Nonostante le numerose incognite che gravano sul futuro del settore che tuttora sconta gli effetti della pandemia e a cui si sono aggiunte ulteriori criticità quali l’embargo bielorusso, l’incremento generalizzato dei costi di produzione, le tensioni di mercato dovute al protrarsi del conflitto russo-ucraino, l’Italia si conferma un importante player per l’ortofrutta a livello internazionale.
Lo ha dichiarato Nicola Cilento, componente della Giunta di Confagricoltura, in occasione di alcuni appuntamenti istituzionali, ai quali ha partecipato a nome di Confagricoltura nell’ambito del fitto calendario di incontri organizzati durante Macfrut 2022, la fiera internazionale dell’ortofrutta organizzata da Cesena Fiera S.p.A. che si è tenuta a Rimini dal 4 al 6 maggio.
“Nel 2021 – ha continuato Cilento – l’ortofrutta fresca e trasformata si conferma prima voce dell’export agroalimentare per un valore di 9,5 miliardi di euro, con una crescita sull’anno precedente del 6% in valore. E con circa 15 miliardi di valore della produzione, rappresenta oltre ¼ della produzione agricola nazionale”.
“L’Italia – ha ricordato Cilento – è ai vertici mondiali come Paese produttore ed esportatore. L’ortofrutta rappresenta circa il 20% della spesa alimentare ed è la prima voce del paniere di spesa degli italiani”.
Ortofrutta a rischio causa rincari energetici di materie prime e logistica
Dello squilibrio dei mercati, in particolare per le imprese ortofrutticole, ha parlato Vincenzo Lenucci, responsabile del Centro studi di Confagricoltura, intervenuto alla tavola rotonda organizzata da myfruit.it “Ortofrutta del futuro tra aumento dei costi e innovazioni anti-spreco. Le soluzioni a disposizione delle imprese per controllare i rincari energetici delle materie prime e della logistica”.
Critica la situazione per quanto riguarda i costi di produzione per le imprese agricole che ormai sono aumentati in media, su base annua, di oltre il 20% con punte del 65% per i prodotti energetici e 70% per l’energia elettrica ed oltre il 40 % per fertilizzanti e servizi di contoterzismo.
Nel complesso – secondo Confagricoltura – i costi di produzione di ortaggi e frutta sono saliti tra il 17 ed il 27% negli ultimi dodici mesi in base ai comparti, con un balzo notevole nell’ultimo semestre, mettendo in seria difficoltà molte aziende.
Per Confagricoltura è fondamentale rilanciare il sistema ortofrutticolo nazionale, anche attraverso le opportunità offerte da numerosi interventi, ad esempio quelli previsti dal PNRR, ed individuare misure adeguate a sostenere la competitività delle imprese, a livello di politiche comunitarie e nazionali.