Il rapporto tra l’innovazione tecnologica e l’agricoltura è, per un paese come l’Italia, di straordinaria importanza. Il settore primario ha fatto passi importanti nella direzione dell’Agricoltura 4.0 (analizzati e documentati anche dalle ricerche dell’Osservatorio Smart Agrifood) e ha raccolto risultati altrettanto decisivi che stanno facendo crescere la necessità di inquadrare i percorsi di innovazione in un contesto di maggiore collaborazione tra tutti gli attori. Si sente crescere la necessità di un digitale che permetta non solo a singole aziende di eccellenza di giocare la partita della competitività, ma all’agricoltura italiana nel suo complesso di svolgere un ruolo sempre più incisivo nel sostenere le sfide di una trasformazione che è nello stesso tempo tecnologica, economica ed ecologica. Non basta produrre cibo migliore e più sicuro, ma occorre produrlo nel rispetto di pratiche sostenibili e con una creazione di valore che rispetti i territori e le tradizioni. Una evoluzione dunque che permetta di passare da una innovazione in senso stretto a una innovazione che sia al centro di un “grande gioco di squadra” che ha proprio nell’innovazione digitale il suo principale fattore abilitante.
Che cos’è Hubfarm
In questo scenario si colloca l’annuncio di HubFarm, la piattaforma tecnologica e collaborativa, lanciata da Confagricoltura con la collaborazione di Reale Mutua e Microsoft, espressamente pensata con lo scopo di fornire strumenti e competenze che permettano alle imprese agricole di giocare un ruolo di primo piano nella transizione tecnologica, digitale ed ecologica.
HubFarm punta fondamentalmente ad aggregare gli operatori agricoli, gli sviluppatori, gli incubatori tecnologici, e il mondo della ricerca con una società operativa, HubFarm spa appunto, che diventerà un punto di riferimento per l’innovazione attraverso altre due realtà: LABFARM e UNIONFARM. Nella prima verranno raggruppate le società del perimetro confederale (CAA, CAF, FIAF, ANPA), nella seconda convergeranno le Unioni provinciali che avranno il compito di garantire il contatto diretto con le imprese agricole e svolgere le azioni per il trasferimento tecnologico e digitale. La nuova società metterà a disposizione competenze trasversali unitamente allo sviluppo di azioni verticali sui principali segmenti agroindustriali: dal vitivinicolo all’ortofrutta alla zootecnia solo per citarne alcuni.
Trasferimento tecnologico e base dati al servizio dell’agricoltura
HubFarm si pone non solo come strumento per il trasferimento tecnologico verso le imprese agricole ma anche come piattaforma per la gestione dei dati informativi e per la loro valorizzazione sia a beneficio della produzione di beni alimentari, sia delle azioni del settore primario verso filiere no-food con particolare attenzione al mondo dell’energia.
Obiettivo di HubFarm è di indirizzare e supportare sempre di più una agricoltura sostenibile di tipo data driven in grado di portare valore anche in altri ambiti e per raggiungere questo obiettivo, Confagricoltura ha avviato una collaborazione con Microsoft e con Reale Mutua così da dare vita a un Big Data Warehouse, in grado di fornire una serie di servizi digitali a valore aggiunto per la semplificazione dei processi amministrativi e burocratici, per i percorsi di certificazione e per l’analisi e l’evoluzione degli impatti legati ai processi di transizione tecnologica e digitale.
Il contesto: Cop26, Carta dell’Agricoltura Sostenibile, trasformazione dei sistemi alimentari globali
L’annuncio di HubFarm che arriva in una fase speciale per il mondo dell’agricoltura in generale a poca distanza dall’evento di Firenze in cui grazie all’iniziativa italiana è stata firmata la Carta dell’Agricoltura Sostenibile e da una COP26 che pur non avendo dato grande spazio direttamente ai temi della produzione agroalimentare ha visto un ampio dibattito sulla necessità di trasformazione dei sistemi alimentari globali sottolineando più volte il ruolo fondamentale dell’innovazione digitale, anche e proprio per dare consistenza a una agricoltura che può svolgere un ruolo centralissimo nel raggiungimento di obiettivi di sostenibilità non solo attraverso una azione finalizzata alla riduzione di emissioni CO2 dirette ma come attore primario per le attività relative alla compensazione a supporto di altre industrie.
