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A Milano, l’unità R&D di DNV per la sostenibilità dell’agroalimentare

In un’era di trasformazione di tutte le principali industrie guidata dall’applicazione diffusa delle tecnologie digitali e dalla necessità di lavorare nel rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile, l’ente norvegese ha l’ambizione di plasmare il futuro dell’assurance con un focus particolare sull’agroalimentare e le supply chain

Pubblicato il 07 Feb 2022

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L’Italia è riconosciuta in tutto il mondo come polo di eccellenza internazionale nel settore agroalimentare. La conferma arriva dalla recente decisione di DNV – ente indipendente norvegese che fornisce servizi di assurance, certificazione e verifica in tutto il mondo – di far partire proprio dal nostro Paese, da Milano, la nuova unità di ricerca e sviluppo “Sustainable Food Systems and Supply Chains“. Il programma, che sarà guidato dall’Head of Section and Director Nicola Rondoni e si concentrerà inizialmente sul settore Food & Beverage, ha come obiettivo la creazione di conoscenza, anche attraverso la collaborazione con università, partner di ricerca e clienti, nella forma di studi, insight, documenti di approfondimento, concept e soluzioni prototipiche, eventualmente replicabili anche in altri settori. Perché è ciò che serve in un’era di trasformazione dell’industria per via dell’applicazione diffusa delle tecnologie digitali e della necessità di uno sviluppo sostenibile.

“Sempre più spesso le aziende del Food & Beverage ci coinvolgono per supportarle nella costruzione di un ecosistema digitale che colleghi le supply chain globali, dal produttore al consumatore – afferma Luca Crisciotti, Ceo di Supply Chain & Product Assurance in DNV – Cresce sempre di più, quindi, l’importanza del monitoraggio della sostenibilità e delle pratiche etiche, parallelamente alla garanzia di trasparenza e responsabilità. Attraverso questo nuovo programma di ricerca, lavoreremo affinché l’agenda della sostenibilità nella industry del Food & Beverage possa continuare a progredire”.

L’iniziativa si concentrerà su quattro aree tematiche collegate tra loro dalla necessità di implementare tecnologie digitali – dall’IOT, alla blockchain, al digital tagging fino all’IA per citarne alcune – per raccogliere, generare, convalidare, verificare, analizzare e progressivamente visualizzare dati in tempo reale, affrontando:

  • documentazione e gestione della footprint per i prodotti e le relative supply chain;
  • trasparenza nell’uso circolare dei materiali nei prodotti e nei sistemi;
  • ottimizzazione della produzione di prodotti alimentari, per una maggiore efficienza e migliore qualità;
  • incremento della qualità e della sicurezza alimentare, riduzione delle frodi o contaminazioni alimentari.

“Il nuovo programma ha l’ambizione di plasmare il futuro dell’assurance con un focus particolare sull’agroalimentare e le supply chain” dichiara Pierre C Sames, Senior Vice President e Group Research and Development Director di DNV. Del resto, “Le crescenti esigenze di conformità, gli investimenti coerenti con i criteri ESG (Environmental, Social e Governance), consumatori sempre più attenti ed esigenti in quanto a trasparenza dei prodotti e tecnologie digitali avanzate indicano che i tempi sono maturi. Sono certo la digitalizzazione delle tecnologie darà un contributo importante in questo ambito e fornirà ampie opportunità di business a chi saprà padroneggiarla”.

Il nuovo programma è parte integrante del più ampio programma di Research and Development di DNV, al quale ogni anno viene destinato il 5% del fatturato del gruppo con l’obiettivo sviluppare quella conoscenza, capacità di previsione e legittimità scientifica alla base di tutti i servizi del gruppo.

Immagine fornita da Shutterstock

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