Agricoltura 4.0

Dal 4.0 gli agricoltori italiani si aspettano una migliore efficienza e sostenibilità

L’analisi condotta da BCS S.p.A. racconta tutto quello che il settore agricolo chiede alla tecnologia. L’interesse è orientato a ottimizzazioni pratiche e dei costi, riduzione dei consumi, maggiore sostenibilità ambientale e, di conseguenza, maggiore efficienza.

Pubblicato il 09 Feb 2022

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L’87% degli agricoltori italiani ha grande fiducia nelle trasformazioni tecnologiche applicate all’agricoltura. Coerentemente con questo dato, il 67,5% ritiene utili le tecnologie presenti sul mercato per migliorare la propria attività quotidiana e addirittura, il 95,3% per una maggiore sostenibilità ambientale.

A svelarlo, un sondaggio svolto dal Gruppo BCS, – multinazionale nel settore della meccanizzazione che progetta e costruisce macchine agricole e per la manutenzione del verde (marchi BCS, Ferrari e Pasquali) e macchine per la produzione di energia elettrica autonoma e per la saldatura mobile (marchio Mosa) – , che ha chiesto agli addetti all’agricoltura se e come facciano uso della tecnologia.

L’indagine aveva l’obiettivo di comprendere quanto l’industria agricola italiana possa essere davvero definita “Agricoltura 4.0, ovvero se possieda quell’attitudine propria dell’attuale automazione industriale a inserire alcune nuove tecnologie produttive, che possono migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business, aumentare la produttività degli impianti e migliorare la qualità dei prodotti.

Tutto quello che il settore agricolo chiede alla tecnologia 4.0

Ma cosa interessa conoscere a un agricoltore rispetto alla propria attività sul campo?

Per il 73,6% dei rispondenti, un dato fondamentale da avere sempre sotto controllo è rappresentato dai consumi, seguito dai giri del motore (55,3%) e dallo stato degli attrezzi (50,4%). I dati più rilevanti che vorrebbero monitorare tramite i propri mezzi agricoli sono le condizioni del terreno (60,5%), le aree lavorate o trattate (55,2%) e lo storico dei percorsi (48,6%). Secondo il 42,3% sarebbe anche importante la possibilità di rilevare parassiti grazie alle tecnologie.

In generale, il sondaggio svolto dal Gruppo BCS ha messo in luce come, dal miglioramento delle tecnologie, il settore agricolo italiano chieda e si aspetti in futuro soprattutto ottimizzazioni pratiche e dei costi, riduzione dei consumi, maggiore sostenibilità ambientale e, di conseguenza, maggiore efficienza.

Ai trattori gli addetti all’agricoltura chiedono soprattutto la capacità di monitorare precisamente i consumi, quella di avvertire in caso di pericoli, garantendo quindi maggiore sicurezza sul lavoro e, infine, quella di svolgere in autonomia i lavori più meccanici e più dispendiosi in termini di tempo ed energie, come la fresatura o la trinciatura.

Obiettivi a cui risponde BCS che progetta, costruisce e distribuisce macchine in grado di migliorare la vita di chi le acquista garantendone affidabilità, sicurezza e comfort. Rispettare e salvaguardare l’ambiente inoltre, è da sempre una costante del suo modo di pensare e di agire, essendo cresciuti a fianco di coloro che vivono giorno per giorno a stretto contatto con la natura e ne fanno di essa la propria vita.

Immagine fornita da Shutterstock

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