Un ruolo che necessita di mettere a valore, non solo delle singole imprese, i vantaggi che arrivano dalla diffusione di Internet of Things, di soluzioni di Big Data Analytics, di applicazioni di “Agridata” che per aumentare il proprio potenziale di efficienza e performance hanno bisogno di dati e di competenze. Ed ecco il ruolo delle strutture territoriali di Confagricoltura, che garantiranno il contatto diretto con le imprese agricole per mettere a disposizione il supporto necessario per il trasferimento tecnologico, per sfruttare le potenzialità del digitale e per supportare una transizione ecologica che rientra nella nuova PAC e nei programmi previsti nel New Green Deal e nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza PNRR.
Integrare i temi della digitalizzazione con quelli di sostenibilità economica e ambientale
Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha osservato che l’agricoltura ha la necessità di superare gli ostacoli che ancora frenano la crescita e la competitività e c’è nello stesso tempo la necessità di supportare le imprese agricole a svolgere un ruolo più centrale nel contesto economico nazionale anche su ambiti che vanno oltre la produzione alimentare. Per raggiungere questo obiettivo è necessario disporre di una piattaforma come HubFarm che sia nella condizione di attuare forme di collaborazione tra chi lavora sui temi dell’innovazione come sviluppatori, incubatori tecnologici, mondo della ricerca, con il mondo dell’agroindustria più avanzata e con partner tecnologici in grado di permettere al settore di contribuire attivamente a questa grande trasformazione.
Giansanti ha inoltre aggiunto che l’agricoltura sta andando oltre il paradigma 4.0 per affrontare le logiche del 5.0 che integrano i temi della digitalizzazione con quelli di una sostenibilità economica che si integra interamente con quella ambientale. Per il presidente di Confagricoltura HubFarm è una opportunità per il settore agricolo che può portare valore in generale all’economia italiana e un contributo concreto per vincere la sfida di produrre di più a minor impatto ambientale.
Per Silvia Candiani, amministratore elegato di Microsoft Italia è il momento di accelerare sulla ripresa del Paese, e un ruolo fondamentale può essere svolto da un mercato strategico come quello dell’agroalimentare. In particolare l’innovazione digitale, grazie al lavoro sui dati, permette alle imprese agricole di lavorare su più ambiti dal precision farming fino al tracciamento della filiera agroalimentare per citare due esempi particolarmente importanti. Luca Filippone, direttore generale di Reale Mutua ha a sua volta ricordato come Reale Mutua abbia scelto di diventare una società benefit e come sia orientata anche grazie a questa collaborazione con Confagricoltura e Microsoft alla comprensione dei bisogni delle imprese agricole e all’impegno per mettere a disposizione soluzioni in grado di accompagnarle nella trasformazione digitale e nell’impegno per affrontare le sfide legate alla sostenibilità.
La richiesta di un fondo pubblico per gli investimenti delle imprese agricole nelle rinnovabili
HubFarm è stato annunciato nell’ambito dell’assemblea nazionale di Confagricoltura nel corso della quale il presidente dell’associazione ha portato l’attenzione anche sulla necessità di contenere la spinta inflazionistica, di intervenire sul cuneo fiscale per le imprese e a vantaggio dei lavoratori. Mentre, realtivamente al ruolo di HbFarm e dell’innovazione tecnologica in generale Giansanti ha sottolineato la necessità di un maggiore impegno in termini di infrastrutture, a livello, ad esempio, di una logistica più efficiente, che permetta a tutte le imprese di fare sistema. Sempre per favorire l’innovazione e la trasformazione delle imprese il presidente di Confagricoltura ha ricordato la proposta per l’istituzione di un fondo pubblico per gli investimenti delle imprese agricole nelle rinnovabili.
Articolo originariamente pubblicato il 19 Dic 2021