innovative sono alla base di questo nuovo paradigma di cui le imprese hanno bisogno. E non a caso, il suo ruolo di supporto alle big del Food&Beverage supera la semplice logica della “fornitura di un prodotto software”, per diventare qualcosa di molto più cruciale e decisivo: l’implementazione di un modello organizzativo da applicare in tutta l’azienda, per ridisegnare e rafforzare i processi. Una svolta rispetto all’approccio tradizionale gestito dai team IT interni, che si concretizza in un percorso di consulenza specializzata in grado di progettare e governare l’intero impianto tecnologico abilitante, dai modelli cloud tailor-made alla sicurezza integrata.
La crucialità di un consulente specializzato
Stefano Gruarin spiega che, soprattutto davanti alle nuove sfide del Food&Beverage, “il supporto di un consulente specializzato che abbia tra i core business la gestione degli ecosistemi IT è ormai fondamentale”. “Noi di WIIT – fa notare – supportiamo il percorso di trasformazione digitale dell’industria alimentare progettando, implementando e governando tutta l’infrastruttura tecnologica abilitante”. Le fondamenta sono costituite da un approccio customizzato, “che ci permette di calare il nostro modello sulla tipologia di business dei vari clienti, inquadrando con precisione i processi digitali nelle logiche dei nuovi obiettivi, come appunto la gestione della supply chain”. Su questa base, poggiano i pilastri portanti rappresentati, da un lato, dagli asset tecnologici di WIIT (basti sapere che la società dispone di 15 data center collegati in layer 2 tra Italia e Germania, integrati con i principali hyperscaler) e, dall’altro, dall’abilitazione di tecnologie resilienti grazie a un modello multicloud che consente la gestione delle principali piattaforme applicative internazionali (SAP, Oracle e Microsoft).
“Il goal principale è garantire l’integrità dell’intero processo – puntualizza Gruarin -. Che si parta dalla fase di vendita o dalla supply chain, è fondamentale fare in modo che la filiera sia sempre online, evitando conseguenze anche particolarmente pesanti al business, ad esempio in caso di mancate consegne. La questione è cruciale, perché oggi le grandi realtà del comparto ragionano secondo logiche globali che impediscono di operare manualmente. Neppure le esigenze di fornitura possono essere definite senza supporto digitale: tutta la catena deve poter fare affidamento su un ecosistema IT reattivo, resiliente e sicuro”. Ovvio, quindi, che il confronto con un unico partner specializzato, evitando una dispersione di risorse ed energie, diventa un must: “E noi – fa notare ancora il Sales Manager – rappresentiamo proprio questo tassello”.
Un modello trasversale
L’approccio WIIT – chiarisce ancora Gruarin – si basa su “una serie di temi strategici di pari importanza: i processi, con cui garantiamo che i sistemi vengano gestiti tramite standard riconosciuti a livello internazionale; le persone, con cui vendiamo al cliente la nostra organizzazione composta da risorse interne in grado di offrire massima flessibilità, e le tecnologie, ambito in cui mettiamo sul piatto tutti nostri investimenti in termini infrastrutturali”. Quel che ne scaturisce “consente ai nostri clienti di adottare un modello organizzativo trasversale, pienamente resiliente, in grado di non subire mai momenti di down e di garantire la business continuity dell’intera filiera, dalla supply chain alle fasi di produzione e controllo”. Il tutto, ça va sans dire, con un focus costantemente mirato alla cybersicurezza, “soprattutto in un momento storico come questo, in cui gli attacchi informatici rappresentano una fra le principali cause di fault di sistemi IT”. E non vanno sottovalutati né affrontati con misure sbagliate, perché potrebbero compromettere il business in modo irreparabile. Sino a conseguenze che nessuno desidera affrontare.